gelosia

Cara Mary,
la gelosia, che definisci come un “tarlo”, può essere scatenata da molti fattori e può avere anche molti effetti, nel tuo caso, mi pare di capire, soprattutto negativi: un tarlo lavora lentamente ma distrugge, lasciando segni indelebili. Credo sia importante porsi queste domande: da dove arriva questa gelosia? Di cosa è fatta? Dove ti sta portando? Che effetto ha su ognuno di voi? In questo modo sarà possibile capirne il significato e, attraverso nuove letture, poter vivere in modo differente questa emozione!! I sistemi semplici e da “usare al bisogno” possono essere degli utili palliativi ma non credo possano segnare una svolta profonda verso modi più liberi di vivere le relazioni. Il supporto di un professionista potrebbe essere un utile aiuto cui rivolgersi prima che questo “tarlo” demolisca la vostra unione.
I miei più sinceri auguri,
Dott.ssa Ornella Convertino

Buongiorno Maria,

le teorie più comuni attribuiscono la gelosia come una manifestazione di insicurezza personale che viene sfogata, che sfocia nella relazione con il partner. Avendo, mi sembra, individuato il malessere che lei vive, sarebbe opportuno andare oltre, ovvero cosa farne di questa gelosia. Tradotto potrebbe voler sire, quale intenzione positiva sottende questo sentimento, che cosa vuole dirle e come potrebbe essere trasformata in qualcosa che sia più produttivo per lei innanzitutto e per la relazione con il suo compagno.

Buona giornata

Dr.ssa Roberta De Bellis

Gentile Mary,non sempre la gelosia deve essere considerata una "malattia" e quindi deve preoccupare.
Le consiglio di fermarsi a riflettere sul suo rapporto attuale.
La gelosia può essere il sintomo che nella coppia qualcosa non sta funzionando. E' utile parlarne con il partner,senza nascondere questa fragilità all'altro.
Affidarsi significa avere fiducia,condividere con il partner degli spazi,ma avere anche degli spazi propri.
E' in questa direzione che la spingo a promuovere un cambiamento:aumentare gli spazi personali di autonomia.
Solo sperimentando il suo potere personale e la sua autonomia,andrà verso l'altro fiduciosa,abbandonando le strategie di controllo.
Dott.ssa Valeria Rinaldini-Napoli

Gentile Mary,
la Terapia Breve Strategica da me praticata può aiutare a risolvere problematiche come quelle da lei esposte, disponendo di specifici protocolli di trattamento collaudati con successo da decenni. Per conoscere il tipo di approccio che, in un'alta percentuale di casi e in un numero limitato di sedute, porta alla soluzione del problema, può trovare in internet esaustive informazioni.
Cordiali saluti
dott. Giuseppe Pecere

buongiorno gentile utente, potrebbe essere interessante avere degli esempi rispetto alle situazioni che lei descrive.
sarebbe interessante anche poter conoscere con che frequenza accadono e come reagisce il suo compagno.
Un'altra questione che mi verrebbe da porgerle è se succede il ontrario, ovvero se è anche il suo compagno ad essere geloso nei suoi confronti.

cordiali saluti
Dott.ssa Belli Valeria

Forse sarebbe opportuno iniziare ad interrogarsi sul niente! Cordialmente Dott.ssa Eva Scardone

Gentile Utente,
La gelosia è un sentimento forte e devastante ed è spesso protagonista centrale di molte relazioni d’amore e d’amicizia.
La gelosia è uno stato emotivo determinato dal timore, fondato o meno, di perdere la persona amata e, caratterizzato dal sospetto che l’altro possa rivolgere altrove le proprie attenzioni.
Molte manifestazioni di gelosia però, sfociano spesso in “deliri di gelosia”, si trasformano cioè in gelosia estrema e delirante. Il delirio di gelosia, come riportato dal DSM IV, è caratterizzato dalla convinzione e dalla certezza di essere stati traditi dal proprio partner, senza contemplare alcuna possibilità di dubbio sui fatti.
La gelosia patologica è uno dei sottotipi del “Disturbo delirante”, riportati dal DSM IV, ed è caratterizzata dalla ricerca di prove ed indizi a dimostrazione del tradimento, convinzioni che non si basano su elementi concreti, ma totalmente deliranti, non aderenti alla realtà.
Esistono altri tipi di gelosia, una caratterizzata dal desiderio imperante di tenere legato a sé l’oggetto d’amore e l’altra, che spinge il partner geloso ad effettuare continue verifiche sulla vita dell’altro, con investigazioni perenni, sospettosità e perpetui controlli sulle azioni dello sfortunato amato
Un aconsulenza psicologica, potrebbe esserle d'aiuto.
Valeria Randone

Buongiorno,
in linea generale costruire insieme una relazione basata sulla reciprocità, dove l'uno sa che può contare sull'altro, sulla condivisione e sul dialogo costruttivo potrebbe favorire un rapporto di fiducia. Nello specifico sarebbe importante comprendere meglio la gelosia a cui accenna. Un saluto.
Dott.ssa Annalisa De Filippo

Gentilissima Mary, la gelosia è uno degli elementi fondamentali e necessari in una storia d'amore, significa che amiamo l'altro e tremiamo all'idea di perderlo; purtroppo però a volte essa diventa eccessiva e a lungo andare deteriora il rapporto anche irreparabilmente; colui che prova gelosia deve chiedersi con sincerità del perchè reagisce in questo modo, e cioè deve capire se è il partner che realmente con i suoi atteggiamenti stuzzica questa nostra emozione o se invece questa nostra reazione è causata da noi stessi e dalla nostra insicurezza, la scoperta dell'origine della gelosia la si può effettuare facendo un'analisi dei nostri comportamenti e delle nostre esperienze che abbiamo vissuto in passato, direttamente o indirettamente.
Per cui, il mio consiglio è di analizzare meglio se stessa e la situazione in cui vive, magari facendosi aiutare da uno psicologo.
Le faccio i miei migliori auguri, dott.ssa Angela Virone

Un sistema c'è ma non è semplice e immediato!! Bisognerebbe lavorare con un esperto sulla propria insicurezza, perchè è questa che ci rende gelosi!

Gentile utente,
siamo padroni dei nostri pensieri, ma per governarli abbiamo bisogno di imparare a riconoscere emozioni ed eventi. Le emozioni ad esempio sono come i capelli, si possono portare spettinati o pettinati, lunghi o corti, ecc..acceda ad una consulenza psicologica, per imparare a conoscere meglio il suo stile. Cordiali saluti e auguri.

Salve, provare a fidarsi dell'altro e riflettere su quanto sia impossibile tenere tutto sotto controllo, potrebbe essere un buon inizio.

Dott. Domenico Navarra

Cara Mary, la gelosia è spesso frutto di una profonda insicurezza che affonda le radici già nelle prime relazioni interpersonali. Probabilmente un percorso individuale di psicoterapia le permetterebbe di capirne le origini per lavorare poi sulla situazione attuale. Provi a chiedersi a cosa le "serve" la gelosia e che effetti ha fin'ora provocato; i dubbi, il bisogno di controllo, le manifestazioni di fastidio e forse la poca fiducia verso il suo compagno potrebbero impedire in qualche modo un eventuale tradimento? Provi a riflettere su questo.
Dott.ssa Francesca Zoppi

Per addomesticare la gelosia è necessario riconoscerla. Il saperla scoprire ed accettarla significa smorzarla, ridurla e non esasperarla. Resterà quel tanto che non guasterà il rapporto della coppia. Manifestarla dà alcuni vantaggi: Se si è gelosi più del solito, occorre domandarsi il perché: La responsabilità non è sempre dell'altro. Perciò bisognerebbe domandarsi se una precedente esperienza ha prodotto un trauma, se si è sofferte l'infedeltà di uno o di tutti i due genitori, oppure si ha la sensazione che non si sia all'altezza di tenersi qualcuno accanto.Qualche volta è la mancanza di autostima, stando accanto a qualcuno/a che riteniamo si più in gamba e, quindi, temere per un motivo di inferiorità.Non bisogna opprimere e fare morire l'amore con la gelosia. Occorre lasciare vivere l'altro. Il verificare costantemente il rischio di potere perdere l'altro asfissia l'amore, la relazione si allenta e il rapporto diventa tragico.Perciò per gestire meglio la propria gelosia necessita mettere in atto alcuni principi : riconoscerla, esprimerla, riflettere sui propri sospetti, lasciare respirare l'altro e non negarla o vergognarsene, non fare di tutto per nasconderla, non accusare l'altro di esserne l'unica causa e di diffidare al massimo.
Saluti,
Dott.ssa Giuseppina Barra