Salve, ho 35 anni, sono gay ma fatico a realizzare la mia vita affettiva. Fino a 20 anni credevo di non avere sessualità, quasi nessun amico e una vita confinata casa-scuola. Poi all'università mi sono aperto e ho fatto grandi amicizie che conservo ancora oggi, mi sono realizzato anche dal punto di vista lavorativo ecc. e mi sono perdutamente innamorato di un amico etero il quale si divertiva a fare giochi erotici con me, contatti fisici e allusioni sessuali, eravamo sempre assieme, abbiamo girato tanto anche noi due soli, ogni cosa che diceva mi batteva il cuore a mille, cercavo di stare sempre con lui, ogni volta che mi toccava o anche quando ero da solo e pensavo a quei momenti ero eccitato (batticuore, erezioni, ecc).
Questo più il fatto che fin dall'adolescenza ho sempre guardato i ragazzi e non le ragazze mi ha aperto gli occhi sul fatto di essere gay, ho vissuto anche un secondo innamoramento di un altro amico etero, quest'ultimo non mi ha mai toccato ma l'affinità tra noi e le esperienze che abbiamo condiviso mi hanno fatto innamorare a tal punto che più di una volta non sapevo come trattenermi dall'abbracciarlo.
Altro su di me: durante la masturbazione penso più alla faccia dei ragazzi piuttosto che ad atti sessuali veri e propri, mi emoziona di più il bacio o anche il sesso tra due ragazzi che hanno una storia d'amore (film/corto) più che un porno con due sconosciuti, tuttavia con un altro amico di cui non sono innamorato mi è capitato durante scherzi allusivi sessuali di avere erezioni e al lavoro c'era un ragazzo carino da cui proprio non riuscivo a staccare gli occhi di dosso.
Finora non ho avuto rapporti sessuali, relazioni complete e corrisposte, baci, è così che ho finalmente deciso di prendere in mano la mia vita e cercare la mia strada per la felicità. Desidero avere anch'io qualcuno al mio fianco con cui condividere gioie, dolori, viaggi, il piacere di stare insieme, provando appieno quello che ho solo “assaggiato” nei due amori non corrisposti della mia vita.
Ho contattato l'associazione LGBT della mia città, frequento una chat non erotica di auto-aiuto, punto a farmi delle amicizie gay, ma se un mese fa l'unica paura era data dal non sapere come conoscere qualcuno ora sono assalito da mille paure, sono bloccato, sono come arretrato a quando avevo 20 anni. Ho l’ossessione di poter non provare attrazione neanche per un maschio e quindi non ho nemmeno passione per iniziare a consultare qualche sito di incontri o attaccare discorso magari con un ragazzo carino in un locale gay.
Se mi chiedono quale è il mio uomo ideale o se ho conosciuto qualcuno vado nel pallone, mi sento incompleto e imbarazzato quasi come quando coi miei amici etero dovevo stare al gioco quando parlavano di ragazze. Sono arrivato al punto compulsivo di fissare maschi per la strada e interrogarmi se vorrei andarci a letto oppure no.
Secondo voi sono asessuale o un'adeguata psicoterapia e nuove amicizie potrebbero aiutarmi a uscire da questa confusione? Grazie!
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
8 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Stefano
è molto coinvolgente leggere la tua lettera perché sei riuscito a trasmettere bene il tuo stato d'animo al momento: tutti i tuoi dubbi, le tue perplessità, le risposte fisiche e i giri e rigiri mentali.
Ti vorrei dare risposte con chiarezza ma il fatto è che queste risposte non ci sono e solo tu potrai darle.
Una cosa trovo molto corretta e cioè la tua decisione di, in qualche modo, portare avanti un percorso relazionale e di sperimentare un poco questo settore ancora chiuso per te delle relazioni sentimentali.
Non temere di essere in ritardo perché il momento è giusto e quindi cerca di acquisire sicurezza e motivazione in quello che hai intrapreso.
Credo che finchè tu non farai esperienze concrete non arriverai a capire fino in fondo cosa desideri e cosa anche il tuo corpo ti dice veramente.
Avendo vissuto due esperienze di innamoramento (platoniche però) non possiamo essere certi che tu sia omo , potrebbero anche essere state delle idealizzazioni e delle identificazioni.
Ora è arrivato il momento di scendere in campo con tutti i tuoi dubbi e mostrandoti come sei comprese le tue insicurezze; conosci qualcuno e apriti e poi vedremo che succede.
Mentre farai questo è probabile che l'aiuto di uno psicoterapeuta ti sia utile per confronto e sostegno e pure per avere qualche nuova chiave di lettura di ciò che sperimenterai.
Ti faccio tanti Auguri
Dott Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
12 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Stefano,
ci comunica tanti dubbi, sensazioni, paure e certamente non è facile!
Le relazioni sono una parte importante di noi e mi pare che lei ne abbia fatto a meno per tanto tempo!
Fino a 20 anni ha portato avanti una vita fatta solo di casa e scuola, poi buttandosi si è comunque limitato nell'espressione di sè, fingendo interesse per le ragazze, senza aver mai sperimentato una relazione chiara con nessun compagno.
Adesso ha 35 anni e giustamente desidera ampliare la sua vita, la sua esperienza e si chiede alcune cose su sè.
Da quanto racconta mi sembra che emerga chiaramente che la scelta del partner e l'attrazione va verso la figura maschile e questo è già un punto di partenza. Da qui possiamo quindi escludere l'ipotesi che lei sia asessuale!
Il secondo elemento significativo riguarda il suo desiderio, mi sembra che ciò di cui più ha bisogno e desiderio sia una relazione completa e non un semplice rapporto sessuale.
Il primo passo è accettare tutto ciò e cominciare a condividerlo con delle persone in carne ed ossa, vis a vis. Perchè le chat offrono l'opportunità di esprimersi, ma lo si fa dietro uno schermo, un paravento e non si conoscono quali siano le reali reazioni dell'altro e non si mostrano le proprie, non c'è un'interazione immediata e totalmente spontanea. Per cui, va bene che abbia iniziato con la chat e l'associazione LGB, ma forse è importante mostrare ciò che si è anche ai colleghi e alle persone vicine, almeno le più fidate all'inizio.
Ciò è importante perchè si senta pienamente legittimato in ciò che sente. Da qui, è importante che emerga un suo sperimentarsi con gli altri in modo più chiaro.
Quando racconta delle sue esperienze con i due amici etero infatti, mostra una non chiarezza, nata anche dalla non esplicitazione, questo ha determinato un gioco ambiguo e doloroso per lei, ma anche una mancata risposta alle sue esigenze. Se lei Stefano è ambiguo è facile che ottenga risposte ambigue, come in questi due casi, un gioco che non ha portato a nessuna relazione, ma ad un sentire sicuramente forte, accompagnato da non completamento, da dubbi, sensi di colpa, domande, ecc. Se invece comincia a pensare a ciò che desidera, a legittimarsi e ad esprimerlo, sicuramente otterrà risposte in questa direzione.
Non è sicuramente facile, anche perchè ha 35 anni, è giovane, ma si ritrova a fare quei passi che generalmente si compiono a 20 anni, questo aumenta i suoi dubbi, le paure e le incertezze.
Non si preoccupi però, ciascuno segue i propri tempi e i propri modi, per cui tenga conto che ha un bagaglio di mancate esperienze relazionali, che possono farla sentire impacciata ma è il naturale effetto di tutto questo, che si può recuperare con il tempo, l'esperienza e anche un lavoro terapeutico può esserle di grande aiuto.
Per cui inizi ad esplicare sè stesso nel modo più sereno possibile.
Solo quando si ha chiaro ciò che si è e ciò che si desidera, si va diretti alla meta, senza prendere false piste!
Nel rispetto di sè e degli altri, Ha tutto il diritto a prendersi la propria vita e ad essere felice!
11 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Stefano,
premetto che online e basandosi su una richiesta scritta, chiaramente è possibile fare errori. Le chiedo perciò scusa fin da adesso se per caso dovessi fraintendere qualcosa.
La cosa che più mi ha colpito del suo racconto è il fatto che tende ad essere attratto da persone che, con grande probabilità, non le prospetterano una relazione. Al contrario, sembrerebbe spaventato dall'idea di averla.
Il suo amico etero che "gioca" eroticamente con Lei senza darle tuttavia speranze, sembra quasi attrarla per la rassicurazione che il rapporto stesso consente ad entrambi: lui non ammette l'attrazione per Lei e Lei non può sperare in una relazione.
Quando però, con coraggio, Lei si è messo in gioco in un ambito dove sa che potrebbe trovare una persona disposta e disponibile ad una relazione sessuale con Lei, le sue paure sembrano bloccarla.
Francamente, più che discutere sulla questione dell'orientamento sessuale, io preferirei parlare della questione puramente sessuale, di CONDIVISIONE del sesso e delle esperienze che fin ora, m'è parso di capire, sono state prettamente autoerotiche e non condivise.
Io vedo questo unico scoglio, non ne vedo altri.
Semmai l'omosessualità potrebbe aver preso un tempo per l'accettazione, togliendolo alle esperienze, quelle naturali esperienze che si fanno in età adolescienziale/prima età adulta.
Ma francamente credo che con le prime esperienze, recupererà senza problemi.
E' un percorso che dobbiamo fare quando siamo pronti per farlo. Anagraficamente Lei lo è. Ora deve dare un significato diverso al sesso, non più personale, ma condiviso.
E la sessualità è una componente che ci appartiene, come esseri umani.
Provi.
Se si sente a suo agio con una persona, provi a fidarsi e a condividere.
Se avesse necessita di un consulto, anche online, non esiti a contattarmi.
