Salve, sono un ragazzo di 20 anni. Fin dall'adolescenza ho sempre avuto il timore di essere attratto dagli uomini, infatti penso di esser stato fidanzato con delle ragazze solo per omologarmi ai miei amici, tuttavia ho avuto rapporti sessuali con due ragazzi a 18 anni e nonostante fosse piacevole il "durante", dopo la fine di ogni atto omosessuale, mi sentivo uno schifo, pensavo che non fosse giusto, pensavo di essere sbagliato. Così ho iniziato a pensare di non essere omosessuale, ma bisessuale e speravo di poter avere una vita normale nascondendo questo mio lato. Allora mi sono fidanzato con una ragazza e una volta portata a letto, non riuscivo ad avere un erezione, quindi l'ho lasciata e mi sono arreso. Sono omosessuale, ma è sbagliato! Assolutamente, nessuno accetterà mai la mia diversità, come faccio a dirlo ai miei parenti e amici? Con quale coraggio? E poi perché dopo aver raggiunto l'orgasmo perdo ogni desiderio sessuale verso gli uomini? Le ragazze non mi attraggono per niente , oddio, le adoro per quanto sono belle e durante la mia vita credo di essermi innamorato più volte di una ragazza, ma la vagina mi fa davvero schifo.. Mentre se penso a uomini belli, virili e alle loro parti basse mi viene subito un erezione.. Cosa devo fare per capire se sono o no omosessuale? Come farò ad accettarlo e ad essere accettato dagli altri? Non avrò mai una vita normale? Deluderò i miei genitori, non avranno nipotini da me, che schifo. Io credo di esserci nato gay. Non penso che l'omosessualità sia un disturbo, penso che odio esserlo solo perché questa società soffoca le diversità. Beh mi sono un po’ sfogato, spero che mi possiate aiutare in qualche modo
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7 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Gentile Davide,
l'amore, anche quello omosessuale. non è mai solo un fatto di sesso ma una relazione profonda fatta espressioni sentimentali e corporee inscindibili .
Temo che finora nelle relazioni che lei ha avuto abbia contato solo il sesso e questo spiegherebbe almeno in parte perchè da un lato dopo l'atto sessuale con maschi perde ogni desiderio e prova quasi vergogna e dall'altro, come lei dice, si è "innamorato" più volte di una ragazza ma poi le ha fatto schifo la vagina.
Intanto per essere in sintonia con il suo orientamento sessuale che probabilmente non è ancora ben definito, le potrà essere di aiuto un sostegno psicologico, ma quello che ritengo indispensabile per chiarire a se stesso i suoi dubbi, è la costruzione di un legame sentimentale importante.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)
9 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Davide
io vedo qui messi in campo due diversi problemi i quali però vanno ad incontrarsi e a complicarsi uno con l'altro.
Il primo problema (o meglio che tu vivi come tale ma che potrebbe esserlo certo meno o non esserlo proprio) è quello dell'orientamento sessuale che, al momento, è ancora un poco confuso ma che si giungerà a chiarire certamente.
Il secondo problema: è quello della timidezza e dell'insicurezza che provi all'interno dei rapporti e della vita. Su questo punto qualsiasi orientamento sessuale tu abbia il "problema insicurezza" complicherà le cose.
Capisco molto bene come tu ti possa sentire chiuso e ingabbiato in un ambiente culturale che fa della "virilità" motivo di orgoglio e di onore, tuttavia sull'altro piatto della bilancia c'è la tua libertà di essere e di esistere, così come sei.
Quale dei due piatti della bilancia dovrebbe avere maggior peso??? Tu sei vivo! Sei come sei e sei una brava persona, vuoi bene agli altri e non li vuoi ferire. Pensa però che anche in quell'ambiente ci sono altri che vorrebbero vivere la loro vita più liberamente, non sei così solo come sembra, insieme ci si può aiutare ad affrontare i peggiori pregiudizi.
Comunque Davide questi due problemi, che associati ti torturano la mente, potrebbero essere affrontati uno alla volta: prima la timidezza-insicurezza, poi l'orientamento sessuale.
Fatti aiutare da esperti e confidati con amici (solo fidati). Crescerai molto!
Hai 20 anni e la vita è la tua, affronta tutto poco alla volta ma sii irrefrenabile verso il raggiungere equilibrio nell'esprimere e vivere la tua libertà!
Questo è il mio augurio!
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta.
8 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissimo Davide,
le difficoltà che esprimi sonno comprensibili ma continuare così non farà che lasciarti in standby per il resto della tua vita.
Il consiglio di intraprendere un percorso è anche per riuscire ad acquisire quella sicurezza che serve per stare bene senza avere la necessità di approvazioni: non si possono cambiare le idee della propria famiglia ma una consulenza e un percorso potrebbero aiutarti anche a trovare il modo e il momento giusto per comunicarlo a chi ti sta intorno.
Anche la tua timidezza e le ossessioni potranno averne giovamento.
Se non hai il coraggio di recarti fisicamente, almeno non per il momento, ad un consultorio nel tuo paese, sappi che molti psicologi e terapeuti effettuano anche consulenze on-line via skype o simili: in questo modo potresti scegliere un terapeuta ovunque.
8 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Davide,
confusione, disagio e sofferenza emergono chiaramente da queste righe, così come emerge chiaramente l'esigenza di darsi delle risposte. Da solo, come avrà avuto modo di appurare, non è possibile...le potrebbe sicuramente essere di aiuto intraprendere un percorso psicologico nel quale riflettere su di sè, sulla sua vita relazionale, sulla sua vita sessuale senza giudizio e pregiudizio. I dubbi, le paure, la difficoltà eventualmente di confrontarsi con il contesto di vita rischiano solo di alimentare rimuginii che non la porteranno a trovare una risposta.
8 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Grazie a tutti per le risposte. Innanzitutto dott.ssa Fornari, non potrei mai sentirmi libero di essere me stesso perché sono una persona sensibile e ho paura non solo dei pregiudizi e dei pareri maligni della gente, ma anche di perdere le persone a me care, i miei migliori amici, di perdere la loro stima, per questo continuo a vivere la mia vita come se fosse un film e io devo interpretare un eterosessuale. T
uttavia so che nom potrò vivere così per tutta la vita, anche perché fa male, il problema è anche trovare persone come me, che mi capiscano e con le quali posso parlare apertamente. Sono un po timido e non faccio conoscenze facilmente. Per non parlare del fatto che essendo del sud Italia ho dei parenti "vecchio stampo" che non capirebbero sicuramente. Poi, dott.ssa Fontanella, mi farebbe troppo piacere trovare una persone con la quale confidarmi, ma non avrei mai il coraggio di andare al consultorio, è si, rimugino ogni giorno sulla mia condizione. infine, dott. fiore, lei intende dire che dovrei provare a innamorarmi di un uomo? E dove lo trovo?
Sembra che tutti i gay si nascondano proprio come me, dovrei girare per quelle tristi chat di incontri? Inoltre sono una persona molto attenta all igiene, quasi troppo forse, un po' germofobo direi, forse anche per questo mi fanno schifo certe situazioni.. Grazie per l'aiuto siete grandi
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Grazie per la tua valutazione!
8 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Davide,
capire la propria identità sessuale non è per tutti così semplice, ci possono essere dubbi, curiosità ed incertezze.
La sessualità non è può essere costretta, è tra le cose più innate ed istintive che abbiamo e non possiamo far altro che seguirla. Cosa ti fa pensareche i tuoi parenti o amici non capiranno?
Mi sembra che ci sia poca accettazione, dice di sentirsi sbagliato e tende a conformarsi ai suoi pari. Sentirsi diverso fa paura e spesso ci si autoinganna snaturandosi. Credo che sia importante per lei trovare delle persone a lei più simili, che possa capirla e condividere con lei i suoi dubbi, le sue incertezze e i suoi gusti.
Il mio consiglio e' quello di rivolgerti ad un terapeuta della tua zona, che da professionista può aiutarti, meglio di altri, nella ricerca della tua identità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore
7 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Davide,
si pone molti domande e questo è davvero un bene. Quella più importante, perchè da essa originano le altre è: sono o non sono omosessuale?
La risposta può essere cercata attraverso un lavoro psicologico. Cercare la risposta da solo, infatti, la potrebbe portare a rimuginare ogni giorno, senza riuscire a alleviare dubbi e incertezze.
Può appoggiarsi anche al consultorio che offre servizi gratuiti brevi.
7 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Carissimo Davide,
comprendo la tua difficoltà e mi dispiace sentire che non ti senti libero di vivere la sua sessualità in modo sereno.
La sessualità non è una scelta, la si ha e si può solo seguire la propria inclinazione personale. Perché non ti senti libero? Cosa ti fa credere che i tuoi parenti o amici non capiranno?
Il problema e' che tu non ti accetti e pensando che i tuoi desideri non siano giusti (giusti per chi?) hai anche molta confusione. La tendenza all'omologazione, come l'hai chiamata tu, e' una fase che spesso si manifesta durante l'adolescenza, poi si supera per determinarsi soggettivamente, nel proprio modo soggettivo particolare.
Questi non sono passaggi né facili né tantomeno naturali, si deve essere fortunati per passarli indenni, si devono fare anche "buoni incontri", a vari livelli...e su vari piani.
Sei giovane e hai tutto il diritto di viverti serenamente la tua vita come chiunque altro.
Il mio consiglio e' quello di rivolgerti ad un terapeuta della tua zona, psicoanalista lacaniano magari, per trovare la tua strada, quella che desideri per te al di là di tutto.
Rimango a disposizione.
Coraggio.
Un caro saluto,
Dott.ssa Daniela Fornari