Salve, sono Caterina e ho 26 anni. Recentemente ho lasciato il mio fidanzato di 35 anni a causa di problemi legati all'uso di droghe (che ho scoperto casualmente, perché lui mi ha sempre detto che aveva smesso). Pochi giorni fa, tramite i miei amici ho scoperto anche che durante la nostra relazione lui ha contattato più volte delle ragazze sui social, tentando un palese approccio con loro. Tutto questo mi fa vergognare di essere stata con una persona del genere, ma soprattutto mi chiedo come io non mi sia mai resa conto di tutte le menzogne che mi ha raccontato sia sulla droga sia su questi approcci. Ho perdonato tante cose nel corso del tempo, mi sono sempre fidata di lui ciecamente e soprattutto ho lottato per lui contro la mia famiglia che non era d'accordo di questa mia scelta. Ad oggi ce l'ho con me stessa per non aver mai aperto gli occhi e per non aver mai dubitato delle sue parole. Da un lato soffro per come mi ha trattato a mia insaputa, nonostante tutto quello che ho fatto per lui e dall'altro mi invade una rabbia mai provata prima per tutte le mancanze di rispetto che ho subito. Mi chiedo: è possibile che io abbia sviluppato una sorta di dipendenza da lui? Perchè ad oggi, se penso a come io abbia fatto a perdonare alcuni suoi comportamenti ed errori, non so darmi una risposta. Ho creduto a lui nonostante molte volte l'evidenza parlasse da sola ed io invece sono rimasta con lui, forse per non perdere tutto ciò per cui avevo tanto lottato? Non so darmi una risposta, ma la cerco davvero tanto perché ce l'ho con me stessa per il fatto che non mi sono voluta bene e non mi sono messa al primo posto, perchè se lo avessi fatto ora non soffrirei così.
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19 APR 2021
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Cara Caterina,
comprendo le forti emozioni che stai provando in questo momento. E' comprensibile che oltre a provare delle emozioni nei suoi confronti, le provi anche verso te stessa e pensi a come mai gli hai creduto, come hai fatto a non vedere alcune cose ecc ecc. Cerca di non essere troppo servera con te stessa: a volta alcune cose non le vogliamo vedere, ma spesso le persone sono molto brave a mentire, a nasconderle, a dare un'immagine di sè che non corrisponde alla realtà. Di quello che racconti la cosa fondamentale è che sei riuscita a lasciarlo! Probabilmente ci è voluto tempo ma adesso ti sei voluta bene e ti sei messa al primo posto.
Se dovessi aver bisogno di approfondire, soprattutto per cercare di esplorare e gestire ciò che provi, sono a disposizione anche online.
Ti faccio i miei più sentiti auguri,
19 APR 2021
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Cara Caterina, si, è possibile che lei abbia sviluppato una dipendenza affettiva da lui. Le consiglio di leggere il libro "Donne che amano troppo", di Robin Norwood. La aiuterà a sentirsi meno colpevole di aver creduto alle sue parole, invece che alle sensazioni di sfiducia che lei stessa nutriva nei suoi confronti. Purtroppo è più frequente di quanto si pensi che davanti all'evidenza, ci si metta una benda davanti agli occhi per non voler vedere chi abbiamo davvero di fronte.
Tuttavia, sarebbe importante approfondire l'origine di questo suo attaccamento nei suoi confronti a dispetto dell'evidenza; quanto altro ha sopportato in storie precedenti, nella sua famiglia, oppure all'interno di relazioni "amicali"? Nel corso della nostra vita intrecciamo rapporti che influenzano inevitabilmente il modo in cui definiamo noi stessi e gli altri. A questo proposito, è bene cominciare a esplorare l'origine contestuale di certi nostri comportamenti per riuscire finalmente a dar loro un significato differente da quello che gli abbiamo attribuito fino a questo momento.
Resto a sua disposizione per qualsiasi approfondimento.
19 APR 2021
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Gentile Caterina,
la sua delusione e la sua rabbia sono comprensibili ma non deve perseverare nell'errore col disprezzarsi.
Quello che conta è il fatto che lei ora abbia la chiarezza e la consapevolezza sufficienti per lasciarsi questa esperienza alle spalle metabolizzando la sofferenza ad essa correlata e trattenendone solo gli insegnamenti utili.
A tale scopo è consigliabile in questa fase un supporto psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 APR 2021
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Cara Caterina, non deve recriminarsi ciò che ha provato, perché era ed é autentico... Non é Lei quella che ha sbagliato. Questa esperienza deve spingerLa ancora di piú a mettersi al primo posto e ad investire su se stessa. Si dia tempo di elaborare ciò che ha vissuto e ciò che prova, per ridefinirsi in maniera nuova per raggiungere la Sua serenità e il Suo benessere.