Fine di una storia
Sono una ragazza di 25 anni, e mi sono lasciata con il mio ragazzo (di 28 anni) dopo un anno e mezzo, in cui non ci sono mai stati litigi, un idillio totale e in cui nessuno dei due ha detto di essere innamorato l'uno dell'altra, ma si capiva che lo fossimo. Abbiamo entrambi due caratteri molto tranquilli, e la mancanza di litigi o discussioni è dovuto proprio a questo, dal momento che preferiamo affrontare le cose con tranquillità piuttosto che urlarci contro. Si è laureato a Febbraio, dopo un percorso non molto facile, poiché la mamma è morta tre anni fa, e si occupa del padre malato di Alzheimer da dieci anni; quindi lui si è ritrovato a dover diventare uomo in tutto e per tutto, e per cause di forze maggiori. Successivamente la laurea, non ha vissuto un buon periodo, poiché non trovava lavoro al contrario di quanto avveniva intorno a lui dal momento che tutti i suoi amici nel giro degli ultimi mesi si sono sposati e hanno trovato non solo una stabilità economica e lavorativa, ma anche emotiva.Un mese fa mi ha fatto un discorso, in cui mi diceva che non capiva per quale motivo non si sentisse coinvolto come si aspettava dopo un anno e mezzo, nonostante sapesse che io ho tutto ciò che lui vuole in una ragazza e che mi voleva all'interno della sua vita. Mi ha parlato sopratutto di una sua ‘’diseducazione emotiva e sentimentale’’. Dopo un discorso del genere mi aspettavo un suo allontanamento, visto le cose che mi aveva detto, e invece è tornato tutto come prima ma soprattutto lui era quello di sempre..fino a dieci giorni fa, in cui un giorno mi dice che aveva paura di perdermi, non voleva, e non se lo sarebbe mai perdonato, e dopo tre giorni mi lascia dicendomi che non si sentiva coinvolto come prima e che non ci sta più con la testa nel rapporto. A distanza di qualche giorno gli chiedo di vederci perché gli dovevo parlare; gli spiego che io sono innamorata di lui, e che forse questa cosa non ho mai voluto ammetterla a me stessa, e che al tempo stesso le sue motivazioni non mi avevano soddisfatto. A quel punto gli chiedo esplicitamente se lui mi amasse o no, e mi ha risposto che non mi ama e che non è riuscito a lanciarsi oltre con me, che probabilmente lui ha paura di legarsi e innamorarsi e che non sa neanche se si è mai innamorato in vita sua. Ora il problema è che io non ci credo che non mi ami..ma non vorrei che fosse un mio non voler accettare una risposta del genere. Ora non ci sentiamo da un pò di giorni, ma ci siamo visti (e continueremo per altre due settimane) perché ci alleniamo nella stessa squadra e quindi è impossibile evitarsi. Ieri non sono riuscita mai a guardarlo in faccia, mi è venuto istintivo. Dico tutto questo perché secondo me non sa neanche lui quale sia la motivazione per cui mi ha lasciato, e io al tempo stesso sono convinta che dipenda da problemi suoi e non dal nostro rapporto o quello che prova per me; e lo penso inoltre perché lui negli ultimi discorsi, proprio perché è uno molto razionale e che fa fatica a esprimere i suoi sentimenti o a esternare quello che pensa di me, mi ha detto frasi che non mi sono MAI sentita dire in un anno e mezzo e proprio per questo non riesco a non dargli un enorme importanza. Vorrei una mano, perché io sono completamente innamorata di lui e vorrei aiutarlo, ma in quanto sua ragazza e non come amica. E soprattutto, vorrei capire se ci sono speranze nel tornare insieme e se si come potrei e dovrei comportarmi.