Salve dottori. Sono circa 4 mesi che è finita la mia prima storia d'amore...molto intensa durata circa 2 anni.Storia che è stata interrotta gia una volta da parte mia per un cambio di sede lavorativa con un conseguente sofferto abbandono da parte sua.Tornando insieme, le cose non si sono più messe apposto e riconosco che l'ultimo periodo è stato routine, abitudine e lei non sembrava tenerci più come prima. Immaginavo mi avrebbe lasciato. Nonostante tutto, l'ho presa malissimo, ho fatto di tutto per riconquistarla ma non ci sono riuscito. Sono circa 2 mesi che ho un chiodo fisso in testa, tanti sensi di colpa, tante paure, ho perso interesse nelle cose ed ho una forte apatia. Esco con gli amici, faccio sport e leggo ma la situazione non migliora. La cosa che mi preoccupa maggiormente è che non trovo la forza di reagire. Nulla, è difficile da spiegare, soprattutto a chi mi sta intorno, ma non ci riesco. Continuo a sognare una riconciliazione, un bacio, un'uscita divertente con lei nonostante abbia deciso chiaramente di voltare pagina. Non so da dove iniziare per riprendermi la mia vita. Quando la rivedo, felice e spensierata, mi sento morire, provo una sensazione fortissima di dolore, quasi incontenibile. Ho saputo addirittura che quest'anno si trasefrirà anche lei nella mia stessa città ed abbiamo alcuni amici in comune. Ma questo mi fa paura. Vorrei non rivederla più.
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3 SET 2012
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Marco dal suo racconto si percepisce molto dolore, questa situazione sicuramente non le sta facendo bene. Quando finisce un amore si vivo una sorta di lutto che va affrontato ed elaborato, nel suo caso è molto importante che lei inizi a pensare o almeno immaginare la sua vita in un modo diverso rispetto a prima, con attività nuove e stimolanti che non le riportino continuamente alla mente la sua perdita. Sicuramente potrebbe aiutarla un percorso psicologico per superare questo lutto e ripartire con nuovi propositi ed una nuova vitalità. Le auguro un grande in bocca al lupo. Se ha bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Monica Pirola
4 SET 2012
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Prima di tutto volevo ringraziare tutti per le risposte. In secondo luogo volevo dire che ho gia iniziato un percorso psicoterapeutico. Il mio psicologo ha ritenuto che il problema non fosse la ragazza, al quale già non tenevo più, ma una ferita all'orgoglio e all'autostima causata dal fatto di essere stato lasciato e dal vedere che non sono più il centro del suo mondo. Cosa che mi dava sicurezza. Inoltre tutto ciò ha scatenato un problema d'ansia che probabilmente ho sempre avuto nell'affrontare i problemi. Effettivamente mi ritrovo in questa spiegazione.
L'unico dubbio che ho è legato alla ragazza. La continuo a pensare spesso e ne sento la mancanza. Per questo motivo,contrariamente a quanto ritiene il mio psicologo, penso di esserne ancora innamorato.
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4 SET 2012
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Caro Marco,
la fine di una storia d'amore è sempre dolorosa, soprattutto per chi sente di avere dei rimpianti. Ciò che fa più male è pensare che le cose potevano andare diversamente se " avessi dato di più" o "se non avessi dato più importanza al lavoro ", "se avessi parlato di più del nostro futuro" o "se non fossi stato così distante"... Ma tutti questi se non fanno altro che torturarla nel presente. La sua relazione è finita da poco, è normale essere tormentato da dubbi, così come è normale il dolore che sta provando. Potrebbe certamente aiutarla a stare meglio trovare una nuova lettura di quella relazione, un nuovo punto di vista che vada al di là del cercare "la colpa". Per fare questo, l'aiuto di un professionista facilita le cose... ma è lei che dovrà metterci tutto l'impegno per stare bene e tornare a sorridere.
Cordiali saluti
dr.ssa Valentina Valentini
3 SET 2012
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Caro Marco,
da ciò che scrivi mi sembra che il problema fondamentale è che hai ricercato un pò eccessivamente il contenimento emotivo dalla tua compagna, di conseguenza ora che lei non può più svolgere questa funzione tu stai male. Ricordati che il primo contenitore delle angosce esistenziali siamo noi stessi, se chiediamo, anche inconsciamente, alla nostra compagna di placare il nostro malessere esistenziale questo può portare o alla creazione di una relazione non "sana" o all'allontanamento dell'altro. Le relazioni devono essere un incontro che arricchisce la nostra vita, non dobbiamo aver bisogno della nostra compagna per vivere in maniera soddisfacente, ma dobbiamo sentire la nostra vita già appagante di per sé e migliore con la partner. Se così non è, è meglio che prima lavori su di te, aumenti le tue risorse e rafforzi il tuo io, questo ti permetterà in futuro di costruire delle relazioni che arricchiscono una vita già soddisfacente.
Buona fortuna
Dr.ssa Federica Parri
3 SET 2012
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Salve Marco,
sono molte le cose che confluiscono nella fine di una storia: interrogativi su di se', sull'altra, sulla storia stessa; molte cose assumono significati diversi e diventa difficile essere obiettivi...
Credo che il lavoro che deve fare dentro di se' è dare un senso alla fine di questa storia per poterla davvero chiudere e separarsi davvero. Solo così può ritrovare la sua serenità e riprendere davvero in mano la sua vita.
La saluto cordialmente
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta
3 SET 2012
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Gentile Marco,
la fine di una storia genera dei vissuti e dei sentimenti paragonabili a quelli che si provano quando si perde una persona cara. La prima storia poi, come si dice il primo amore non si scorda mai, è un evento forte e deludente. Lei sta vivendo la fase immediatamente successiva legata alla non accettazione dell' evento; del resto, chi ha voglia di accettare qualcosa che fa soffrire? Se può esserle utile eviti di vederla: cambi luoghi o parli apertamente con gli amici in comune, scegliendo di frequentarli quando lei non c'è (se sono amici sceglieranno di vederla anche al di fuori della vostra ex coppia).
Deve darsi del tempo e accettare il suo stato apatico che vive, continuando a fare comunque la sua vita (fa bene ad uscire, a vedere gli amici, etc...); piano piano anche l'umore ne risentirà in meglio. Agire anche se apaticamente, è molto importante perchè è dall'azione che si traggono i benefici e i feedback, e non dal non fare. Consideri che amare è dare e ricevere, quindi quanto possa essere doloroso non essere piu' amati, a lungo andare, tutti vorremmo vicino una persona che ci ami e non una che non ci ami pur di non perderla. Non rappresenterebbe il corso naturale del vivere un sentimento d'amore sano.
Buona fortuna
3 SET 2012
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Egregio signore Marco Abate,
se desidera una risposta concreta e veloce a distanza in risposta al suo appello di FINE DI UN AMORE le consiglio vivamente , dopo aver letto la sintomatologia sviluppata proprio alla fine dell'amore di recarsi al più presto da uno psicoterapeuta: fare il punto della situazione della sua salute è, secondo il mio punto di vista la prima cosa da fare.
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine
3 SET 2012
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Caro Marco,
comprendo il grande dolore che sta attraversando: in questo momento è come se si sforzasse di uscire e distogliere l'attenzione da questo vissuto così intenso. Afferma che la cosa che la preoccupa di più è il fatto di non trovare le energie per poter uscire da questa situazione. Allo stesso tempo è più che comprensibile che lei immagini un suo ritorno, un suo bacio, questo è espressione del suo desiderio di porre fine a questo dolore attraverso una riconciliazione con la persona che ha perso. Dopo una perdita emergono una moltitudine di paure, sensi di colpa, il timore che senza la presenza di questa persona sia faticoso andar avanti, che descrive anche lei. Se lei sente la necessità potrebbe essere utile un percorso che la possa aiutare ad elaborare questa perdita e prendere consapevolezza delle sue risorse interne.
Cari saluti
Dr. Elisabetta Bellagamba