Salve, sono una ragazza di 20 anni e fidanzata da 3 anni passati con il mio ragazzo
Inzialmente (come credo accada a tutti) mi riempiva di attenzioni, mi sentivo sicura di me a livello fisico e avevo piena fiducia in lui, dunque, non pensavo a niente quando usciva con i suoi amici, non pensavo ad una possibile "rivale"
Pian piano le cose sono cambiate, lui impegnato al massimo con l'università ha cominciato a diventare molto più freddo, non aveva tempo ma io comunque gli sono sempre stata vicino
Ho cominciato ad accusare questa freddezza, come se la causa fossi io nonostante lui mi rassicurasse continuamente che era dovuto allo stress dello studio
Sono cambiata d'allora, non riesco più ad avere pienamente fiducia in lui, sono gelosa e questo mi fa soffrire. Piango spesso quando so che deve andare da qualche parte (la mia parte razionale continua a funzionare, non gli impedirei mai di fare ciò che vuole) e la mia mente si riempie solo di pensieri negativi e di possibili scenari che mi farebbero soffrire
Non facciamo l'amore da 4 mesi perché lui non si sente "bene" in questo periodo, non ricevo l'affetto che vorrei e che mi dava inzialmente
Io faccio di tutto per lui, so che mi ama e so che non mi tradirebbe mai ma non riesco a stare tranquilla in nessun momento. Ho paura che qualcuna possa suscitare in lui quelle emozioni che riuscivo a suscitargli io all'inizio e che ora evidentemente non riesco più a fare
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6 AGO 2020
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Gentile Sharon, per prima cosa mi sento di farle i miei complimenti per la sua maturità, che si evince con chiarezza dalle parole che usa nel descrivere il suo problema. Non mi sento di esprimere pareri che potrebbero essere poco adeguati in quanto, lei riferisce quelle che sono le sue personali percezioni riguardo all'atteggiamento del suo ragazzo, ma che potrebbero essere anche dovute alla sua insicurezza e alle sue paure. Detto questo, è da capire qual è il motivo del malessere del suo ragazzo per cui non avete più rapporti. Potrebbe trattarsi davvero di un momento di forte stress a causa dello studio, oppure un momento di disagio per motivi di altra natura, ma che non hanno a che vedere con la vostra relazione. Provi a riflettere su questa possibilità e cerchi di parlargliene apertamente. Le faccio tantissimi auguri e mi rendo disponibili per ulteriori consigli e chiarimenti.
6 AGO 2020
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Gentile Sharon,
nel corso della vita ci possono essere periodi di maggiori impegni o problemi che inevitabilmente hanno una ripercussione negativa sulla relazione di coppia.
E' in queste situazioni di stress che dovrebbe emergere in ognuno la validità della propria struttura di personalità e del proprio livello di autostima per consentire un buon funzionamento indipendentemente dal supporto del partner.
E' probabile che se questa fase negativa si protrae nel tempo ci siano cause di malessere non dovute a fattori occasionali ma a problemi relazionali che richiedono di essere approfonditi.
Valuti pertanto la opportunità di un percorso di psicoterapia per chiarirsi le idee in merito.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 AGO 2020
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Buongiorno, sta venendo meno quel senso di fiducia in sè e nel rapporto che Lei trae dallo sguardo del compagno, ovvero dalla sua presenza, attenzione, dai segnali a livello sessuale. Emergono quindi insicurezza, dubbio su di sè, possibili scenari di tradimento o di sostituzione con un'altra, insieme con il senso di responsabilità e di scarso valore e capacità di "suscitare le giuste emozioni". Il senso di sè è mantenuto alla luce dell'Altro che La riconosce e La valorizza, facendoLa sentire sicura, o viceversa La ignora, non La cerca, non La rende una priorità, con i conseguenti vissuti di cui sopra e i tentativi, vivendola come una responsabilità personale, di controllo e di "fare di tutto per lui". Mettere a tema questi modi di essere con l'Altro permette di fare emergere il senso del Suo malessere, da declinarsi entro la storia di vita e del rapporto, per comprendere come risolverlo. Nel Suo caso, sarebbero importanti obiettivi la ridefinizione del progetto di sè e di coppia e l'apertura di possibilità di essere con l'Altro più stabili, tramite la storicizzazione di questo malessere, l'esecuzione di compiti esperienziali, la rifigurazione di volta in volta dei vissuti che ne derivano. Valuti una consulenza psicologica per aiutarLa in questi passaggi. Saluti, DP
