Salve a tutti. Sono un ragazzo di 19 anni con un problema piuttosto singolare: in pratica di notte mi sveglio ripetutamente e cerco il cibo. Delle volte mi capita di accorgermi di quello che sto facendo e mi fermo, altre mangio, magari nascondo anche le prove e me ne dimentico.
Questo mio problema si manifesta ormai quotidianamente da più di un anno, ho parlato con il mio medico di base il quale mi ha diagnosticato un leggero sonnambulismo e fame nervosa e mi ha consigliato di andare da uno psicologo (purtroppo i miei non vogliono, credono ancora nello stereotipo dello "strizza cervelli", è per questo che cerco aiuto qui).
Ho provato anche con dei farmaci prescritti dal medico, nello specifico prima Circadin e poi Songar ma non hanno avuto grandi benefici.
Seguo un'alimentazione sana anche se non molto varia, faccio sport, studio e vado anche bene all'università, ho una fidanzata ed una relazione stabile e non ho particolari problemi relazionali. Proprio non capisco da cosa possa derivare e come uscire da questa situazione che mi mette a disagio, costringendomi a rimanere sempre a dieta per non aumentare di peso.
Grazie mille dell'attenzione e dell'aiuto.
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25 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Antonio,
ho qualche dubbio che si tratti di vero sonnambulismo e credo più che possa essere un disturbo dell'alimentazione quale, ad esempio, una forma di bulimia notturna alquanto frequente in soggetti tendenti all'obesità.
E' noto che in tali casi vi può essere comorbidità con altre psicopatologia (ansia, stress, disturbi dell'umore etc.) per cui è indicato un percorso di psicoterapia (preferibilmente cognitivo-comportamentale) mettendo da parte i pregiudizi verso questa modalità terapeutica a favore dei farmaci spesso non risolutivi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
28 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Antonio, purtroppo per Lei mi trovo totalmente d'accordo con il Collega dr. Fiore. Credo sia molto improbabile trattarsi di sonnambulismo. E' molto più probabile trattarsi di bulimia notturna. In questo caso, come appunto suggerisce il Collega, deve recarsi il prima possibile da uno psicoterapeuta specializzato in disturbi alimentari. Molti di noi non hanno una preparazione sufficiente, occorre una figura altamente specializzata. Purtroppo non è sufficiente qualche consiglio qui. La terapia dovrà essere lunga e molto seria. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini
25 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno,
il problema di fondo è capire quali sono i motivi inconsci che la spingono a mangiare di notte. Cioè bisogna capire cosa rappresenta per lei il cibo o persino l'atto di mangiare. Ovviamente ha bisogno di uno psicologo, ma i suoi non vogliono. Per ovviare a questa situazione può cercare sul sito uno psicologo che usi Skype in modo da collegarsi da casa senza dover uscire per andare da uno specialista.
MI faccia pure delle domande se ne ha bisogno!
24 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Antonio,
ammetto che non sono esperta di disturbi del sonno ma ho fatto una ricerca ed in effetti esiste un disturbo definito dell'arousal del sonno non Rem caratterizzato da episodi ricorrenti di risvegli incompleti del sonno, che solitamente si presentano nelle prime 2 ore del sonno e possono essere accompagnati a sonnambulismo e contemporaneamente anche a alimentazione correlata al sonno. Gli individui con alimentazione correlata al sonno fanno esperienza diepisodi indesiderati e riccorrenti di comportamenti con vari gradi di amnesia, che va dalla mancanza di consapevolezza a piena consapevolezza, senza la capacità di astenersi dal mangiare. E' un disturbo più tipico dei bambini ma circa il 2% della popolazione adulta ne soffre. Le cause possono essere genetiche ma possono esserci fattori causali che concorrono allo sviluppo e alla manifestazione degli episodi come: la deprivazione di sonno, in secondo luogo fattori medici (ad esempio febbre alta e infezioni) e fattori psicologici (ad esempio periodi di intenso distress, stanchezza o traumi). Infine anche l’uso di sostanze psicoattive, droghe o alcool può aumentare la probabilità dell’insorgenza del sonnambulismo.
In genere il disturbo ha una remissione spontanea ma in alcuni casi (per esempio quando gli episodi si presentano più volte alla settimana) può essere indicato rivolgersi ad un esperto dei disturbi del sonno (che non è uno psichiatra) che svolge alcuni esami specifici sul sonno. Per gestire gli episodi di sonnambulismo il trattamento psicologico prevede di solito un intervento chiamato di igiene del sonno e tecniche di rilassamento.
Io non so se sia il suo caso, non so neanche quanto spesso si verificano gli episodi, però da quello che racconta questo disturbo le sta provocando un disagio significativo considerando anche l'aumento di peso in conseguenza dell'alimentazione notturna. Direi quindi che potrebbe essere utile fare una più approfondita valutazione della sua problematica in modo da avere una corretta diagnosi e delle indicazioni per intervenire.
Sono a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione,
Cordialmente
dott.ssa Alice Mazza
Psicologa e Psicoterapeuta