Vorrei un parere riguardo alla mia situazione: faccio fatica a comunicare quello che penso e provo anche se vorrei, ma il più delle volte non so neanche io il perchè dei miei comportamenti.
Faccio fatica a esprimere quello che penso riguardo alla mia relazione sia a livello sentimentale, sia quando mi viene naturale comportarmi male e mi viene chiesta una motivazione. Rispondo male anche quando non c'è un vero proprio motivo, me la prendo quando non ce n'è bisogno ed è come se volessi che il mio ragazzo faccia tutto insieme a me privandolo delle sue libertà.
In tutto questo il mio ragazzo è sempre disponibile a venirmi in contro e cerca di spronarmi a parlare, però è ovvio che ogni tanto voglia fare qualche giorno via con i suoi amici o semplicemente uscire con loro. Io per questo me la prendo anche se so benissimo che è giusto vedersi con gli amici e non essere oppressiva, non vorrei comportarmi cosi ma non riesco a fare altro.
Io sono la prima che si vede con le proprie amiche, ma quando magari una sera sono sola e non vedrei nessuno se non lui e lui decide di uscire con i suoi amici me la prendo... vorrei tanto sapere se c'è un motivo a questo comportamento e come fare per cercare di lasciare più libertà.
Ringrazio per avermi ascoltata.
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14 GEN 2022
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Cara Laura, quanto scrive denota una gran voglia di approfondire la conoscenza di sè e migliorare le sue dinamiche interne e relazionali. Un percorso di psicoterapia è la via più adatta per raggiungere questi obiettivi: solo attraverso una conoscenza diretta e mirata il problema verrà centrato e risolto. Mi scriva pure in privato qualora volesse maggiori informazioni. Saluti
14 GEN 2022
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Salve Laura,
esprimere la propria opinione ed esprimere le proprie emozioni è un diritto di tutti. Tuttavia potrebbero esserci dei pensieri (o distorsioni cognitive) che potrebbero ostacolare tale libertà di espressione.
Sarebbe opportuno individuare quali sono questi pensieri alla base e lavorare su di essi, al fine di diminuire il disagio che lei descrive.
Inoltre, sarebbe opportuno individuare le convinzioni che la portano ad avere i comportamenti (come lei descrive) nei confronti del suo ragazzo.
Per tale motivo, le consiglio un confronto con un professionista.
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Marilena Minei
14 GEN 2022
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Salve Laura, di cosa ha paura? È che se non volesse perdere un controllo sul suo ragazzo e appena ha questa sensazione si agita. Io le consiglio un percorso che le possa permettere di conoscersi meglio e non restare in uno stato di angoscia e di sensi di colpa.
Le auguro il meglio
Resto a disposizione
Dott.ssa Fabiana Marra
14 GEN 2022
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Cara Laura,
più che un problema con il suo ragazzo, mi sembra di capire che ci sia una difficoltà legata al suo modo di essere che la ostacola e si riversa nella relazione con il suo fidanzato, ciò potrebbe essere collegato alle sue insicurezze e alla paura di perdere l’altro, ma andrebbe approfondito attraverso un lavoro su di sé per comprendere come mai e perché accade questo.
14 GEN 2022
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Buongiorno Laura,
Il suo racconto mi ha colpito molto e comprendo molto bene le difficoltà che può incontrare e le emozioni negative che può provare nelle situazioni da lei descritte.
Sicuramente, ha bisogno di un percorso che la possa portare a indagare e superare questo blocco comunicativo e, magari, le sue insicurezze relazionali che la portano a comunicare in modo non assertivo. Analizzando ciò, avrà anche la possibilità di trovare nuove strategie comunicative più efficaci e più adatte a Lei.
Resto e restiamo a disposizione per eventuali approfondimenti
14 GEN 2022
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Buongiorno Laura,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio ciò che esponi.
Cordiali saluti.
14 GEN 2022
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Gentile Laura,
immagino che possa essere davvero complesso vivere tra la necessità di avere con sé il suo compagno, al punto da irrigidirsi con lui nel comportamento e non riuscire a comunicarlo diversamente, e il suo affetto per lui che la fa riflettere su quanto possa essere a volte costrittiva nei suoi riguardi. Per comprendere come mai avverte queste necessità e/o come/quando si è venuta a creare, sarebbe necessario conoscerla e capire come sta in questo periodo e quale sia il bisogno alla base di questo suo comportamento. Questo le permetterebbe non solo di vivere più tranquillamente la relazione con il suo compagno, ma anche di conoscersi più a fondo, riconoscere le sue necessità e comunicarle in modo efficace all'esterno.
La incoraggio dunque a iniziare un percorso di consulenza psicologica e resto a sua disposizione per un eventuale percorso online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
Di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"
14 GEN 2022
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Buongiorno Laura, il quadro che ha fatto è molto chiaro, questo mi fa comprendere che in lei ci sia consapevolezza della situazione e anche la volontà di vivere il suo rapporto di coppia con maggiore serenità. Questo è un ottimo punto di partenza.
Il mio parere è che possa esserle utile un percorso di tipo dinamico al fine di scoprire in modo profondo il suo mondo relazionale interno, facendo ciò sarebbe possibile comprendere il motivo del suo comportamento, un comportamento che a mio parere cela insicurezze e possibili dipendenze relazionali che non le fanno vivere con genuinità, serenità e a pieno i suoi rapporti di coppia.
Da psicologo di stampo dinamico non posso fare a meno di notare come ha chiuso il suo scritto: "Ringrazio per avermi ascoltata"
Curioso utilizzare la parola "ascoltata" per uno scritto... io inizierei proprio da lì, credo che la sua primaria necessità sia essere ascoltata, nel senso di dare voce alle sue più profonde istanze, cosa che probabilmente senza una guida professionale non riesce a fare nemmeno lei.
14 GEN 2022
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Cara Nadia,
intanto sono io a dirti grazie, grazie per esserti confidata. Come vedi, esprimerti è sempre la chiave risolutiva per trovare nella realtà esterna una risonanza con il proprio mondo emotivo e permettere all'altro di comunicare con noi. Capisco quanto questo ostinato bisogno di sentirti priorità per il tuo ragazzo ti faccia soffrire, specie perchè mi rendo conto che la scissione tra questi sentimenti e la consapevolezza ti fanno sentire frammentata, in conflitto con te stessa e di conseguenza alimenti lo stato di irritazione e irritabilità in cui sei inceppata. Nella motivazione a comprendere cosa tiene vivo questo comportamento ci trovo anche l'affetto verso il tuo ragazzo, un modo per tutelarlo da qualcosa che riconosci è fonte per te di sofferenza. Credo che ciò che stai vivendo merita uno spazio d'ascolto dove poter sviscerare le dinamiche sottostanti questo comportamento, permettendo ai tuoi bisogni primari di venire a galla ed essere così compresi. Consultarti con uno specialista che ti affianchi in questo processo potrebbe essere un valido intervento. Resto disponibile per ulteriori confronti o per approfondire insieme questo tuo vissuto.
Ti abbraccio, un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
14 GEN 2022
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Buongiorno Laura,
la sua frase "faccio fatica a comunicare quello che penso e provo anche se vorrei" mi colpisce, sento molta sofferenza.
Che cosa le impedisce di farlo?
Un percorso di terapia sicuramente potrebbe aiutarla a comprendere le sue motivazioni e a dare significato ai suoi comportamenti, ai suoi stati d'animo e ai suoi pensieri. C'è sempre un senso dietro il nostro agire e il nostro sentire ed è per lo più frutto delle personali esperienze e del proprio modo di essere.
Abbia cura di sé.
Cordialmente
Cristina
14 GEN 2022
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Gentile Laura, partirei dalle ultime parole del suo post: "Ringrazio per avermi ascoltata". Lo metterei in confronto con: "il mio ragazzo (...) cerca di spronarmi a parlare". Direi che un aspetto importante sia quello di chiedere alle persone di porsi in ascolto attivo, empatico e non giudicante. Credo che le sue difficoltà abbiano alla base la rabbia e la paura dell'abbandono. Forse fa fatica ad esprimersi perché ha paura delle conseguenze che potrebbero avere le sue parole. Le emozioni negative da cui si sente assalita quando rimane sola, sono il segno che si sente abbandonata a se stessa, in balia di pensieri negativi e di un'immagine negativa di sé.
E' necessario un lavoro terapeutico, che tornando sulle sue relazioni significative precoci, abbia l'obiettivo di modificare quelli che nella teoria dell'attaccamento si chiamano Modelli Operativi Interni ovvero la percezione di se stessa e degli altri. Potenziare la sua autostima, recuperare il piacere di stare da sola con se stessa per mentalizzare i suoi pensieri e le emozioni che ne scaturiscono, osservarli con la capacità di prenderne distacco per conoscersi meglio, senza venirne travolti.
14 GEN 2022
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Salve Laura, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL