Ex geloso ossessivo ed io che non riesco a stare senza di lui.. che fare?

Inviata da Letizia · 22 apr 2014 Disturbo ossessivo compulsivo

Non so più come descrivere la mia situazione. Sono stata per due anni con un ragazzo dolcissimo, ma che mi riempiva di troppe attenzioni. Io ero e sono innamorata moltissimo, tanto da annullare me stessa. Questo ragazzo si dimostrava geloso per ogni cosa: non potevo parlare più con le mie amiche, non potevo più uscire di casa senza di lui, dovevo vestirmi come diceva e perfino a casa dovevo informargli di ogni mio spostamento. Molto spesso lo vedevo disperato, era una gelosia che corrodeva lui e me dentro, sopratutto lui sembrava il primo a soffrire. Arrivava a piangere se qualche volta "sbagliavo" perchè magari non gli rispondevo subito al telefono, accusandomi di farlo stare in ansia e vivere in un constante incubo. Molte volte abbiamo parlato razionalmente di questo, lui sapeva di aver un atteggiamento sbagliato che a volte lo portava ad essere anche violento verso di me (nulla di grave comunque) e potevo leggerne la sofferenza dagli occhi. Ma tutto ciò era troppo radicato nella sua mente, nel suo essere, ed era troppo difficile cambiare da solo. Anche se stava distruggendo me e lui per primo. Ora arriviamo a me. La situazione negli ultimi mesi era pesante, non riuscivo più a sostenerla, avevo addirittura paura di finire in depressione. Decisi così di lasciarlo. Sono passati sei mesi da allora e non abbiamo smesso mai di sentirci se non per spazi di tempo non più lunghi di due settimane. Non riusciamo a staccarci. Io soprattutto soffro tantissimo e non sopporto la sua lontananza. Per lui è lo stesso, non riusciamo a superare la cosa. La sua gelosia persistente non mi aiuta. Mi accusa di non avere rispetto per lui perchè esco e cerco di non pensare, controlla ciò che faccio. Io ragionandoci so che stare insieme era diventata una sofferenza, ma nel frattempo non riesco ad andare avanti e se mi allontano il mio silenzio dura pochissimo tempo, fino a che non tradisco la mia volontà di dimenticare con un messaggio o una chiamata. Vivo in confusione, ma con la certezza di non poter stare ne con, ne senza di lui. Mi rendo conto di essere dipendente da questa relazione, e questo mi spinge a tornare, a sopportare ancora le sue ossessioni cui sono convinta siano frutto di un problema di fondo.
Ciò che mi ha spinto a scrivere qui è il bisogno di qualche chiarezza in più.. se da quello che ho scritto si può capire in linea generale quale sia il mio problema e quale sia il suo, e se magari può essere risolto insieme tornando a vivere una relazione normale. Aspetto il vostro aiuto..

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Miglior risposta 23 APR 2014

Salve Letizia, il suo ex ragazzo ha mai pensato di affrontare una terapia? La gelosia è sana finchè non si spinge a limitare la vita propria ed altrui, e non è struggente, altrimenti significa che vi sono delle mancanze / carenze / insicurezze che si riversano sulla persona amata (noto anche gli episodi ansiosi e purtroppo violenti, non si nasconda dietro un dito: la violenza non è mai poca o tanta, quando c'è va contenuta e mai giustificata, il messaggio che si manda è che l'altro ha ragione!), che in qualche modo la chiudono sotto una campana di controllo per "non perderla", ma alla fine come è accaduto a voi, proprio questo comportamento fa sì che l'oggetto di amore si allontani. I legami di questo tipo sono spesso collusivi, non a caso Lei scrive delle molte attenzioni da parte del partner -questo è ciò che manca perchè fa sentire molto importanti-, salvo poi quando la propria libertà viene ridotta... Sarebbe utile capire però al di là dell'affettività, dell'attrazione -senza questa probabilmente non ci sarebbe necessità di questo continuo sentirsi- perchè Lei stessa ha necessità di questo tipo di rapporto. Tecnicamente e con altri elementi in mano si potrebbe capire se si tratti di dipendenza affettiva... rispèondendo alla sua domanda: la Psicoterapia per il suo ex ragazzo e una consulenza psicologica per Lei, separatamente, potrebbero aiutarvi a uscire da questa situazione/modalità di comportarsi, e soprattutto a non ripetere questi comportamenti con altri partner. Resto a disposizione per ulteriori richieste se le fosse necessario.

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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22 MAG 2015

Ciao Letizia,ho letto ora la tua lettera,sto passando lo stesso incubo io ,ora sono 6 giorni che non lo sento e mi impedisco di chiamarlo ma faccio una gran fatica.Ho gia preso appuntamento con uno psicologo perchè anch'io come te non riesco a stare con lui ma neanche a farne senza.Sicuramente non sarebbe vita una situazione del genere ma prima di tutto dobbiamo curare noi stesse.un abbraccio Manu

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30 APR 2014

Grazie per le risposte. Con l'aiuto dei miei familiari ho deciso di chiudere definitivamente la storia e iniziare un percorso dallo psicologo per capire ciò che mi spinge a sopportare tali sofferenze e verso certe relazioni. Ho dei malesseri sicuramente da approfondire. Grazie di nuovo..

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29 APR 2014

Io eviterei di frequentarlo , l'amore non ti dovrebbe impedire di avere i propri spazi personali come vedere le amiche e fare le tue esperienze.....Se ti continua a perseguitare consiglia a lui una bella visita da uno psicologo per affrontare questo suo grave problema nel relazionarsi e chiama i carabinieri

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23 APR 2014

lascialo perdere, non lo chiamare per un mese, troverai una persona più adatta a te, se passa il primo mese, prova un altro mese, se ti perseguita, rivolgiti alle forze dell'ordine

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23 APR 2014

Buongiorno gentile Letizia,
è comprensibile che Lei senta la necessità di voler capire di più dei meccanismi psicologici che vi portano a relazionarvi, ma da qui non è possibile, senza conoscervi, poter dare risposte esaustive. Orientativamente le posso dire che è necessario che il suo fidanzato affronti concretamente il suo disturbo impegnandosi con una psicoterapia ma anche Lei dovrebbe considerare che la sua tendenza ad accettare vessazioni, necessita di essere risolta. Prova ne sia che Lei ritiene "niente di grave" una violenza fisica e/o psicologica che ha subito! Questo denota una accettazione della situazione che per forza di cose la riporta verso patner violenti e intrusivi. Si affidi ad uno psicologo psicoterapeuta de visu anche tramite consultorio o tramite ASL.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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