Ex e lutto

Inviata da Giada · 3 mag 2018 Terapia di coppia

Salve. Il ragazzo con cui mi sono frequentata per alcuni mesi ha perso da poco suo padre. L’ho lasciato io perché lui non voleva fondamentalmente impegnarsi e dopo due mesi vengo appunto a sapere che suo padre (di cui me ne aveva parlato poche volte) è morto. Così, dopo non aver più avuto alcun contatto con lui da quando l’ho lasciato, decido di scrivergli le mie condoglianze. Iniziamo una breve conversazione in cui io più per cortesia che altro gli offro il mio sostegno dicendogli che se gli avesse fatto piacere sarei andata anche a trovarlo. Lui accetta e mi chiede di vederci per il giorno dopo e ci vediamo, ma io rimango molto stranita dai suoi modi... mi ha raccontato cosa è successo a suo padre e un po’ di cose sempre legate alla situazione, per poi parlare normalmente di altro (e di questo sono contenta perché penso di essere almeno minimamente riuscita a distrarlo), per poi finire con battutine e allusioni alla nostra relazione passata. Ad esempio “ho visto questo l’altro giorno e ti ho pensata” o “ti ricordi quando abbiamo letto questo quella volta a casa..” fino a diventare più esplicito con “quando saremo sposati..”.. insomma tutte frasi molto vaghe, senza nulla di certo. Alla fine ci siamo salutati normalmente, probabilmente lui si aspettava qualcosa d’altro che io però non volevo perché per lui ho sofferto e in questi due mesi a lui ho pensato tanto e quindi non mi andava di rischiare di stare ancora male. Ora non so però cosa fare. Secondo me lui ha accettato di vedermi non tanto per sfogarsi o trovare un appoggio (o comunque non esclusivamente per quello), ma sopratutto per testare di nuovo il terreno, per vedere se io fossi di nuovo disposta a tornare a qualche mese fa... però vorrei comunque stargli vicino perché so che è un bruttissimo periodo. Sono molto confusa perché ho paura per me... ho paura di ricascare in qualcosa che possa di nuovo farmi soffrire. Non so se la cosa più giusta sia allontanarmi, considerando che comunque lui sa che se vuole io ci sono, oppure attivarmi e cercare con quello che posso di farlo stare bene, rischiando di rimanerci male di nuovo, ma essendo consapevole di come lui sia una persona fondamentalmente chiusa e riservata. Sono dubbiosa anche per come sta affrontando il tutto.. sono passate circa due settimane, ma lui comunque vedo che esce con gli amici (i quali per lui sono come una seconda famiglia), fa cose, organizza prossime mete.. non so come potrei effettivamente aiutare una persona con questo modo di reagire e di vivere. Non so come si può aiutare una persona chiusa a sfogarsi o almeno ad alleviare un poco la sua sofferenza... e non so neanche se io devo effettivamente fare qualcosa. Forse vedendo anche il fatto che sono stata io a lasciarlo perché lui altrimenti non l’avrebbe mai chiusa (non perché provasse per me chissà cosa quanto perché era una relazione senza impegno) e il fatto che non mi abbia cercata in questo lasso di tempo, dovrei lasciare perdere e starmene nel mio. Però non riesco a non pensare di poter fare qualcosa.. molto probabilmente perché inconsciamente a me preme ancora arrivare nella sua sfera emotiva.. essere in grado di aiutarlo o comunque provare a poter diventare importante per lui.. grazie dell’attenzione e mi scuso per la lunghezza.

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Miglior risposta 5 MAG 2018

Cara Giada,
è comprensibile che in un momento difficile per il suo ex compagno lei abbia voluto essere presente per lui e fargli sentire il suo sostegno e la sua disponibilità. Tuttavia, sarebbe bene che riuscisse a chiarirsi le idee a sua volta riguardo a quali sono le sue reali intenzioni, ovvero se vuole essere presente per lui in forma “amicale”, o se ha intenzione di riprovare ad instaurare un legame più intenso. Sarebbe importante comprendere infatti il perché lei voglia diventare importante per lui e in che modo. Il consiglio che mi sento di darle quindi, è quello di riflettere bene e tentare di comprendere quale è ad oggi il suo sentimento per questa persona. Un percorso Psicologico potrebbe esserle molto utile per ricevere un sostegno che la aiuti a chiarirsi le idee e acquisire maggiore consapevolezza.

Cordialmente,
Dott.Colamonico Damiano


Dott. Damiano Colamonico Psicologo a Torino

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