Essere vista per come sono

Inviata da tiziana · 15 feb 2016 Terapia di coppia

Buonasera,
Ho bisogno di un confronto e di spiegare la mia situazione. Ho 43 anni e sono perdutamente innamorata di un uomo che conosco da 7 mesi. Lui è una persona con una vita complicata (separato in casa con due figli). Quando ho cominciato a frequentarlo fin da subito ho capito che aveva sofferto molto, deluso e ferito dall'amore. Io ho avuto una vita difficile dal punto di vista familiare che privato, una vita fatta di litigi a casa tra i miei genitori, con i miei fratelli e soprattutto l'ombra di essere la figlia che andava bene a scuola, si comportava bene, educata ... E quindi ero sempre messa da parte perché i miei genitori erano impegnati a rincorrere i problemi dei miei fratelli. Mio padre lavorava sempre, un carattere chiuso e assente di affetto ma con il tempo ho capito che nessuno gli aveva insegnato cosa fosse. Ricordo che cercavo di avere attenzione da lui in qualsiasi modo ma l'unico che funzionava era quando stavo male. Ogni volta che stavo male ero felice perché lui avrebbe dedicato del tempo a me. A 13 anni una violenza ... Non ho avuto molti ragazzi, ho sempre dato valore all'amore. Mi sono sposata a 26 anni e lo amavo tanto. Purtroppo lui era ancora troppo figlio per riuscire a diventare marito e dopo anni ci siamo separati. Da quel momento mi è crollato tutto, certezze, sogni. Per un anno non sono uscita di casa, solo lavoro. Dopo ho frequentato delle persone, ci ho provato ma non sono pii riuscita a sentirmi a "casa" e nessuno ha mai pensato a me. A 40 anni mi sono trovata senza lavoro, licenziata dopo 12 anni do sacrifici e impegno. Mi sono sentita cadere nel vuoto, nel baratro ... Guardavo la mia vita e non facevo altro che ripetermi: Perché. Ero caduta in uno stato di depressione pesante, per la prima volta non credevo piu in niente, per la prima volta non ero piu io. Dopo qualche mese trovai lavoro e dopo 4 mesi e per la prima volta ho frequentato una persona senza progetto, amore e la situazione era reciproca. Mi sento uno schifo a raccontare questa parte della mia vita, mi vergogno perché mai avevo fatto cosi del male a me stessa. Quando ho incontrato il mio attuale compagno io gli ho raccontato tutto, la verità senza filtri. Oggi lui è bloccato, mi dice spesso che non sa chi sono, che quello che vede e quello che ho fatto in passato non riesce a comprenderlo. Mi dice che la donna che conosce e della quale è innamorato non combacia con la donna che ha avuto una frequentazione di quel tipo. Io non so più cosa fare ... Cerco in tutti i modi di fargli capre che sono quella che vede, che lo amo ma lui non riesce a sbloccarsi. Ci soffro davvero tanto perché so di aver sbagliato ma so anche che sono una donna che una volta ha perso la strada e non lo rifarei mai più.

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Miglior risposta 18 FEB 2016

Cara Tiziana
ci sono fondamentalmente due cose da mettere in luce in questo scritto, una è il fatto di come lei si sente e di questa difficoltà ad accettare quello che le è capitato: le sue enormi difficoltà nella vita, la sua difficile situazione di lavoro, la sua reazione di cercare conforto in quella non-relazione.
Non dobbiamo guardare solo al fatto in sè ma a tutto l'insieme della situazione che ci indica precisamente il senso di disperazione che l'ha spinta in quella storia.
Lei deve accettare che sia potuto succedere e perdonarsi completamente.
La seconda cosa su cui riflettere è la sua attuale storia con quest'uomo che lei definisce "una persona con una vita complicata" e di cui dice di essere molto innamorata.
Attenzione! Non vorremmo rimetterci in altri possibili (valuti lei) guai.
Questa persona è in grado davvero di poterla comprendere e amare profondamente?
Ho come la sensazine che lei tenda ad avvicinare persone problematiche che possano farla soffrire.
Essendo sempre stata "una brava ragazza" penso abbia anche la tendenza ad amare troppo e a diventare succube dell'approvazione di un compagno.
Il suo attuale compagno non mi sembra aver capito molto di lei, visto che continua a mortificarla con tante domande e dubbi.
Ci pensi bene alle scelte da fare.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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16 FEB 2016

Gentile Tiziana,
forse Lei per prima ha bisogno di elaborare quel periodo della sua vita e più che parlarne con il suo compagno sarebbe importante parlarne all'interno di un percorso di psicoterapia. Perchè le dico questo: perchè probabilmente quando ha raccontato la sua esperienza al suo compagno, Lei stessa riviveva emozionalmente nel dolore l'asperienza stessa dando così la netta sensazione a lui di essere coinvolta con parti di se stessa non elaborate. L'elaborazione psicologica che avviene in terapia permette piano piano di lasciar andare l'esperienza e dopo, nel quotidiano, non c'è più il bisogno di raccontarla rivivendola emozionalmente e, sopratutto, condividerla con un nuovo amore nascente che potrebbe interpretarla male.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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