Buongiorno a tutti,
Sono un ragazzo di 25 anni che non ha combinato nulla di buono nella sua vita. Ho terminato il liceo in tempo e poi mi sono iscritto all'università, mai scelta più sbagliata. Con mille sforzi, provando in tutti i modi non sono riuscito a concluderla e mi sono ritirato.
Lavoro da 3 anni ma non ho prospettive per il futuro, sento di essere una delusione per i miei genitori e che non darò mai loro una soddisfazione nella vita. In questo momento mi sembra che tutto mi crolli addosso.
Grazie per vostro sostegno
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8 GIU 2017
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Salve Federico
Immagino non sia facile convivere con queste sensazioni che ci descrive.
Come si sente descrivendoci la sua situazione?
Quali sono i suoi pensieri e cosa riguardano di preciso?
Questi elementi sono utili per capire come aiutarla.
Resto a disposizione
Dottssa Fabrizia Tudisco
11 GIU 2017
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Gentile Federico,
già il cominciare col dire che nella vita non ha combinato nulla di buono dimostra basso tono dell'umore e bassa autostima.
Riguardo all'Università si dovrebbe innanzitutto capire meglio quali difficoltà ha incontrato e se quella che aveva scelto era la facoltà a lei più adatta e congeniale.
Quando poi dice che lavora da 3 anni ma non ha prospettive per il futuro si dovrebbe capire a quali prospettive allude.
Penso che un obbiettivo o, se vuole, una prospettiva possibile sia a questo punto quella di non perdere il lavoro e se mai incrementarlo ricavandone soddisfazione morale ed economica.
Infine, riguardo al deludere i genitori, è una sua conclusione o glielo hanno esplicitamente detto loro? E se è così, in quale contesto glielo hanno detto? Ed ha provato lei a spiegare i motivi della sua scelta di lasciare uno studio diventato improduttivo per il lavoro?
In ogni caso, in questo momento di dèfaillance le sarebbe di giovamento un sostegno psicologico dal vivo.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 GIU 2017
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Gentilissimo, inizia a pensare che tu non sei il ' giudizio dei tuoi genitori' . Prova a cambiare il tuo punto di osservazione... ad allargare la prospettiva dalla quale guardi la tua vita.. Puoi scegliere di decidere da solo e di apprezzare le scelte che farai...e ti sentirai piu' appagato.
11 GIU 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissimo Federico, trovare la propria strada può comportare anche provarne alcune e rendersi conto che non sono quelle giuste. Chiedersi "cosa voglio" e non avere ancora la risposta, dover ricominciare da capo, può essere difficile e doloroso. Ma a 25 anni può succedere di non avere ancora compreso come spendere la propria vita che, però è ben lontano dall'essere "un fallito". Se per fare luce su ciò che vuole, sente che un supporto possa esserle d'aiuto, prenda in considerazione l'idea di parlarne con uno psicologo che potrà anche aiutarla a mantenere un atteggiamento positivo, quel tipo si spirito che le permetterà di scegliere di essere l'autore e il protagonista della sua vita. Le auguro il meglio, un caro saluto.
9 GIU 2017
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Salve Federico,
Grazie per averci scritto.
Alla sua età è ancora nel pieno della costruzione della sua identità e del suo futuro, l'insoddisfazione è un'emozione normale e frequente, e di solito ci segnala che qualche desiderio o bisogno per lei importante non è pienamente realizzato.
Può provare ad usare questa insoddisfazione come "bussola" per provare qualche cambiamento, anche piccolo, nelle sue giornate e darsi tempo per esplorare un po' di più i suoi interessi.
Se da solo diventa difficile, può provare una consulenza psicologica mirata. Certamente potrebbe aiutarla a rimettere al centro i suoi bisogni e desideri e trovare il modo per raggiungerli.
Sono a disposizione per eventuali dubbi o curiosità,
Buona giornata.
9 GIU 2017
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Buongiorno Federico,
Lei vive la mancata realizzazione universitaria come un fallimento.
D'altra parte è riuscito a trovare lavoro, cosa non facile attualmente.
Il legame con i propri genitori è ancora molto forte, lei teme di averli delusi.
La visione pessimistica della realtà non la facilita e innesca un meccanismo di svalutazione di se stesso.
Provi ad uscire da questo tunnel negativo, eventualmente anche con il supporto di uno psicologo per superare questo momento.
Ricordi che nulla è fisso e immutabile, tutto cambia.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa