Essere omosessuale
Buongiorno,
sono una ragazza di 24 anni e da circa 10 combatto con questo dilemma: sono omosessuale? La prima volta che questo dubbio si è presentato avevo 13 anni ero al parchetto e guardando una mia compagna il mio battito cardico è accelerato e la prima reazione del mio corpo è stata di panico. Stomaco chiuso. Ovviamente non sapevo con chi parlarne e mi sono tenuta tutto dentro. Nel tragitto casa scuola giocavo a contare le piastrelle. Dispari si sono lesbica, pari no. Da quel momento è stato tutto difficile. Cotte per ragazzi arrivate e il primo pensiero era ecco allora sono normale. Sono diventata una persona insicura, incapace di costruire rapporti di amicizia saldi. Volevo essere notata e invece mi sentivo invisibile. Volevo amici ma avevo sempre paura di uscire e di provare quella sensazione quindi ho sviluppato un atteggiamento evitante e molto selettiva che mi ha fatta soffrire. Negli anni delle superiori la cosa è peggiorata: classe di ragazze. Lì il delirio: panico paura ansia e sofferenza hanno caratterizzato quei 5 anni, con goffi tentativi di parlarne con mia madre ma senza successo. La paura di tornare a provare quel groppo nello stomaco è pian piano diventata panico esistenziale. Fin da piccola ho sviluppato una serie di tic nervosi che si sono più o meno accentuati e ne ho progressivamente preso consapevolezza. Seguono storie con ragazzi sbagliati, stalker ed emotivamenye instabili. Mentre io chiedevo certezza si avvcina il giorno della festa dei miei 18 anni, emozionata come non mai, guardando una mia cara amica la stessa sensazione di anni prima. Panico festa rovinata e l inizio di una depressione durata 6 mesi, durante i quali mi sono aggrappata ad un ragazzo, lo stesso con cui sto da 7 anni al quale ho finalmente parlato a cuore aperto della mia situazione. Mi sentivo in colpa xke mentre lui mi amava io odiavo me stessa. Remo è a sua volta una persona con un infanzia dolorosa che si apre a me e nel quale vedo la soluzione ai miei problemi perché sentivo che entrambi soffrivamo. Con lui decido di scoprire il lato sessuale della relazione e trovo una grande complicità a livello fisico un trasporto meraviglioso. Lui dice che qualora dovessi essere anche bisessuale la cosa non lo destabilizzerebbe, il problema è che io razionalmente dico si anchio, ma nei fatti continuo ad avere paura di innamorarmi o di nutrire qualcosa di sbagliato per delle donne. Amiche colleghe ecc.. Ho il terrore di rincontrare queste persone per paura di sentirmi bello stesso modo.Inoltre desidero più di ogni altra cosa una famiglia e dei figli e da studi universitari compiuti mi sono riconosciuta come personale egodistonica che vive un conflitto. Credo di aver bisogno di qualcuno che possa aiutarmi a gestire la mia emotività e a fare chiarezza una volta per tutte. Vorrei davvero essere normale e felice. Vorrei sapere di non essere sola. Soffro tantissimo per una cosa per la quale non ho colpa e sulla quale non ho potere. Come fare? grazie