Buongiorno,
mi chiamo Daniel e ho 23 anni. Cercherò di esprimere il mio problema, perché di problema si tratta, con molta chiarezza.
Sono un ragazzo che quando ama lo fa con tutto se stesso. Mi attacco molto alla persona fino a provare la sensazione di non poterne fare a meno. Sono molto geloso e questa peculiarità mi ha sempre fatto stare male e ho sempre lesionato il rapporto con la mia partner. Ogni qualvolta termino la relazione, impiego sempre troppo tempo prima di perdonare, dimenticare e andare avanti. Trovo che i tempi delle fasi siano veramente lunghi. Il problema maggiore è appunto che non riesco a staccarmi dalla persona, anche non vedendola e sentendola più. Mi manca tantissimo e solo il pensiero che lei abbia un' altra persona affianco mi manda in bestia. Ora la risposta la conosco già: se vuoi bene ad una persona la lasci andare e vuoi che sia felice, ma il problema è che io sto male e voglio dimenticarla, voglio smettere di sentirmi così. Spero che sappiate darmi non solo parole di conforto ma anche qualche consiglio utile e soprattutto pratico per essere meno possessivo verso questa persona.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
4 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Daniel,
temo che quando termini una relazione, il più delle volte sei tu ad essere stato lasciato e non viceversa.
Dico questo perchè ammetti di essere molto possessivo e geloso e ciò alla lunga indebolisce e compromette la relazione benchè non si metta in discussione il tuo attaccamento e la tua dedizione.
Allora il problema non è tanto lasciar andare la persona amata ma piuttosto riuscire a coltivare e mantenere stabile la relazione con essa.
Anche la fatica ad elaborare la perdita e la eccessiva lunghezza del "lutto" sono direttamente proporzionali alla possessività e alla gelosia precedente.
Il consiglio utile, caro Daniel, è fare una esperienza di psicoterapia che migliorando la tua autostima ti faccia vedere la relazione d'amore come un completamento e non una necessità vitale del tuo Io cioè della tua identità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo,psicologo clinico,psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Daniele,
concordo con lei che ciò che descrive costituisce un problema poiché le relazioni vissute in maniera così assolutistica e chiusa raramente resistono, soprattutto se il partner ha una visione diversa della relazione di coppia.
Una relazione che funziona deve trovare un equilibrio tra l’essere in due e gli spazi personali inviolabili.
La ricerca della garanzia di essere amati uccide l’amore. Per altro nessuna garanzia potrà mai rassicurarci, così come esercitare un continuo controllo sul partner non ci mette la riparo dalla gelosia.
Tanto più si è insicuri tanto più ci si “aggrappa” e si fa fatica a lasciare.
Anche se il partner ci asseconda nessuna rassicurazione è comunque sufficiente, se invece si allontana, poiché questo tipo di relazioni logorano inevitabilmente il rapporto, la reazione è di legarsi ancora di più e di cercare disperatamente di riavvicinare il partner a sé, con un viraggio verso emozioni negative di rabbia e risentimento man mano che i tentativi falliscono.
In questo scenario l’altro non esiste in quanto persona in sé ma solo in quanto deputata a soddisfare il nostro bisogno di sicurezza.
Questo non è amore.
Questo lei lo sa e chiede dei consigli, solo che i consigli agiscono sul piano cognitivo del sapere e non è quello il suo problema.
Il fatto che lei sappia infatti coinvolge solo la sfera razionale mentre il suo bisogno non è razionale bensì emozionale. Per questo i consigli hanno scarsa presa. Forse potrà esserle utile comprendere i suoi meccanismi di funzionamento solo che la parte emozionale non vuole sentire ragioni.
Per cercare di cambiare le cose è necessario poter sperimentare emozioni diverse, al riparo dalla paura di essere abbandonati, e che possano costituire delle esperienze emozionali riparative.
Questo è improbabile che accada fortuitamente nella vita sia perché spesso scegliamo partner che disconfermeranno il nostro bisogno sia perché mettiamo in campo atteggiamenti che porteranno alla ripetizione di un triste copione che ci farà dire che avevamo ragione a non fidarci.
Credo che intraprendere una psicoterapia, che rappresenti un luogo protetto dove poter esplorare i propri vissuti, sia indispensabile per poter curare le ferite e consentirle di iniziare a cercare nuclei di sicurezza all’interno di sé.
Buona giornata
2 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Quindi Caro Daniel
ti sei lasciato con questa ragazza e adesso non riesci a dimenticarla, giusto?
Perché non è che sei stato proprio chiarissimo èh...comunque abbiamo capito che sei un raggazzo che ama profondamente (e questa è una bella cosa) e che non riesci a gestire le emozioni negative che causa il tuo forte attaccamento; una di queste è la gelosia.
Credo tu abbia voluto dire che la gelosia ha portato (magari insieme ad altre cose) alla rottura della relazione.
Ti posso dire che la gelosia è una cosa che occorre imparare a gestire più che a non provarla.
Ci sono modalità in questo senso, però non si possono spiegare qui.
Quanto alla perdita di una persona ci sono dei tempi, come tu hai visto, che servono ad elaborare la perdita.
E' giusto che tu voglia voltare pagina se la relazione è davvero finita. E' naturale che tu voglia tornare a stare bene.
Però fai anche pace con te stesso e accettati come sei, pur volendoti migliorare.
Il fatto di essere capace di sentimenti profondi significa avere potenzialità di maggior felicità, però chi sa vivere profondamente la gioia e la felicità, sa anche vivere e soffrire più a fondo per il dolore della perdita e di ciò che non va.
Io non penso che la tua "posizione interiore" sia di insicurezza, ma che si tratti di sensibilità.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
1 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Daniel,
occorrerebbe sapere qualcosa di più sulla tua ultima storia e sulle precedenti per poterti dare dei consigli fondati. Lo psicologo infatti deve poter valutare quanto il rapporto interrotto era profondo e se l'interruzione del rapporto stesso è avvenuta correttamente, in modo da poter lasciare liberi i partner di iniziare nuove storie sentimentali.
Per chiarirti meglio i concetti ti consiglio di leggere un articolo sulle storie sentimentali che puoi trovare sul mio sito professionale.
Anche una consulenza telefonica è sufficiente per capire meglio la tua situazione.
cordiali saluti