Essere insoddisfatti, tendenza a reprimere

Gentile Moma,
sembra che gli eventi di vita che ha dovuto sperimentare ed ha coraggiosamente affrontato abbiano prodotto in lei un contrasto tra momenti in cui prevale l'orgoglio e la voglia di riscatto e momenti di sconforto e pessimismo.
A questo punto le consiglio di chiedere un supporto psicologico per neutralizzare i suoi punti di fragilità e prendersi in tal modo meglio cura di sè per rafforzare in maniera stabile la sua personalità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buongiorno,
il suo racconto narra di tantissime esperienze che nel corso della vita l' hanno fatta star male. Si ha la sensazione di vedere una persona che stia avendo un crollo. Dice di non poter più continuare così e di non farcela a faticare così tanto per potersi tirare su. È molto probabile che sia arrivato il momento per lei di iniziare un percorso di psicoterapia al fine di poter elaborare tutta questa sofferenza. Nel caso, restiamo disponibili ad accogliere la sua domanda di aiuto, riceviamo anche on line.
Cordiali saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott. ssa Simeoli

Gentile Moma, viste le varie problematiche che ha raccontato, le consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico per conoscersi maggiormente in profondità e risolvere eventuali problematiche ancora in sospeso. Le difficoltà che ha vissuto durante la sua infanzia possono averla ferita in un qualche modo. I rapporti con gli altri e le dinamiche lavorative vanno forse meglio approfondite, per capire come sia possibile affrontarle in un modo più proficuo e positivo. Mi sembra una persona intelligente e riflessiva, per cui è importante mettere a frutto questa capacità attraverso un percorso di crescita che la aiuti a realizzarsi nel suo meglio.
Auguri per la sua crecsita.
Dott.ssa Elena Agio

Cara Moma,

grazie per il coraggio dimostrato nel portare la sua dolorosa storia familiare, non è affatto scontato.
La invito però a riconoscere come risorsa il suo essersi aperta nell'aver cominciato a schiudere parti della narrazione dei suoi vissuti. Alla luce della sofferenza e degli episodi riportati, sarebbe molto importante approfondire le sue relazioni significative nei vari contesti di appartenenza in cui è inserita all'interno di un percorso psicoterapeutico.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Cara Moma, grazie per esserti confidata con noi.
A volte le nostre esperienze di vita ci costringono a costruire una corazza, un'armatura che ci difenda dal male del mondo e che ci protegga ancor prima di un attacco. Questa armatura, sebbene da un lato ci faccia sentire al sicuro, dall'altro è un grandissimo peso che sentiamo di dover indossare ogni giorno, che ci costringe a mantenere una posizione molto scomoda, ma grazie alla quale riusciamo a farci strada nel mondo e proseguire nel nostro percorso di vita.
Passiamo così tanto tempo a costruirla, rifinirla, testarla, così tante energie, che ci scordiamo di ciò che abbiamo dentro e ce ne allontaniamo sempre di più. Nel frattempo continuiamo a ricevere attacchi, e ci diciamo di doverla perfezionare ancora, e ancora, e ancora. Chiediamo sempre più a noi stessi: di essere infallibili, forti e di tenere botta a tutti i colpi che riceviamo. Il fatto è che, purtroppo, quell'armatura presenta inevitabilmente dei punti di debolezza e, nel momento in cui qualcosa riesce a penetrare, ci sentiamo invasi, scoperti, vulnerabili. Non possiamo permettere di far entrare nulla, perchè il nostro mondo interno non è pronto, non lo abbiamo curato abbastanza, non può accogliere nè qualcosa di bello - perchè non sappiamo come si fa, a stare bene - nè qualcosa di brutto - perchè sentiamo che potrebbe distruggerci.
Ti invito a cercare una persona, un luogo, un tempo in cui provare ad abbassare queste difese e a entrare davvero in quella armatura, per poter osservare tutto ciò che, negli anni, hai messo da parte, e che oggi invece ha voglia di uscir fuori.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Buongiorno Moma,

dalle sue parole si evince un grande stanchezza, che è comprensibile dopo tutte le peripezie accadute nella sua vita. Lei definisce la sua vita come tante altre, ma in realtà per niente facile e questo comporta in parte la chiusura di cui parla. Evidentemente lo schema che ha appreso in famiglia, sta in qualche modo venendo a galla, soverchiandola. L'insoddisfazione che prova è comprensibile viste le continue difficoltà lavorative e familiari. La cosa che riscontro in particolare sono delle grandi risorse che però applica in maniera estenuante, e con ciò per tenere insieme tutto, ha difficoltà a trovare soddisfazione in ciò che fa. Quello che le consiglio di fare è un percorso terapeutico che possa canalizzare queste risorse in strategie migliori per lei, che le costino meno fatica.
Abbia fiducia in se stessa, sono sicura che può fare molte cose e riuscire. Si guardi indietro, anche se con molta fatica ha già raggiunto degli obiettivi non indifferenti, il che indica che può farcela.

Le auguro il meglio,
Dott.ssa Francesca Viani

Cara,
Innanzitutto grazie per la sua condivisione. Il suo stato di malessere è comprensibile, perché la vita sembra l'abbia messa a dura prova. Ma immagino e spero che lei abbia consapevolezza - o quanto meno la acquisirà - delle sue qualità che le hanno permesso di costruirsi professionalmente e come persona nonostante non abbia avuto un contesto così supportivo. La invito a soffermarsi, quindi, sulle sue capacità di resilienza e apprezzarle. Tuttavia, vivere le emozioni è di vitale importanza ed imporsi di "non farsi condizionare" - come lei riporta, sarebbe irrealistico. Nessuno di noi è onnipotente. La fragilità è umana e va accolta, affrontata ed accettata. La sua insoddisfazione per se stessa potrebbe essere la ricerca di quell'apprezzamento che non ha ricevuto quando lo sentiva necessario da parte delle figure per lei importanti. Non entrerei nel merito dei conflitti che coinvolgono lei e la famiglia del suo fidanzato perché non sono presenti elementi esaustivi per farlo.

Buongiorno Moma,

leggendo le sue parole, mi sembra di capire che alla base delle sue problematiche ci sia una scarsa stima e amore per se stessa. L'impressione è che sia convinta di non riuscire a fare mai abbastanza, per cui si pone continuamente nuovi obiettivi, nuove sfide, senza riuscire a godersi i successi che ottiene. Finché non si sentirà nel profondo una persona di valore e degna di essere amata e rispettata, si lascerà influenzare dai giudizi e dai comportamenti di prevaricazione degli altri.

A mio parere ha bisogno di fare un percorso psicologico che la aiuti a vedere e a rendersi conto delle risorse e qualità che possiede e che sono quelle che le hanno permesso, nonostante le difficoltà e le situazioni difficili che si è trovata ad affrontare, di andare avanti, di laurearsi e di diventare una professionista.

Si percepisce tanta sofferenza dietro alle sue parole, ma anche tanta determinazione e voglia di farcela e di "venire fuori" per la bella persona che è.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Ciao, sembra che tu abbia attraversato molte difficoltà nella tua vita, sia a livello familiare che lavorativo. È comprensibile che tu ti senta insoddisfatta e che abbia difficoltà a manifestare le tue emozioni, considerando il contesto in cui sei cresciuta e le esperienze lavorative che hai avuto. Tuttavia, è importante che tu sappia che questi problemi possono essere affrontati e risolti attraverso la terapia individuale. La terapia può aiutarti a esplorare le tue esperienze passate e presenti, a comprendere meglio i tuoi modelli di pensiero e di comportamento, e a sviluppare strategie per affrontare i tuoi problemi. Potrebbe anche aiutarti a gestire i tuoi sentimenti di competizione con te stessa e la tua paura di lasciarti andare nelle relazioni. È comprensibile che tu ti sia impostata di essere forte, ma è importante anche imparare ad accettare le tue emozioni e a permetterti di esprimerle. La terapia può aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e a trovare modi sani per gestire lo stress e la pressione. Ricorda che non sei sola e che ci sono professionisti che possono aiutarti a trovare una soluzione ai tuoi problemi.

Cara, grazie per la sua condivisione. Questo breve racconto fa emergere tutto il suo dolore e lo comprendo. Dal suo racconto mi sembra di capire che lei sia una persona combattiva, che non si arrende alle prime difficoltà e che cerca di farla contando per lo più solo su sè stessa. Essere sempre forti, però, non è facile. Ci sono tante cose che richiedono pazienza e tempo per essere elaborate e superate. Un consulto psicologico potrebbe essere un suo alleato per ritrovare la serenità.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.