Essere amante di un narcisista
Gentili Dottori, sono qui a raccontare la mia storia per cercare aiuto perché mi trovo in una situazione davvero pesante per il mio benessere psicologico. Ho 34 anni, sono sposata ed ho un figlio di 4 anni. Alcuni mesi fa conosco un uomo di 45 anni. Per motivi di lavoro lo vedo sistematicamente, circa una volta al mese. All'inizio non mi piace prorio, nè fisicamente nè come persona: molto pieno di sè sbandiera in continuazione la sua vita perfetta, il suo denaro, la sua famiglia perfetta, le sue proprietà e la sua realizzazione professionale (ha avuto una carriera brillante). Io invece sono una persona abbastanza timida, ansiosa, molto emotiva e con una personalità dipendente. Solo dopo aver capito di essere stata vittima di un narcisista patologico ho capito di rappresentare per lui una preda perfetta. Non appena inizia a conoscermi meglio infatti inizia ad apparirmi piacente, premuroso, attento e comincio ad essere attratta da lui. Dopo 6 mesi ci sveliamo l'attrazione l'una per l'altro a vicenda. Io gli dico che non ho mai tradito, lui mi dice solo una volta nella sua vita ma mai come è successo con me. Da una parte mi fa sentire "speciale", dall'altra chiarisce da subito che non vuole nè affetto nè attacamento, perché non vuole in nessun modo intaccare la sua vita perfetta. Non so proprio come ho fatto (lo paragonerei ad una droga) ma ho accettato la sua proposta di relazione puramente fisica. All'inizio mi scriveva tutti i giorni, ci vedevamo spesso ed era carino con me, mi parlava della sua vita e mi diceva che con me si apriva fin troppo, che con me parlava bene e che questo lo destabilizzava. Ma questo è durato poche settimane, poi ha iniziato a contattarmi sempre meno, ad essere più freddo, a continuare a vedermi per fare sesso ma cercando di evitare il più possibile l'intimità emotiva, ed ogni mio tentativo di avvicinamento emotivo portava lui ad un allontanamento e mi feriva con i suoi silenzi ed il suo ignorarmi sempre più. Fino a che mi ga detto che non poteva darmi ciò che volevo, non poteva e non voleva darmi affetto ed io ho provato a chiudere. Tuttavia poi sono tornata (di nuovo quella sensazione di crisi d'astinenza da lui). Poi ho scoperto che mi aveva mentito, che aveva avuto un sacco di amanti e forse ancora ne ha. Ho pianto, gli ho urlato insulti. Lui ha negato il più possibile ma poi ha confessato, ma senza alcun senso di colpa. Ho di nuovo chiuso. Non so perché ma alla fine mi sono umiliata al punto di dirgli che avrei accettato la sua proposta del sesso senza affetto pur di non rinunciare a lui ma lui mi ha chiesto di stare distanti per un po'....in pratica nonostante tutto mi ha rifiutata. Tra l'altro sospetto che ora abbia una nuova preda. Ora io sono a pezzi, ma non sentendolo da un po' mi accorgo che ogni giorno in più senza di lui sto un pochino meglio. È come se mi stessi disintossicando. Allora quello che vi chiedo sono dei consigli su come comportarmi. Ovviamente io ho cancellato il suo numero. Ma ci sono possibilità che tornerà lui da me? Questo genere di persone tornano e cercano di irretirti di nuovo anche se ti hanno scaricata loro? Io non voglio più umiliarmi più così nella vita, quindi in caso vorrei sapere cosa mi devo aspettare da questo tipo di persona e come mi posso proteggere.
Vi ringrazio di cuore.
Francesca