Esiste davvero una terapia che possa far alzare l'umore?
Buon pomeriggio Dottore,
mi chiamo Angelica, ho 28 anni e scrivo per poterVi chiedere alcuni consigli, se è possibile, riguardo alla particolare situazione che da circa due anni ha colpito la nostra famiglia. Mi riferisco al profondo stato depressivo che da tempo ha colpito il fratello di mio marito. Un ragazzo di 30 anni che è sempre stato molto preciso, deciso e pronto a fare qualsiasi cosa per poter raggiungere i suoi obiettivi. Il gemello di mio marito che, diversamente da lui, ha sempre cercato nella vita amori ed amicizie molto prestigiosi. La ricerca della ricchezza e del benessere, a tutti i costi, purtroppo, l'hanno portato a diventare quello che attualmente non avrebbe mai voluto. Dopo essersi fidanzato, dieci anni fa, con quella che oggi è sua moglie, il quale ebbe subito chiarito che per essere alla sua altezza e a quella della sua famiglia, egli avrebbe dovuto LAUREARSI. Mio cognato ha sempre fatto tutto quello che lei raccomandava, pur di poter raggiungere la sua meta, la ricchezza che, secondo lui, proveniva da questa famiglia. La sua fidanzata gli ha sempre dato cattivi consigli facendogli sprecare tutti i suoi risparmi in viaggi inutili e gioielli. Deluso dall'Università, in quanto non riuscì poi a laurearsi, cominciò ad avvertire i primi sintomi di depressione che grazie ad un bravo psichiatra dell' A.S.L. BA/3 ed attraverso una buona cura di antidepressivi, riuscì a venirne fuori e a rimettersi a lavorare come pittore. Ha cercato diverse volte di troncare il rapporto con la sua fidanzata ma lei, con la sua morbosità e la sua insistenza, gli promise che se avesse lasciato il mestiere di operaio, suo padre lo avrebbe fatto entrare a lavorare in Banca, data la sua nomina di Finanziere. Dopo l'ennesima delusione, dovuta al fatto che non è mai entrato in Banca, e la consultazione di svariati psicologi e psichiatri con il continuo cambio delle terapie assegnate, circa due anni fa egli cerco' di chiudere, anche sotto il loro consiglio, definitivamente il rapporto con lei, ma fu impedito dato l'arrivo di due splendide bambine e, nonostante lui fosse sotto antidepressivi, incapace d'intendere e volere al 100%, un mese prima del matrimonio, la sua psichiatra consiglò di far nascere prima le gemelline e poi di sposarsi, in quanto lui non era nelle condizioni di poter affrontare due emozioni così forti. Lei, contro il volere della dottoressa, volle comunque sposarlo e, dopo neanche un anno di matrimonio, vissuto a casa dei genitori di lei che pur avendolo aiutato nel dargli vitto e alloggio, gli hanno fatto capire sin dall'inizio che non accettavano la sua malattia, lo ha rimandato ( come un pacco postale, mi perdoni ) a casa dei miei suoceri e sono quattro mesi che lui non vede tutti i gg. le bambine, mentre ai miei suoceri viene proprio impedito, e che trascorre le sue giornate a dormire nella sua stanza. Si alza solo per pranzare e cenare. Lei non collabora. L'unica cosa che fa è mandargli dei soldi perchè crede che nella vita l'aiuto viene solo da quelli. Io e mio marito abitiamo insieme ai miei suoceri e non sappiamo più cosa fare. Li vediamo ogni giorno stare sempre più male in quanto non hanno nemmeno sufficienti disponibilità economiche per poterlo aiutare. Abbiamo provato a coinvolgerlo in diverse attività, dalla palestra a correre, lo ascoltiamo ogni sera, quando mio marito torna da lavorare e spesso vediamo dei film comici insieme... ma lui non reagisce!!
Chiedo scusa se mi sono dilungata molto nel raccontare ma, sinceramente, noi pensiamo che lui abbia bisogno maggiormente della collaborazione di sua moglie, ma lei rifiuta la nostra famiglia e si nasconde dietro lo stress che ha nel crescere le due bambine che vengono accudite quasi del tutto dai suoi genitori. Non sappiamo più che fare! Da qualche giorno lui ha espresso il desiderio di voler cambiare ancora una volta psichiatra, visto che quest'ultima gli ha consigliato la separazione da sua moglie e lo ha rimproverato perchè non reagisce e non fa niente di suo per aiutarsi. La prego, mi consigli, dobbiamo ancora stargli vicino ed assecondarlo in questa scelta? Deve cambiare davvero, nuovamente, dottore e probabilmente anche la terapia? Io e mio marito forse sbagliamo a stargli vicino, vorremmo sapere se così facendo apportiamo altri problemi tra lui e sua moglie. Esiste davvero una terapia che gli possa, come lui crede, far alzare l'umore? La prego, mi aiuti. Eventualmente la contatteremo telefonicamente per una visita privata. Nel ringraziarLa in aticipo per la Vs. accurata attenzione ed in attesa di un Vs. spero riscontro, colgo l'occasione per salutarVi distintamente.
Angelica