Salve, vorrei sapere se questo medicinale sia adatto per risolvere un grave stato da attacchi di panico con agorafobia ormai cronicizzato (oltre ovviamente ad una buona psicoterapia..cognitivo comportamentale e/o dinamico breve) e se possibile assumerlo con prolasso e soffio al cuore visto che come effetti collaterali molti comunicano tachicardie e problemi a livello cardiovascolare.
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1 NOV 2017
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Salve, da quello che dice il disturbo è piuttosto serio e coinvolge diversi aspetti della sua quotidianità. Pertanto, non escluderei tout court il trattamento farmacologico. Tuttavia non ho chiaro chi sia il medico che le ha prescritto il farmaco, poiché lei ha dei dubbi sulle controindicazioni rispetto ad una situazione pregressa. Gli psicofarmaci dovrebbero essere sempre prescritti da uno specialista, in primis lo psichiatra, magari di concerto con altre figure qualora siano presenti delle condizioni fisiche particolari e delle patologie. La terapia farmacologica deve essere più leggera e più breve possibile, di modo che il medicinale sia solo una "stampella" temporanea che deve lasciare posto ad una completa autonomia della persona. Pertanto le consiglio di abbinare una psicoterapia, oppure un percorso di ipnosi, che nella mia pratica professionale ho sempre trovato molto utile ed efficace nei casi di dap.
Saluti!
27 OTT 2021
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Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi..
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
2 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera,
Di solito lo specialista, in genere lo psichiatra o il neurologo che prescrive il farmaco raccoglie l'anamnesi, cioè le richiede di conseguenza alcune informazioni inerenti la propria storia clinica.
Quando vi sono controindicazioni all'utilizzo di uno specifico farmaco è possibile accedere ad altri tipi di medicinali.
L'intervento farmacologico è sempre soggetto a controllo medico ed è funzionale al miglioramento della storia clinica.
Per il D.a.p è sempre consigliabile associare un percorso terapeutico al fine di incidere efficacemente sulla difficoltà.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa
2 NOV 2017
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Buongiorno,
la farmacoterapia può essere un buon supporto, soprattutto nella fase iniziale, in quanto permette di stabilizzare l'umore e poter stabilire una buona alleanza terapeutica.
Immagino che abbia segnalato i suoi disturbi cardiaci allo psichiatra che le prescritto il farmaco, In caso contrario è opportuno che lo faccia, affinché possa valutare l'effettiva entità degli effetti collaterali inerenti al suo caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Vanda Braga
1 NOV 2017
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Carissima, le consiglio prima un'a visita medica accurata se vi sono problemi cardiocircolatori. Col cuore non si scherza, bisogna anche guardare le interazioni con gli altri farmaci. Per quanto riguarda gli attacvhi di panico con agorafobia, basta una buona tetapia cognitivo-comportamentale seguita bene. Al massimo potrebbe farsi prescrivere dal medico, un blando calmante, magari un rimedio omeopatico, naturale, che l'aiuta e non le crea effetti collaterali, ma io non le consiglierei nulla più di questo. Gli attacchi di panico sono dovuti ai nostri pensieri disfunzionali ed è su quelli che deve lavorare. Il fattore fisico non centra, se non affronta il problema mentale i farmaci diverranno solo delle droghe.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
1 NOV 2017
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Buongiorno, rispetto alla terapia farmacologica potrebbe essere utile prendere in considerazione il parere di un medico specialista in cardiologia di modo da poterle dare un feedback rispetto alla sua situazione. Per quanto concerne la psicoterapia, ad oggi, la terapia cognitivo comportamentale spesso da buoni risultati.