E se non ce la facessi?

Inviata da a b · 4 gen 2019 Orientamento scolastico

Salve ho 20 anni e sono al primo anno di università. Devo affrontare i primi appelli, e ho paura di aver preso sottogamba l’università. Ho scelto una facoltà di ambito scientifico, materie in cui non ho mai eccelso e alle superiori ho affrontato in modo abbastanza frivolo. Avendo fatto un tecnico è la prima volta che affronto queste materie in modo così approfondito, e questa Laurea porterebbe portarmi a lavorare con la natura e gli animali,una cosa che ho sempre amato. Il problema è che mi ritrovo il mese prima degli esami a studiare tutto quanto dato che non l’ho fatto durante il periodo delle lezioni, e capisco di non arrivarci come ci arrivano gli altri miei compagni di corso. Mi sento stupida e ho paura di non farcela. Inoltre mi sembra di non metterci abbastanza impegno, ne prima ne ora durante le vacanze. Credo di continuare a procrastinare lo studio, per pigrizia e paura, gli esami si fanno sempre più vicini mi fanno paura e vorrei non andarci per niente piuttosto che fallire.Ma non posso perde un altro anno, l’anno scorso infatti avevo già scelto di fare un corso professionalizzante ma quando si è trattatato di dover fare un esame di metà anno ho sentito la pressione, e mi sono tirata indietro, si trattava di una cosa completamente diversa dal mio corso di studi attuali. Ho voluto cercare un’altra strada anche contro il parere dei miei genitori e di mia sorella, e cambiare città dato sentivo di dover cambiare aria e alla fine ho scelto di traferirmi. La scelta è stata difficile e forse anche impulsiva, come se avessi dovuto scegliere per forza una strada alternativa, pormi degli obbiettivi, sentivo la mia vita vuota. Ma adesso mi sento sempre troppo sulle spalle dei miei che devono mantenermi, ora sopratutto che vorrei solamente tornare indietro, rimanere a casa a non fare niente, ma se smetto con l’universita e lascio tutto, cosa finirei a fare? Forse cose che non mi piacciono però non mi causerebbero questa continua ansia. In più in questo periodo piango spesso, sono sempre triste, mi porto il peso di non riuscire a superare questi esami e mi sento sempre più stupida, abitare da sola sta diventando sempre più difficile e mi mancano i miei familiari. Ho tanta paura del futuro edi fallire, per me e per loro che mi mantengono, di aver sbagliato corso di aver sbagliato scelte, tutto.

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Miglior risposta 4 GEN 2019

Carissima Alessandra,
lei mi appare come una persona molto confusa. Prima ha tentato un corso e quando è stato da sostenere un esame si è spaventata e bloccata e ha lasciato. Così ha iniziato una strada tutta diversa e il problema degli esami si ripresenta. Ha nel frattempo cambiato residenza, ma, come dice lei, è stato il frutto di una impulsività infatti ora ha nostalgia di casa.
C'è in lei una paura di crescere con tutto quello che, a livello inconscio, rappresenta.
Le consiglio di fare chiarezza dentro di lei, di conoscersi meglio in modo da sapere cosa vuole veramente dalla vita e contemporaneamente aumentare l'autostima in modo da superare questo momento di tristezza che sta vivendo.
Può perseguire tutto questo tramite l'aiuto di un bravo psicologo della sua zona o presente sul sito ma che usi Skype.
MI faccia pure della domande se ne ha bisogno!

Dott. Angelo Feggi - Psicoanalista Genova

Dott. Angelo Feggi Psicologo a Genova

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6 GEN 2019

Gentile Alessandra,
non necessariamente l'ansia è qualcosa di nocivo e negativo da cui fuggire a tutti i costi.
Infatti può rappresentare uno stimolo per la crescita a condizione di accettarla senza però farsi bloccare da essa nelle cose da fare, sia che si tratti di esami da sostenere sia che si tratti di altre difficoltà da affrontare.
Ora per te è fondamentale chiedere un sostegno psicologico che ti aiuti ad incrementare l'autostima e ridurre il senso di smarrimento e di isolamento migliorando anche le competenze socio-relazionali per poter fare nuove amicizie.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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5 GEN 2019

Gentile Alessandra, mi sembra evidente che, a parte la sfera universitaria, il suo racconto ha evidenziato una certa fragilità di base nella sua struttura di personalità, forse anche la presenza di elementi francamente depressivi. Mi sembra veramente eccessivo che pianga per questi motivi! Pertanto i consigli di buon senso (organizzare meglio la sua vita ed i suoi doveri di studio) lasciano il tempo che trovano. E' necessario che si faccia aiutare da un/una valente psicoterapeuta, ha proprio bisogno di un sostegno! E' fondamentale che aumenti la sua autostima, ma anche che coltivi la sua rete sociale. Partecipi, se non lo fa, a più iniziative nella sua vita universitaria, magari seguendo un gruppo di auto-aiuto, ma ricerchi anche un aiuto professionale. Un cordiale saluto.
dr. Leopoldo Tacchini

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Figline Valdarno

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