E se fosse un problema mentale

Inviata da Debora piuselli · 17 nov 2016 Disturbi Alimentari

Sono una mamma.ho 35 anni...ho un marito fantastico,2 bambine sane,una bella casa.una posizione che mi consente di non dover lavorare e quindi poter crescere le mie figlie in tranquillità......eppure sto male dentro...la mia ossessione per il cibo mi sta letteralmente distruggendo...ingrasso e dimagrisco di anche di 10 kg in un mese..adesso è il periodo obeso. Mangio in continuazione.sto male e più sto male più mangio...mi vergogno,non ho voglia di uscire e il mio umore anche verso i miei cari sta facendo soffrire tutti...non so cosa fare. Ho bisogno di aiuto. La situazione sta peggiorando drasticamente

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Miglior risposta 17 NOV 2016

Cara Debora,
la sua sofferenza è palpabile, ma non si spaventi di fronte al termine "problema mentale". Il malessere, in tutte le sue forme sintomatologiche non dipende dalla qualità di vita che conduciamo o dalla serenità che ci circonda. Lo affronti serenamente. Le condotte alimentari e gli stati d'animo che li accompagnano meritano di non essere ignorate. Può farlo rivolgendosi ad un privato oppure chiedendo appuntamento al Centro di Salute Mentale della sua zona (che in base al territorio può avere denominazioni diverse), dove troverà dei professionisti che sapranno darle delle risposte e seguirla in un percorso individuale o inviarla a un servizio più adatto, eventualmente alle sue esigenze.
Non aspetti che la situazione peggiori drasticamente, come dice, il suo benessere è prioritario. Inoltre perseguire il nostro bene significa perseguire il bene di chi ci circonda, nel suo caso la sua famiglia.
Ci faccia sapere come va!
Cari saluti,
dr.ssa Courrier

Anonimo-154222 Psicologo a Padova

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23 NOV 2016

Cara Debora, dal suo scritto trapela chiaramente lo stato di confusione ed agitazione che la assale in questo momento...io credo che potrebbe esserle utile vedere uno psicoterapeuta e iniziare un percorso...il suo mondo interiore le sta parlando e chiedendo ascolto...Credo sia importante che si renda conto del passo importante che ha fatto chiedendo aiuto, adesso però non si fermi e vada fino in fondo al problema...a risentirci
Dott.ssa Irene Tuzza

Dott.ssa Irene Tuzza Psicologo a Sambruson

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23 NOV 2016

Buonasera signora,

per sondare bene la sua situazione è bene ed utile che lei si faccia alcune domande come
queste:
nel momento preciso in cui lei diventa vorace, cioè quando ha tanta voglia di mangiare,
si chieda cosa sta pensando, che immagini le vengono in mente
e quale è il suo dialogo interno, cioè cosa si dice e cosa si
ripete dentro di sé.
In quel momento quale è il significato di quello che sta facendo, cioè cosa rappresenta per lei il fatto di ingrassare, cosa vuol dire a livello metaforico
poi disegni una metafora in cui viene presentata la difficoltà che sta vivendo
disegni dopo una metafora della soluzione della difficoltà
poi scriva come può attivarsi per mettere in pratica la metafora della soluzione da lei disegnata
può fare la stessa cosa nel caso del dimagrimento
- scriva anche se vi sono dei vantaggi secondari al fatto di ingrassare o di dimagrire, quali sono
i vantaggi secondari dai quali può ricevere qualcosa che le fa piacere o soddisfare qualche bisogno psicologico, le scriva, dopo ci scriva di nuovo per informarci su come è andata, faccia passare almeno un mesetto ok.
Cordiali saluti
dott. R. Tavolieri

Dott. Tavolieri Rolando Psicologo a Roma

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19 NOV 2016

Gentile Debora,
apparentemente nella sua vita è tutto perfetto e non vi è nulla che vada male.
Eppure l'ossessione per il cibo, sia in senso anoressico che bulimico, dice che non è così!
Quindi ci devono essere delle cause inconsce, di cui lei stessa non ha consapevolezza, a provocarle questo malessere.
Per tale motivo le consiglio vivamente di farsi aiutare in psicoterapia per poter slatentizzare queste cause, lavorare su di esse e curare il suo disturbo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 NOV 2016

Buon pomeriggio Debora,
il suo disagio per la problematica che vive traspare chiaramente dalle sue parole.. quello che sembra un po' meno chiaro (ma forse è appunto meno chiaro anche a lei stessa) è cosa la porti ad iniziare il circolo vizioso alla ricerca di cibo. La nostra vita non è fatta soltanto di traguardi, e ottenere una certa stabilità affettiva e pratica (casa, famiglia, figli, indipendenza economica) non è sufficiente a garantirci il benessere interiore. Gli esseri umani sono fatti di tanti altri aspetti e bisogni, spesso emotivi. Mi chiedo allora se questo mangiare non sia un modo per compensare o mettere a tacere altre emozioni e pensieri che non riescono a trovare sfogo o a cui non vede soluzione. Sarebbe importante aumentare l’autocoscienza e consapevolezza del proprio corpo: apprendere l’ascolto delle proprie sensazioni fisiologiche ci consente di distinguere la fame dal desiderio di cibo, in questo modo si può riuscire a comprendere meglio cosa muove al desiderio di mangiare, cioè cosa in quel momento ci ha innervosito, annoiato, rattristato.. e quindi agire in altro modo, attraverso strategie di problem solving e gestione delle emozioni, sulla risoluzione di quel determinato “problema”. Le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia per riuscire a ritrovare benessere ed equilibrio interiore. Attualmente la terapia cognitiva offre dei validi strumenti e strategie per la gestione dell'emotività, il controllo degli impulsi e la risoluzione degli squilibri alimentari.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

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18 NOV 2016

Gentile Debora, certo che è un problema "mentale", meglio dire psichico. Queste compulsioni alimentari sono sintomi di problemi, di sofferenze, di nodi non sciolti, inconsci.
Occorre con una serie di colloqui con un bravo terapeuta per valutare la natura e serietà di queste cause profonde, inconsce, che si esprimono con i disturbi alimentari. E quindi intrapprendere un percorso terapeutico che li risolva.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Dr. Marco Tartari, Asti

Dott. Marco Tartari Psicologo a Roatto

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18 NOV 2016

Cara Debora, il problema con il cibo nasconde sicuramente altro. Ti consiglio di andare subito al consultorio più vicino e chiedere aiuto. Non perdere tempo, fallo oltre che per te anche per le tue figlie e per tuo marito. La mancanza di serenità e equilibrio, se non ora, sicuramente si potrebbero riverberare in futuro sui tuoi cari. Coraggio e auguri dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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