Ho una relazione con un ragazzo più grande di me. Lui ha 30 anni, io 20.
Sin dall'inizio avevo capito che le dimensioni non fossero quelle che immaginavo potesse avere ma non mi sono creata cosi tanti problemi data l'importanza che davo al rapporto e a come mi sentissi io quando stavo con lui. Sfortunatamente ora cercare di avere un rapporto é diventata un'angoscia.
Il suo pene raggiunge una lunghezza di massimo 5-6cm in erezione e non riesce a tenerla. Ha parlato con un medico che gli ha parlato di fimosi e di un intervento chirurgico a cui dovrebbe sottoporsi. Ha parlato con un altro medico che gli ha prescritto un medicinale con componenti naturali che potesse aiutarlo ad avere un'erezione e a mantenerla. Avendo provato anche alzando il dosaggio, il problema resta lo stesso.
Non so più cosa fare.
Gli ho detto che forse sarebbe il caso di parlare anche con un sessuologo in quanto all'inizio credevo di non piacergli realmente oltre al fatto che ritengo umiliante per lui sentire me parlare di questo problema e di quanto non riesca a sentirlo...
Ho bisogno di aiuto, di risolvere il problema, se possibile. Ho deciso di provare a muovermi anche da sola perché non voglio che si culli credendo che alla fine per me vada bene cosi dato che lo amo.
In attesa di una risposta, buon fine settimana
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3 DIC 2019
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Buongiorno,
in presenza di problematiche nel mantenimento dell'erezione, escluse eventuali problematiche organiche (per le quali è utile una visita andrologica prescritta dal medico di base), è senz'altro utile un lavoro di tipo psico-sessuologico. La presenza di ipospadia ("pene piccolo" con difficoltà a sostenere rapporti sessuali soddisfacenti) sono frequentemente presenti vissuti che possono incidere anche sull'erezione e sul benessere sessuale in generale. Tale richiesta, però, dovrebbe partire direttamente dal suo compagno. Andrebbero pertanto esplorati i motivi delle resistenze del suo compagno rispetto a tale intervento (vergogna? senso di impotenza, aspettativa o timore che comunque il problema potrebbe non risolversi?).
Se per lei questo rapporto è importante, le suggerirei di approfondire con delicatezza questi eventuali timori da parte del suo compagno in modo da favorire un suo sblocco rispetto alla richiesta di una consulenza. Evidentemente per il suo compagno è un tema ostico. D'altra parte tale situazione per lei è frustrante e sente importante cogliere un movimento per risolvere la questione. Tuttavia, la sua spinta in tal senso potrebbe risultare controproducente, inibendo ulteriormente il suo compagno. Le suggerisco in tal senso di approcciare la questione assieme a lui, più che da sola, evitando colpevolizzazioni.
Qualora continuasse a cogliere una resistenza da parte del suo compagno, come primo passo iniziale potrebbe provare a proporre degli incontri di coppia, in ogni caso presso uno psicoterapeuta esperto anche in sessuologia.
Rimango a disposizione, eventualmente anche via skype.
Un cordiale saluto
dr. Luca Flesia
4 DIC 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
Da quello che leggo mi sembra che il vostro rapporto stia attraversando una fase critica. Lei pensava di poter soprassedere ma si è scoperta insoddisfatta e angosciata..al tempo stesso immagino che anche il suo compagno stia attraversando individualmente un momento ancora più delicato..probabilmente convive con questo problema da tempo e sarà stato per lui già in passato motivo di insicurezza..al livello attuale queste problematiche di coppia probabilmente rinforzano ancor più il suo disagio interiore, magari contribuendo a minare l’intesa e la serenità tra di voi nel momento dell’intimità. Anche se lei si sforza di dissimulare, è quasi certo che dietro una apparente indifferenza da parte di lui, questi abbia in realtà colto a livello non verbale quanto tutto ciò costituisca un problema per la sua compagna; perció potrebbe affrontare la cosa in maniera difesa, cioè apparentemente neutrale, sebbene dietro vi siano delle emozioni molto intense... certamente la questione implica un intervento medico, ma credo che richieda anche una consulenza psicologica di coppia, se vuole offrire un supporto al suo compagno e a se stessa, per attraversare questo momento diversamente e per il bene della vostra relazione.
