Salve, sono una ragazza che fin dai 14 anni è sempre stata problematica, l'età in cui l'autolesionismo è entrato nella mia vita, perché emarginata per il mio aspetto fisico e per il mio carattere introverso. Con il passare degli anni sono usciti fuori diversi lati della mia personalità, sono cambiata fisicamente, quindi non venivo più presa in giro, ma ho sempre sentito quel vuoto dentro di me che non mi ha mai permesso di essere felice. Ho iniziato ad avere spesso crisi, pianti infiniti senza alcuna motivazione, o motivazioni futili, che nessuno capisce, che tutt'ora riesco a stoppare solo provocandomi il vomito o facendomi del male, anche se preferisco piangere e basta, evitando queste ultime. Non riesco ad avere il controllo delle mie emozioni, perché sono molto sensibile. Qualche volta, quando temo qualcuno possa abbandonarmi, o possa offendermi, o qualsiasi cosa io non voglia, entro in uno stato d'ansia, anche digiunando, fino al momento in cui le mie paure non vengono smontate. Ho passato un periodo di circa 5-6 mesi in cui andavo avanti con droghe leggere e alcool, e le crisi erano meno frequenti. Ho un ragazzo, che inizialmente era molto preso da me, ma adesso non mi sento amata, sono arrivata al punto di stressarlo, e cerco di colmare quelle attenzioni elemosinandole da altre persone, in particolare, un mio caro amico, che probabilmente è innamorato di me, ma continuo a non sentirmi soddisfatta. Ho parlato con una psicologa, che mi ha parlato del disturbo della personalità Borderline, dicendomi di sottopormi a una diagnosi al CSM, ma non sono tanto convinta. Non ho mai tentato il suicidio, proverei solo per attirare l'attenzione. Questa è solo una brevissima sintesi, ovviamente c'è molto altro. Richiedo dei pareri.
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18 LUG 2017
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Gentile Alice,
la diagnosi di personalità borderline può essere anche corretta ma qui quello che più conta è iniziare una buona psicoterapia da associare in caso di necessità ad un supporto farmacologico.
Non c'è molto da dire se non raccomandarle di non indugiare ulteriormente e soprattutto non abbandonare la psicoterapia prima di almeno 1 anno di trattamento con regolari sedute settimanali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Alice,
Qui non è possibile fare diagnosi né darle indicazioni più precise.
Vista la sofferenza che descrive e anche la durata di questo malessere, la inviterei a rivolgersi al CSM o ad un consultorio familiare per avere un confronto e un supporto che la aiuti a capire come gestire e affrontare diversamente le emozioni negative.
La diagnosi non è la soluzione, è importante invece capire le ragioni della sua sofferenza.
Se servono indicazioni per un terapeuta privato nella sua città, sono disponibile a fornirle riferimenti.
19 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alice,
considerando la continuità nel tempo di una sintomatologia importante, le consiglierei un percorso psicoterapico in tempi brevi. Il professionista a cui si rivolgerà le può suggerire quali approfondimenti diagnostici possono risultare pertinenti.
I miei migliori auguri
19 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alice,
la diagnosi è un aspetto secondario di competenza clinica. Le problematiche sono ricorrenti e necessitano di un intervento tempestivo.
E' importante per lei iniziare un adeguato percorso psicoterapico eventualmente associato da un aiuto farmacologico continuativo nel tempo.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
18 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Salve Alice
La diagnosi è utile per poter comprendere come aiutarla anche farmacologicamente, se necessario, a stabilizzare il suo umore e le sue emozioni
Mi sembra di capire che ha difficoltà nella gestione di queste ultime.
A mio parere, ancora più importante è iniziare un percorso di psicoterapia per gestire l'autolesionismo e il timore dell'abbandono.
Consiglio una terapia cognitivo-comportamentale che potrà aiutarla a comprendere i circoli viziosi radicati in lei e che tendono a ripresentarsi quando avverte determinate emozioni.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dottssa Fabrizia Tudisco