Mi sono sempre chiesto se e' piu'consigliabile un psicolologo maschio o femmina per un maschio.
Siccome la donna e' diversa dall'uomo, si e' portati a pensare che un uomo, sia in grado di compredere meglio i problemi maschili.
pero' non so.
Datemi levostre opinioni.
grazie
Franco
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15 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 22 persone
Gentile Franco, concordo con ciò che hanno detto i colleghi sul fatto che sia importante intraprendere un percorso terapeutico con un professionista con il quale si è a proprio agio. non c'è quindi una "regola" che si rivela migliore di altre, io in linea generale suggerisco a chi non "sente" di avere una propensione spiccata verso il maschile o il femminile, di preferire il terapeuta dello stesso sesso del genitore con il quale si è avuto il rapporto migliore. ci sono però casi specifici, come un paziente adolescente, per il quale considero generalmente più utile un terapeuta dello stesso sesso, o un paziente abusato, al quale suggerirei un terapeuta del sesso opposto all'abusante.
11 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Riconosco il suo dubbio ma a mio parere è meglio soffermarsi sulla preparazione e le competenze che ha lo psicologo (es. controllare se è iscritto all'albo) più che sul genere.
Un saluto
16 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
gentile franco, la sua domanda è molto diffusa tra le persone che cercano un terapeuta...in generale penso che, nell'affidarci ad un professionista, sia uomo o donna, dobbiamo "sentire" se ci troviamo a nostro agio con quel terapeuta, se possiamo sentirci liberi di parlare, se ci sentiamo compresi...più che di maschio o femmina parlerei di differenze tra terapeuti, sia nell'orientamento che come persone.cordialmente. dott.ssa jessica baldin
15 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Franco,
la Sua domanda è interessante; mi è stata già posta diverse volte.
In realtà, non esiste una risposta "giusta"! E' importante scegliere un terapeuta dal quale riceviamo ascolto, comprensione, e del quale ci fidiamo. Queste qualità sono assolutamente indipendenti dal sesso di appartenenza del professionista.
Ogni relazione terapeuta/paziente è assolutamente unica.
Saluti
10 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Franco,
la mia immediata risposta è che 'il' o 'la' come genere , in generale, ha esclusivamente a che fare con una 'funzione' e, data la adeguata formazione a cui noi ci siamo sottoposti per diventare psicoterapeuti, quello che conta è il raggiunto equilibrio tra il maschile ed il femminile al nostro interno. Poi ogni paziente è libero di fare la sua scelta in base alla personale motivazione intrinseca.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buon pomeriggio Franco,
affermo sempre che molto spesso nella scelta di un medico, in questo caso di un Psicologo, ci si affida a un qualcosa dettato "a pelle". A mio avviso, è importante iniziare un percorso di crescita personale con un Psicologo o Psicologa che ci è sembrato simpatico/a, semplicemente ok!. Da questo punto si possono poi costruire le basi per una buona alleanza terapeutica fondamentale in quello che si sta cercando...
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Buongiorno Franco,
è una domanda interessante la sua e che molti pensano senza porla all'attenzione, quindi innanzitutto grazie di averla posta! :-)
Allora io penso che ci sia in ognuno di noi una propensione ad essere più aperti nei confronti dell'uno o dell'altro sesso e che non sia del tutto indifferente parlare con un uomo o con una donna anche nel caso di uno psicoterapeuta.
A mio parere, fermo restando il fatto che il Terapeuta sia preparato ed empatico e che si stabilisca con lui una buona comunicazione, la scelta potrebbe essere fatta anche sulla base del sesso qualora ci sia una propensione ad aprirsi con maggior facilità con un uomo o con una donna.
A volte, se c'è nella vita del paziente una carenza della figura femminile avere a che fare con una terapeuta donna può aiutare ad "ambientarsi" nel mondo anche femminile ..viceversa, per chi non abbia avuto una forte figura maschile può essere utile relazionarsi ad un terapeuta uomo.
Queste comunque sia sono sottigliezze, resta valida in linea di massima, l'indicazione di orientarsi e verificare, nel primo colloquio, se la persona scelta sia in grqado di farci sentire la voglia di comunicare mettendoci a nostro agio e ispirando fiducia.
Nella vita possono anche esserci vari terapeuti ed è anche possibile sperimentare la Terapia con terapeuti di sesso diverso, ovviamente, in un tempo consecutivo.
Secondo me è utile iniziare dalla figura con cui pensiamo di poterci sentire più a nostro agio.
Spero aver dato indicazioni utili alla scelta.
Cordiali saluti Psicoterapeuta Dott.ssa Silvana Ceccucci Studio in Ravenna
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentilissimo Franco,
la scelta del genere dello psicologo dipende da molti fattori, primo fra tutti la natura del problema. Mi permetto di dirle che a volte invece, parlare con uno psicologo di genere diverso porta a confrontarsi con un'altra visione delle cose e ci permette di specchiarci con altre parti di noi.
Dott.ssa Cristina Pavia
Bologna
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Franco, come già detto dai colleghi che hanno risposto, anche io direi che il sesso dello psicologo poco importa, sarei curiosa di capire meglio, al di là di quello che lei già spiega, da quali motivazioni meno evidenti (più profonde se vogliamo) sorge questa domanda. Aggiungo che, contrariamente a quanto alcuni miei colleghi molto spesso affermano, ritengo che non ci sia un orientamento o formazione migliore di altri (analista transazionale nel mio caso, gestalt, psicodinamico ecc...), a fare la differenza è la serietà e la preparazione del professionista. Si affidi a chi, invece che proporre facili e miracolose ricette di guarigione, le fornisce spunti di riflessione in modo aiutarla a costruire, nel lavoro che farete insieme, il senso di ciò che accade e da individuare le possibili vie d'uscita.
Cordiali saluti,
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Franco,
penso che rispetto a questi aspetti l'istinto sia la guida migliore di cui si dispone.
Pensa che si troverebbe meglio con uno psicologo maschio o femmina?
La risposta è lì.
Cordiali saluti
Dott.ssa Panerai
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Franco, lo psicologo sostiene ed aiuta a ricostruire capacita' alterate, diventa un vero e propro "se' ausiliario", dunque il genere sessuale risulta essere assolutamente irrilevante. Effettui la sua scelta su criteri di competenza e sintonia! Un caro saluto, Dott.ssa Raffaella Orlando
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Egregio signor Franco,
in generale secondo la mia esperienza il sesso del terapeuta è ininfluente. Tuttavia determinate psicopatologie per essere curate meglio (non diagnosticate! per la diagnosi uomo o donna non fa differenza) necessitano terapeuti del proprio sesso. prima comunque è avere una diagnosi certa
paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale e cognitivo in friuli venezia giulia
9 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Franco. Credo che una relazione terapeutica funzioni nel momento in cui paziente e terapeuta riescono a collaborare e ad avere fiducia uno nell'altro, al di là del loro genere. Le consiglierei di fare un primo colloquio conoscitivo con alcuni terapeuti uomini e donne, in modo da valutare, prima di scegliere, il terapeuta con cui si trova meglio.
8 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Franco,
non c'è un "meglio" o un "peggio". Dipende molto cosa si ricerca nell'altro, quale punto di vista. Più che il sesso forse è importante valutare l'orientamento dello/della psicoterapeuta (cognitivo, sistemico, psicodinamico...), spesso sottovalutato nella scelta dello specialista.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti,
dott.ssa Gerbi
8 SET 2014
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Buongiorno,
Vi sono tante variabili che si possono considerare nella scelta di uno Psicologo ma, secondo la mia esperienza, una tra le più importanti riguarda il sentirsi a proprio agio dal punto di vista umano e questo aspetto dipenderà in maggior modo dalla personalità e dallo stile dello Psicologo, sia esso uomo o donna. Per questa ragione mi trovo ad offrire il primo colloquio gratuito.
Altri aspetti da tenere in considerazione nella scelta riguardano la formazione del professionista e la sua iscrizione all'Albo.
Buona scelta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Compostino, Psicologa, riceve in Torino e Moriondo Torinese (To).
8 SET 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Franco, non esiste una legge universale per tutti. Solo lei può stabilire con chi si trova a suo agio a parlare ed raccontare la sua vita ed i suoi sentimenti. Per fugare i suoi dubbi provi a consultare sia un uomo che una donna e poi valuti lei stesso da chi farsi aiutare,
Dott.Dario Grigoli
Pinerolo