È doc o sono lesbica?

Inviata da Sharon · 6 feb 2020 Orientamento sessuale

Salve, sono una ragazza di quasi 23 anni, sono stata fidanzata per 2 anni e mezzo con un ragazzo. Il mio primo vero amore, l'ho amato alla follia, quello che ho considerato (e forse ancora) l'uomo della mia vita fino al momento in cui mi è saltata in mente una domanda "e se non lo amassi più?" È iniziato un calvario, mi sono tormentata per circa 2 settimane, ho perso 5 kg in una settimana, non mi reggevo in piedi per lo sfinimento. Sapevo che non era la verità quello che i miei pensieri dicevano, ma non riuscivo a fermarli
Poi è finita perchè lui mi ha lasciata, non ha capito. Ho passato mesi orribili piangendo per lui e soffrendo. Mi sono pian piano ripresa, nuovi dubbi però hanno iniziato ad assalirmi. Inizialmente quello che mi affliggeva era il non sapere cosa fare della mia vita, non sapere quale fosse il senso della vita. Per settimane non riuscivo a pensare ad altro, non riuscivo ad inizare a fare qualcosa perchè secondo me non era il vero significato della vita. Dopodichè vengo a sapere che il mio ex quindi ha trovato un'altra e questo mi ha devastata. Eravamo tutto l'una per l'altra e improvvisamente mi è crollato tutto addosso. Dopo un paio di settimane che mi tormento, si presenta un nuovo dubbio. Una mia amica mi parla di una sua compagna che dopo anni di fidanzamento con un ragazzo ha iniziato a frequentare una ragazza. Questa cosa mi ha scosso e da lì ho iniziato a pensare che sarebbe potuto accadere anche a me. E tutto è ricominciato. Domande su domande, ansia, bruciore intenso di stomaco, paura, pianti. Premetto che ho sempre visto l'omosessualità come normalità, ho amici e amiche omosessuali, non ho nulla contro. Sono trascorse due settimane e adesso sento che l'ansia è scemata, non mi fisso su ogni donna, però se c'è una ragazza che trovo di bell'aspetto continuo a chiedermi "ti piace?" e ho paura di esserne attratta. Non so se forse sto accettando questa cosa, se sono davvero lesbica e mi sto mentendo. Però mi chiedo come è possibile scoprire di essere gay dopo una vita da etero? Mi sento solo stanca e rassegnata e ho un nodo alla gola che vorrei andasse via. Grazie per ogni eventuale risposta

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Miglior risposta 10 FEB 2020

Buongiorno Sharon, comprendo pienamente il peso di questo dubbio. Il percorso verso la scoperta della propria sessualità non è uguale per tutti, alcuni richiedono più tempo e più esperienza per comprendersi realmente, anche perché la sessualità non è semplicemente la dicotomia eterosessuale/omosessuale, ma comprende numerose sfumature e infiniti modi soggettivi di viverla. Questo significa che non è da escludere che il suo percorso verso tale scoperta sia ancora in corso, portandola a 23 anni ad affacciarsi per la prima volta sulla possibilità di non essere eterosessuale.
Tuttavia è piuttosto frequente, tra chi soffre di un disturbo ossessivo, essere invasi da pensieri intrusivi che mettono in dubbio la propria sessualità. Lei ha parlato di una relazione terminata a causa di incessanti e pervasivi dubbi sui suoi sentimenti, pur considerando il ragazzo "forse ancora l'uomo della mia vita"; sembra quindi che in lei sia presente, almeno in questo periodo, una tendenza ad essere assalita da pensieri ossessivi.
Personalmente, in base alla mia esperienza, sono più propenso a ritenere che i pensieri di cui ci parla siano di origine ossessiva, ma il mio consiglio è di affrontare la questione in modo più completo rivolgendosi ad un professionista. Uno psicologo o psicoterapeuta potrà aiutarla, approfondendo meglio la questione, a comprendersi e ad alleviare il peso di questi dubbi.
Resto a disposizione per chiarire eventuali dubbi.

Cordiali saluti,

Dott. Francesco Benini

Dott. Francesco Benini Psicologo a Ponte A Egola

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7 FEB 2020

Buongiorno Sharon,

per rispondere alla sua domanda: non esiste un tempo prestabilito per scoprire di essere omosessuale.
Tuttavia è importante sottolineare che la sfera della sessualità è così variegata che la presenza di fantasie a sfondo omosessuale non convogliano necessariamente in rigidi confini di orientamento.
Anzi in particolare alla sua giovane età è comune e naturale sperimentare interessi e perplessità che riguardano la propria sessualità, in quanto funzionali alla costruzione, nel tempo, di un’identità sessuale stabile.
Le consiglio pertanto di non giudicarsi o sentirsi inadeguata per il naturale processo di sperimentazione (anche se solo ideale) che sta operando, ma di seguire il flusso dei suoi desideri poiché autorizzandosi questa libertà otterrà in maniera spontanea e autentica la consapevolezza di sé che cerca.
Rimango disponibile per chiarimenti.

Cordiali saluti,
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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