È ancora un'amica?
Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni e la questione che mi preme riguarda la mia migliore amica, mia coetanea. Ci conosciamo da tantissimi anni, all'inizio il nostro era un rapporto più telefonico perché vivevo in una città diversa dalla sua, da 2 anni siamo invece nella stessa città. Il nostro è stato un rapporto bellissimo, eravamo come sorelle, condividevamo tutto, la persona con cui mi sentivo più libera e capita in assoluto. Da 2 anni a questa parte, anche prima che io mi ritrasferissi, lei ha iniziato a cambiare atteggiamento, non con me in particolare, ma in generale, premetto che è una persona altamente insicura e con il terrore di stare da sola, è questo credo sia successo perché si è fidanzata con un nuovo ragazzo, che, a differenza di tutti quelli precedenti che la svalorizzavano, l'ha messa un po' su una sorta di piedistallo. L'altra cosa è stata che ha cominciato a lavorare molto duramente, a guadagnare tanto, quando non l'aveva mai fatto in vita sua fino ai 29 anni. Da questi momenti ho pian pian iniziato a notare che lei si comportava soprattutto in gruppo come se dovesse fare sempre scena, attirare l'attenzione su di sé ad ogni costo, anche ingigantendo storie o puntando a prendere in giro qualcuno (tipo me) per far ridere gli altri e risultare estremamente piacente. È anche diventata molto più chiusa con me, e si comporta come se questo ragazzo fosse il centro del mondo, come se fossero il centro attorno a cui orbitano tutti. Molto spesso si comporta con me in privato in un modo e fuori con gli altri in un altro, mi dà brutte risposte, si volta male, e si disinteressa di come sto realmente, perché la sua vita è una tragedia continua e quella degli altri non conta nulla. All'inizio io ero molto confusa, non capiva, i primi mesi ho avuto insonnia e gastrite perché mi sentivo tradita completamente, non le parlavo, perché la conosco e so che profondo disagio c'è dentro questa persona, altamente fragile e persa per arrivare al punto di dover costruire la visione che gli altri devono avere di lei a tutti i costi. Nel tempo ho iniziato a distaccarmi, e lei ha accusato il mio fidanzamento per questo distacco, che ovviamente non c'entra nulla, ho provato a volte a farla ragione, a parlarle, anche perché questo ragazzo non la tratta poi così bene, ma non sono mai riuscita a farmi ascoltare. Io ci sto malissimo, sono arrivata a un punto che se non la vedo sto bene e se solo la sento nominare mi agito. Se passo una tranquilla serata con lei, torno a casa piena di rabbia ed energie strane, mi inizio a sentire in competizione, cosa che non è mai successoa con lei e con mie amiche in generale, mi sento sminuita e sento tutte le strategie che mette in atto per avere il controllo. Il punto è questo, io ho sentito uno stop qualche giorno fa dentro di me, all'ennesima mala risposta, penso che lei mi stia ormai usando. Ma ci sono 2 questioni: a parte me nessuno sembra accorgersi di quanto lei sia finta e costruita e di quanto faccia le cose per un secondo scopo; ovviamente mi chiedo dov'è che io ho sbagliato, e sinceramente non credo di averle mai fatto nulla di male, sono sempre stata molto presente con lei; ho provato a pensare che forse provo un po di invidia nei suoi confronti perché lei è una persona molto loquace, divertente e attira molto le persone a se, è intelligente e ha un gran senso dell'umorismo, e forse anche io vorrei avere più gente intorno, ma sta di fatto che questa condizione è sempre stata così, e che lei avesse tanti amici a me non ha mai dato fastidio, anzi, è solo da 2 anni a questa parte che è come se lei, in maniera molto sotterranea, me lo dovesse sbattere in faccia che è più brava di me, ha più amici di me, ha più soldi (quando prima non gliene importava nulla), ecc.. Io ci sto male, ho voglia di chiudere o sicuramente allentare questo rapporto, ma non riesco a percepirne bene i confini