Due amiche stesso psicologo
Gentili Dottori, esiste una norma deontologica che vieti agli psicologi di prendere in carico 2 amiche?
Due anni fa ho iniziato la psicoterapia con Serena, una professionista con la quale mi sono trovata da subito bene.
Roberta, mia collega dell'università, molto paranoica, insicura e complessata, mi ha detto di stare molto male per l'ex ragazzo, e allora, ingenuamente, le ho consigliato di farsi una chiacchierata con la mia psicologa, visto che io avevo ottenuto buoni risultati.
Serena, quando le ho chiesto se potevo dare il suo numero a una mia collega, mi ha detto che non c'erano problemi.
Appena Roberta inizia le sedute di psicoterapia, mi ha raccontato che capitava spesso di parlare di me e del rapporto che aveva con me. Già da questo momento, ho iniziato a irrigidirmi e a non vedere più la psicologa come qualcuno che stesse facendo i miei interessi, perché davo per scontato che non si dovesse parlare di me, e dei miei comportamenti, visto che anche io ero sua paziente.
Vista la pesantezza della mia collega Roberta, ho iniziato a prendere le distanze da lei, e quando lo avevo raccontato a Serena, mi era sembrato che mi avesse quasi sgridato dicendomi che mi sarei fatta piazza pulita, e da questo momento decido di non parlare più di questa persona.
Passano 5 mesi, risento la mia collega Roberta, e mi dice di esserci rimasta male perché mi ero allontanata e che più volte aveva parlato di questo a Serena.
Decido di dire a Serena che non mi stava bene che avessero spesso parlato di me, che non la vedevo più neutrale ma di parte, che ero a disagio nel parlare delle mie cose, sapendo che poi arrivava quella e parlavano di me. La psicologa mi risponde che non poteva impedire a Roberta di parlare di ciò che voleva, che in ogni caso non aveva violato il segreto professionale e che mi dava fastidio perché avevo paura del giudizio altrui. Inutile dirvi che me ne sono andata e non ci ho più voluto mettere piede. Vi chiedo: ma sono davvero io il problema, o era legittimo che mi desse fastidio che la mia psicologa parlasse di me con altri pazienti? La colpa è mia che ho paura del giudizio, o forse è Serena che mi doveva avvertire che sarebbe potuto succedere?
Grazie