Salve, sono una ragazza di 28 anni, sono laureata e insegno alle scuole medie. Sono quindi economicamente indipendente, ma vivo ancora con i miei genitori, dal momento che purtroppo non sono ancora di ruolo. Sono fidanzata da 4 mesi e il fine settimana io e il mio ragazzo abbiamo piacere di passare una notte insieme. I miei genitori sono molto rigidi su certe cose, soprattutto mia madre che non tollera convivenza o sesso prima del matrimonio. Inoltre hanno visto il mio ragazzo solo un paio di volte e senza nemmeno parlarci lo hanno giudicato solo perchè a loro non piace il suo aspetto fisico, per cui ci sono state già discussioni in cui loro incalzavano con domande del tipo "ma davvero ti attrae? Ma come fa a piacerti uno così? Nessuno dirà che siete una bella coppia. Siamo stupiti dal ragazzo che ti piace, ecc." e vorrei precisare che questo ragazzo non ha nulla di strano, semplicemente per loro è "brutto", o meglio, non rispecchia le loro aspettative. Per evitare quindi ulteriori discussioni, fino ad ora mi sono fermata a dormire da lui dicendo che in realtà rimanevo da una mia amica. Ora però non voglio più portare avanti questa bugia, anche perchè la vivo con ansia e non riesco a godermi il momento, dal momento che non sono mai stata abituata a fare cose di nascosto. Sono sicura però che appena dirò che voglio dormire da lui saranno contrari e mi daranno della pazza. Il punto è: posso perseguire la mia indipendenza e fare ciò che voglio nonostante il parere contrario dei miei genitori? Se si, qual è la modalità migliore per confrontarsi con loro su certe questioni? Grazie
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18 GEN 2023
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"Il punto è: posso perseguire la mia indipendenza e fare ciò che voglio nonostante il parere contrario dei miei genitori?"
Deve.
"Se si, qual è la modalità migliore per confrontarsi con loro su certe questioni?"
La sincerità?
18 GEN 2023
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Gentile Lisa,
Lei non solo può, ma deve, perché una relazione affettiva soddisfacente passa prima di tutto attraverso l’emancipazione dalla famiglia d’origine.
Sua madre (a cui probabilmente non andrebbe bene nessun ragazzo che non corrisponda ai suoi criteri) col tempo se ne farà una ragione.
Lei vive già la precarietà dell’insegnamento; non lasci che anche le intrusioni materne influenzino le sue scelte personali. La precarietà lavorativa non dipende da lei e quindi non può farci nulla, ma resistere alle critiche intrusive e negative di sua madre, sì! Magari con il sostegno affettivo del suo ragazzo.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini
17 GEN 2023
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Buonasera
Penso che il modo migliore sia quello di parlare con i suoi genitori in maniera chiara.
Fargli capire che il rapporto affettivo.e.una cosa
Che riguarda solo lei.e non loro.
Inoltre le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per avere più chiarezza
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
17 GEN 2023
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Buongiorno Lisa,
è una donna di 28 anni ed è normale che senta certe cose, so che non è facile ma dovrebbe parlare in modo chiaro alla sua famiglia, sottolineandolo. la sua vita sessuale e relazionale non è una cosa fuori dal normale, nasconderla non servirà a nulla nè a lei nè alla sua famiglia. la "bruttezza" del suo ragazzo sembra più un esorcizzare che lei abbia una vita sessuale che l'aspetto fisico reale del suo fidanzato. per altro mi contatti
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
17 GEN 2023
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Cara Lisa,
innanzitutto spiega ai tuoi genitori che hai superato da ben 10 anni la maggiore età e che di conseguenza non possono, ancora oggi, cercare di condizionare il tuo punto di vista sulle relazioni e su come si vivono.
Se sei economicamente indipendente, cosa ti impedisce di prendere l'iniziativa di trovarti una casa tua? Il fatto che non sei di ruolo non toglie che potresti vivere per conto tuo, no?
In ogni caso, a 28 anni, dev'essere una tua insindacabile scelta.
17 GEN 2023
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Cara Lisa,
I genitori, bonariamente, hanno sempre il desiderio che una figlia raggiunga il meglio, umanamente, professionalmente e anche sentimentalmente, che sia socialmente riconosciuta come donna di valori e di sani principi. Qualsiasi scelta esca fuori dai loro dettami di perfezione può essere da loro vissuta come oltraggiosa o rischiosa per il loro desiderio di "figlia perfetta" . Ma la perfezione non esiste, così come non esiste un unico punto da cui poter osservare le cose. lei sa meglio di me che vivere secondo le regole e i giudizi altrui, specialmente alla sua età, equivarrebbe a non vivere o vivere nella menzogna. I suoi genitori agiscono per il suo bene, questo è certo, ma talvolta vanno aiutati a ridimensionare la loro visione rispetto a ciò che riguardano i figli. Rimandare che lei coglie in loro la premura, la cura e la protezione potrebbe essere un primo step: riconoscere le accezioni positive fa loro intendere che non denigra o disconosce quanto loro hanno fatto per lei, anzi, ne ha pieno riconoscimento e gratitudine. È proprio dalla gratitudine che nasce il suo desiderio di sincerità nel voler comunicare a loro le sue intenzioni e, dalla fiducia, che si origina il desiderio di libertà di potersi sperimentare con coscienza e consapevolezza, con l'augurio e la speranza di poter trovare in loro accoglienza ogni qualvolta ne farà ritorno.
17 GEN 2023
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Cara Lisa certo che può!
Lei riesce a darsi questo permesso?
La modalità più efficace è una modalità assertiva ovvero affermare i propri bisogni e diritti con decisione, senza per questo aggredire l’altra persona.
Un percorso con un professionista potrebbe eventualmente aiutarla a capire cosa le impedisce di comunicare chiaramente con i suoi!
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Rosaria Desiderio
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Online
17 GEN 2023
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Ciao Lisa, intanto grazie per aver condiviso la tua esperienza e la tua sofferenza con noi. Credo sia importante l'inizio di un percorso proprio adesso che sembri aver preso consapevolezza di come stai e di come vorresti realmente stare. Non esitare a contattarmi in privato per ulteriori informazioni.
17 GEN 2023
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Buongiorno Lisa,
Un primo passo per sentirsi completamente indipendente è quello di non vivere a casa dei suoi genitori. Mi rendo conto che per molteplici fattori questo spesso può non verificarsi nell'immediato. Nel frattempo le consiglierei di avere ben chiari quelli che sono i suoi bisogni e di rivolgersi ai suoi genitori provando a spiegare le sue esigenze, senza rivolgersi a loro come se stesse chiedendo il permesso. È nel suo pieno diritto scegliere la persona da avere accanto. Un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a capire anche la dinamica affettiva che c'è con la sua famiglia, in modo da avere una piena consapevolezza della sua relazione genitoriale.
Resto a disposizione.
17 GEN 2023
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La modalità migliore per perseguire la sua indipendenza è non vivere più con i suoi genitori. Non ci sono altre vie, se loro sono come li descrive le faranno i problemi che prevede, può provarci ed affrontare la discussione per vedere come va ma la soluzione rimane la prima. Se è economicamente indipendente come dice le consiglio di farlo...
17 GEN 2023
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Cara Lisa,
Lei ha tutto il diritto di perseguire la sua indipendenza, anche se ciò comportasse il sostenere un confronto/scontro con i suoi genitori.
Dormire dal fidanzato va oltre la formalità dell'atto, è una affermazione della sua identità, un modo per uscire dal bozzolo delle aspettative genitoriali riconoscendo se stessa. Affronti con questo atteggiamento il confronto con loro, senza chiedere ma con la fermezza di sa chi è e che cosa desidera.
In bocca al lupo
Resta a disposizione
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
17 GEN 2023
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Cara Lisa,
Lei ha tutto il diritto di perseguire la sua indipendenza, anche se ciò significasse sostenere un confronto/conflitto con i suoi genitori.
Poter Dormire dal fidanzato va oltre la formalità dell'atto, è un'affermazione della sua identità, per uscire dal bozzolo delle aspettative genitoriali riconoscendo se stessa.
In quest'ottica può affrontare il discorso con loro, non chiedendo il permesso ma credendo fermamente in ciò che lei desidera.
In bocca al lupo, Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
17 GEN 2023
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Buongiorno Lisa,
La prima risposta alla sua domanda è assolutamente sì! Il diritto al l’autonomia e all’ emancipazione dalla famiglia fa parte del diritto alla salute psichica. Il modo con cui affrontare la questione è quella di convocarli e comunicare loro che i loro apprezzamenti negativi sulle sue scelte e sul suo fidanzato la addolorano, perché ledono la sua sfera privata adulta nonché il vostro piano affettivo. Ci si può comunque esprimere senza coartare la vita dell’altro, considerato che lei è già adulta e capace di discernere. Nel caso un figlio stia facendosi del male, il genitore può disporsi all’aiuto dicendosi preoccupato ma sempre da un piano di collaborazione non di squalifica o conflitto. E comunque, da quello che lei qui racconta, non sembra questo il caso.
Saluti cordiali
Dott. Pietro Salemme.
17 GEN 2023
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Buongiorno Lisa.
Grazie per la condivisione.
Le giro la domanda, lei vuole perseguire la sua indipendenza e fare ciò che vuole?
Quando c'è un confronto intergenerazionale non esiste modalità che eviti in un primo tempo attriti e conflitti. Sta a lei considerare il valore tra la sua indipendenza rispetto a quello dell'approvazione dei suoi genitori.
17 GEN 2023
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Cara Lisa, è giusto perseguire la sua indipendenza anche se i genitori possono risultare contrari. Da quello che racconta la situazione oggetto di discussione non è pericolosa per lei o per altri, deriva solo da visioni differenti, dovute anche alla differenza di età con i genitori. Per confrontarsi con i genitori non esiste solo una modalità giusta, ogni famiglia ha il suo piano comunicativo, che può essere più o meno funzionale. Provi a comprendere il motivo per cui i suoi genitori reputano "brutto" il suo fidanzato, se è solo questione di aspetto fisico o se c'è dell'altro. A sua volta provi a spiegare ai suoi genitori cosa rappresenta per lei questo ragazzo.
Se da soli non riuscite a trovare un piano comunicativo ottimale, può sempre prendere in considerazione un consulto familiare.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.