DOMANDA/CURIOSITÀ
piango quasi tutti i giorni da quasi un anno per un motivo in particolare. Ma è da una settimana che anche se ne sento il bisogno non riesco più a piangere come mai?
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Forse le sue ghiandole lacrimali si sono prese qualche giorno di ferie. Ma lei piange tutti i giorni perché le hanno detto che fa gli occhi belli?
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Le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per analizzare tale problematica.....
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Salve Simona grazie per la sua condivisione.
Mi piacerebbe approfondire il perchè ha pianto quasi tutti i giorni, se in relazione ad un evento o ad un momento difficile particolare che sta vivendo per aiutarla meglio.
Probabilmente se sente il bisogno ma non lo fa è perché sta trattenendo le sue emozioni.
Le consiglio di ascoltarsi e riconoscere dove sente la sua emozione.
La pratica di Mindfulness nel suo caso l'aiuterebbe davvero tanto., accresce la consapevolezza di se stessi delle proprie emozioni e del proprio essere . Magari ne ha sentito parlare.
Se l'ho incuriosita e desidera approfondire, visto che sono facilitatrice Mindfulness e iscritta alla federazione italiana, resto a disposizione per aiutarla in questo bellissimo percorso di crescita interiore on line .
Un caro saluto.
Raffaella
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Buongiorno Simo,
Il pianto è in genere un'espressione spontanea di uno stato emotivo non un qualcosa che si comanda. Sembra che lei ne senta la mancanza. Forse può avere senso comprendere il motivo particolare per cui piange e pensare di poter vivere con un po' di serenità e gioia.
Cari saluti.
Luisa Festini
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Buongiorno
Le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per analizzare tale problematica. Il pianto è un'emozione e quindi bisogna analizzarlo.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
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Buongiorno Simo
le ragioni potrebbero essere infinite, da queste poche righe è difficile desumere qualsiasi cosa. Cosa succede nei giorni in cui non piange di differente rispetto a quando piange? Come sta cercando di risolvere il motivo in particolare che la porta a piangere quasi tutti i giorni?
Andrebbe approfondita la situazione per un'indicazione più precisa, per questo resto a sua disposizione, online e in studio per qualsiasi domanda, curiosità, osservazione.
Cordialmente,
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
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Buongiorno Simo,
Io immagino che piangere “per un motivo in particolare” voglia prendere voce, voglia uscir fuori, e forse per questo si è ritrovata qui a scriverlo.
Ne vorrebbe parlare con qualcuno e dar voce al fiume che sgorga dagli occhi?
Se lo vuole sono disponibile, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
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cara/o Simo, grazie per la condivisione innanzitutto! Credo che potrebbe esserle d'aiuto parlare con un terapeuta, in modo da esplorare e comprendere insieme a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti sia il suo bisogno di piangere, sia il non riuscire più a farlo.
Resto a disposizione
AV
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Buongiorno Simo,
è impossibile formulare una risposta articolata ed adeguata con così poche informazioni.
L'unica cosa che mi viene in mente è che lei abbia avuto (e abbia ancora un po') un dolore che doveva fare il suo corso, che lei doveva sfogare, e che dopo un lungo anno il dolore si stia ora ridimensionando e cioè che lei stia ora e piano piano ricominciando a vivere.
Solo quando è inconscio e rimosso il dolore rimane sempre uguale a se stesso, ma se lei gli ha dato spazio, l'ha vissuto e l'ha riconosciuto il suo dolore evolve, si attutisce e si trasforma.
Penso però che non le farebbe male parlare con uno psicologo per imparare a riconoscere le sue emozioni e per capire quello che le sta accadendo. Essere stranieri a se stessi non porta mai bene.
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Gentile Simo, per rispondere alla sua domanda bisognerebbe approfondire il vissuto che ha qui brevemente riportato. Ci sono molti motivi per cui una persona può arrivare a non riuscire più a piangere anche se ne sente il bisogno. Se ne ha voglia resto a disposizione per un approfondimento.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
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