Ho cercato di capire cosa porta mio figlio minore a comportarsi nel modo in cui si esprime. Cercando e leggendo, ho scoperto che esiste il "disturbo oppositivo provocatorio". Da quello che ne ho dedotto, i sintomi ci sono tutti e le cause pure. la domanda è: è possibile, adottando metodi e comportamenti idonei, uscirne?
Grazie Cosimo
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Hai bisogno di aiuto?
Senti che c'è qualcosa che non va? Non esitare: informati sui nostri corsi e contribuisci a migliorare il tuo benessere emotivo.
Miglior risposta
16 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Cosimo, eventuali tecniche e suggerimenti di comportamento possono solo accompagnare un lavoro sulle emozioni che circolano in ambito familiare e non possono bastare da sole a risolvere il problema. Al di là delle sue preziose ricerche, le suggerisco di rivolgersi ad un professionista di fiducia insieme al quale imparare a comprendere emotivamente il comportamento di suo figlio e capire quali possono essere le risposte più adeguate a modularlo. Un sincero in bocca al lupo. Dott. Massimo Perrini - Psicologo Psicoterapeuta Psicoanalista Relazionale a Roma
20 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Cosimo,
mi sembra di capire che vorrebbe essere aiutato nel relazionarsi con suo figlio. Quando i figli sono in difficoltà è' fondamentale che i genitori si mettano in gioco e provino a loro volta ad aiutarli.Una consultazione con uno psicoterapeuta specializzato nell'età evolutiva sarebbe senz'altro utile a lei e alla mamma del minore per comprendere la sua difficoltà ed essere supportata. Solo successivamente valuterei la necessità di vedere anche il minore. Capisco il suo bisogno di chiarirsi le idee, ma purtroppo devo dirle che anche se fosse corretta, l'etichetta diagnostica serve a poco. E' più utile invece lavorare sul disagio di suo figlio e sulle emozioni che questo genera in suo figlio e in voi genitori. Solo dopo aver compreso un quadro di insieme sarà possibile avere qualche risposta in più e capire come muoversi.
Un saluto
dott.ssa Sabrina Ornito
17 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Alla sua domanda è facile rispondere: si, certamente. Suo figlio, probabilmente sta attraversando una fase dello sviluppo che lo porta ad agire in questo modo. Proprio la giovane età di suo figlio rende possibile intervenire adeguatamente in modo da correggere comportamenti e pensieri inadeguati. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo dell'età evolutiva che saprà certamente consigliarla nel migliore dei modi ed aiutare suo figlio a superare questo periodo.
17 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Lei ha già individuato le cause? Sarebbe a buon punto, ma come si sarà già reso conto la conoscenza spesso non coincide con la soluzione.
Nel caso di minori è molto consigliabile e direi indispensabile che si rechi dallo psicoterapeuta tutta la famiglia o almeno i genitori, perchè essi sono i principali collaboratori. Sarà poi lo psicoterapeuta a scegliere quali tecniche usare.
Ottime le tecniche della Terapia Strategica Breve, sempre chè applicate con la disponibilità dei genitori, e forse ancora migliori le psicoterapie che vanno ad incidere più direttamente sui rapporti familiari, come ad es. la Gestalt.
16 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Cosimo,
esistono strumenti che consentono di rendere più efficace la comunicazione e le modalità relazionali in famiglia. Essi andrebbero affiancati ad un lavoro sulle emozioni per favorire una riduzione dei comportamenti che lei ci descrive come "oppositivo-provocatori".
Non pensi alle etichette diagnostiche che rischiano di farle confusione e di farle cercare soluzioni poco personalizzate e quindi poco utili.
Se suo figlio è minorenne può rivolgersi ad uno psicologo per un sostegno a suo figlio e alla famiglia.
Nel caso in cui fosse maggiorenne è necessario che sia suo figlio stesso a scegliere di contattare uno psicologo.
16 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Cosimo,
non ha specificato l'etàdi suo figlio ma credo si tratti di un bambino in età scolare. E' un tipo di problema molto frequente nei bambini e negli adolescenti e la soluzione per uscirne c'è. Il mio consiglio è di rivolgervi ad uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale della vostra zona che saprà sicuramente intervenire in maniera efficace sui comportamenti "problema" del bambino e seguire, parallelamente, voi genitori attraverso un percorso di "parent training" al fine di fornirvi tutti gli strumenti per poter effettuare interventi efficaci nella sfera domestica.