Disturbo narcisistico covert

Inviata da Giada · 16 ott 2017 Psicologia risorse umane e lavoro

Buongiorno, continuano a dirmi che sono una narcisista, che non sono empatica, che sono egocentrica ecc. Sono andata ad informarmi e ho trovato questa forma covert. Io sono molto timida, anche se sono molto solare e parlo troppo( sto cercando di parlare il meno possibile) sembro debole( mi dicono) e paurosa. Il problema è che sono molto ambiziosa e penso sempre alla carriera, soldi e potere. Se dico che non voglio lavorare per quattro soldi, subito vengo attaccata da tutti. Incominciano a chiamarmi nullità, handicappata e cessa e mi dicono di non guardagli i soldi in tasca. A me non sembra di dire nulla di male, però. Non capisco perché non posso dire che voglio un lavoro in cui si guadagna molto. Mi sto laureando in medicina, e quando faccio il miei ragionamenti sul vincere un posto statale da dirigente, e aprirmi il mio studio privato, incominciano tutti a insultarmi e ancora un po' mi sputano in faccia. Loro dicono che non gli importa guadagnare poco...ma a me cosa importa??? E quindi? A me invece importa, e non capisco perché mi devo beccare della nullità. Non posso raccontare dei miei viaggi, perché subito mi urlano contro che loro non hanno soldi per viaggiare e che io sono handicappata ( ancora) faccio palestra, corsa ecc per scolpire il fisico, e di risposta mi dicono che loro non ne hanno bisogno perché sono fighe e io sono cessa, anche se oggettivamente è l'incontrario. Morale della favola: mai avuto amici, ho avuto un solo fidanzato handicappato disabile che mi ha pure mollato lui, e vengo sempre licenziata per discussioni futili con le colleghe. Sono 3 mesi che non lavoro e sto da dio perché sto evitando di parlare con tutti. Cerco di nascondermi e di essere invisibile e parlo a monosillabi per non essere aggredita verbalmente. Ho seriamente paura delle persone. Ho paura che mi facciano del male. Sto passando un concorso statale, appunto per evitare di avere queste problematiche con i colleghi e di essere licenziata solo per antipatia. Il fatto che il medico sia un lavoro statale e imprenditoriale mi fa sentire meglio, perché ho seri problemi a fare lavori umili. Nell'ultimo lavoro mi hanno fatto pulire tutto il negozio da sola, e io mi sono sentita talmente umiliata che ho chiesto il licenziamento.( penso che l'abbiano fatto apposta per stravolgere la mia psiche, e in effetti avevo ragione perché le aguzzine non hanno fatto niente quel giorno, e ridevano chiamandomi scema) mi sembra che siano gli altri a non provare empatia verso di me. Mi vedono, mi odiano, e vogliono distruggermi. Se è vero che sono narcisista, non capisco perché alla fine sono sempre io a beccarmi insulti, botte( mi è capitato di essere picchiata perché la tizia diceva che mi sentivo migliore di lei...intanto la sberla me la sono beccata io, però), sputi e molestie???? Non riesco proprio a farmi amare, ma riesco a farmi odiare tantissimo. Non capisco. L'unica soluzione che ho trovato, per il momento, e evitare di parlare con tutti e evitare certi lavori umili: la commessa non la posso fare. Devo fare per forza un lavoro che mi dia un po' di potere per tutelarmi dalla malignità delle persone, o prima o poi mi distruggeranno e ammazzeranno.

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Miglior risposta 18 OTT 2017

Carissima Giada,
comprendo il suo disagio per essere vittima di continui insulti e vessazioni.
Lei ha tutto il diritto di avere aspettative elevate, di prendersi cura del suo corpo e accettare o rifiutare lavori che considera degradanti.
Le suggerisco, indipendentemente dai giudizi altrui, di valutare l'opportunità di un percorso psicologico, che la aiuti sia ad elaborare la rabbia derivante da questi vissuti giudicanti e negativi, sia ad individuare risorse e dinamiche relazionali che le permettano di svolgere in futuro il suo lavoro con serenità.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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18 OTT 2017

Buona sera,
Alla luce della condizione che ha descritto ho avuto l’impressione che lei viva ogni esperienza relazionale dalla prospettiva di una vittima designata. Sembra che utilizzi le sue aspirazioni e i suoi desideri “gettandoli” sugli altri come insulti aggressivi (almeno così vengono vissuti), attraverso una sorta di violenza proiettiva, è plausibile quindi che questa parte di sé, che desidera riversare su chi le è intorno venga fortemente osteggiata, comprensibile aggiungerei.
Le consiglierei in ogni caso di approfondire attraverso un approccio psicoanalitico, ancor prima di fasciarsi la testa con diagnosi che lasciano il tempo che trovano.

Dr. Federico Tagliatti Psicologo a Bologna

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17 OTT 2017

Carissima Giada,
la situazione che descrive è davvero difficile e sembra farLa soffrire molto. Non è difficile capire il motivo per cui preferisca stare lontana dalle persone.
In merito alla Sua scelta lavorativa penso che debba scegliere il lavoro che più la soddisfa ma, considerando la Sua scelta - medicina - e la possibilità che come dirigente un giorno Lei dovrà avere a che fare con molte persone, forse sarebbe utile, anche al fine della Sua carriera - trovare un modo Suo per poter stare con i colleghi in modo sereno e senza subire angherie.
Le consiglio un percorso terapeutico con un analista lacaniano.

A disposizione.
Cordiali saluti

Dott.ssa Fornari Daniela

Dott.ssa Daniela Fornari Psicologo a Iseo

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17 OTT 2017

Buongiorno Giada. Dal racconto della sua vita l immagine che ne ho è di Lei in un isola irraggiungibile dove vorrebbe non stare lì da sola ma contemporaneamente quando qualcuno si avvicina alla riva prima ancora di sapere chi è e cosa vuole fare di tutto per allontanarlo.
Visto la sua sofferenza le consiglio vivamente di farsi aiutare una buona psicoterapia le permetterà di uscire da quella isola. Perché non basta immaginare e dire a se stessi che quello è il luogo più bello del mondo per stare bene. Buona giornata
Dr. Mariachiara Olianas

Dott.ssa Mariachiara Olianas Psicologo a Gallarate

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16 OTT 2017

Buonasera Giada,
caspita, deve essere davvero orribile avere la sensazione che ogni cosa che fa sia oggetto di critiche o addirittura insulti da parte delle persone che le stanno intorno. Sembra quasi che ogni sua aspirazione (fare carriera o anche solo tenersi in forma) sia sbagliata o giudicabile negativamente.
E' interessante notare che si riferisce alle persone che fanno parte della sua vita come a "loro", come se fossero un'entità indistinta e contro di lei.
Sento tanta sofferenza e tanta stanchezza nelle sue parole Giada, ha fatto bene a rivolgersi qui. Credo che iniziare un percorso di terapia confrontandosi con una persona che possa sentire non contro di lei, ma con lei, possa davvero aiutarla a trovare un po' di serenità e forse anche a trovare risposta a quelle domande che pone un po' a se stessa e un po' a noi, qui.

Dott.ssa Ludovica Gonzaga Psicologo a Milano

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