Disturbo bipolare

Inviata da sara · 3 mar 2015 Disturbo bipolare

Salve sono una ragazza di 22 anni fidanzata da 5 anni con un ragazzo anche lui 22enne. All'inizio della relazione andava tutto bene ogni tanto aveva dei suoi momenti in cui si sentiva giù di morale ma penso sia una cosa che capita a tutti. Secondo il mio punto di vista la situazione è peggiorata 2 anni fa, quando lui si " trasformò" da ragazzo onesto,dolce in un ragazzo che i miei occhi nn riconosevano piu arrogante e a tratti anche senza cuore. Iniziò a spacciare e da lì decise di lasciarmi dopo 3 mesi venni a sapere che era stato arrestato e dopo un mese che usci dal carcere sebbene iniziò a soffrire per un lungo periodo di depressione ritrovai la persona dolce. Adesso la storia si sta ripetendo dopo la depressione da un giorno all'altro ha deciso di lasciarmi e quando ho provato a chiamarlo mi ha risposto in modo molto cattivo con l'intenzione di ferirmi . (Circa 1 mese e mezzo fa ci siamo fidanzati ufficialmente). Io ho sempre dubitato che avesse qualche problema avendomene parlato anche lui ma ora penso che il suo problema sia il disturbo bipolare.

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Miglior risposta 3 MAR 2015

Salve Sara,
il comportamento che Lei descrive è sicuramente altalenante ma non possiamo affermare, senza colloqui psicodiagnostici con il ragazzo, se si tratti di disturbo bipolare oppure, ad esempio, di variazione d'umore correlata ad un uso/abuso di sostanze psicotrope o, ancora, ad una comorbidità fra i due.
Per quale ragione Lei sente la necessità di inquadrare le azioni del suo ragazzo in una categoria diagnostica? Ci sono intenzioni di aiuto dietro questa richiesta? Oppure è un tentativo di giustificare un comportamento instabile nei suo confronti?

Quello che pare necessario mettere a fuoco è, invece, il malessere e la dipendenza che una persona ambivalente Le provoca nella continua alternanza fra l'essere dolce e il diventare maltrattante. Ovvero il nodo da sciogliere è: per quale motivo Sara accetta di essere presa-lasciata-ferita-ripresa all'interno di un rapporto non sereno e gratificante?

Potrà essere utile per Lei affrontare il Suo modo di stare nella relazione e le implicazioni che questo inevitabilmente ha sulla Sua qualità di vita e sul Suo benessere.



Dott.ssa Manuela Viglierchio Psicologo a Torino

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7 MAG 2015

Il disturbo bipolare è una vera e propria psicosi, e come tale va trattata anche con farmaci, Inoltre è soggetta a cambiamenti nel tempo per cui deve essere costantemente monitorata..Vi è quindi la necessità di uno psichiatra per il trattamento del malato, e di uno psicologo per progettare un aiuto costante alle persone che intrattengono una relazione affettiva con la persona in cura.

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10 MAR 2015

Buongiorno Sara, nel suo scritto non si evince una vera e propria domanda per se stessa, se non la tacita richiesta di conferma di una ipotizzata etichetta diagnostica per il suo fidanzato. Difficile dire se si tratti di disturbo bipolare. Certamente sono presenti, come lei evidenzia ambivalenza, oscillazioni pesanti del tono dell'umore e degli atteggiamenti. La domanda che le farei è: cosa chiede per sè in questo consulto, seppur nella limitatezza di un consulto on line? Quali effetti ha su di lei tutto questo? Si interroghi sul perchè accetta di stare in una relazione con un continuo rimbalzo di vicinanza-distanza, depressioni ed euforie, abbandoni improvvisi ed ipotetiche richieste di simbiosi o dipendenza. Spero questi interrogativi possano orientarla a capire cosa è il meglio per Lei, poichè la silente richiesta di aiuto è Lei che la sta facendo o forse solo iniziando ad accenderla. Un cordiale saluto, dott.ssa Annalisa Sammaciccio psicologa psicoterapeuta Padova

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio Psicologo a Padova

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10 MAR 2015

Gentile Sara,

a questo punto, non è importante cercare di fare una diagnosi a lui. Piuttosto, si concentri su di sè, sui suoi bisogni e sulle motivazioni che la tengono legata ad un uomo che le promette solo dolore e frustrazione.

Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Nappo
Psicologo Napoli
Napoli Soccavo - San Giuseppe Vesuviano - Pompei

Dott.ssa Valentina Nappo Psicologo a San Giuseppe Vesuviano

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5 MAR 2015

Cara Sara
purtroppo credo che il tuo ragazzo si sia messo in tante brutte storie e in situazioni di vita disastrose.
Ti parlo molto francamente e lo faccio a fin di bene perché purtroppo quando si entra nel mondo della droga, o come consumatore o come spacciatore, si entra in un mondo cinico e spietato e quindi addio buone qualità del carattere.
Spesso dietro alla tossicodipendenza ci sono patologie più serie come Disturbi di Personalità, quindi anche la tua ipotesi può avere fondamento.
Anche la figura dello spacciatore è una figura di grande cinismo e che si basa sulla corruzione e sullo sfruttamento della vita altrui.
Sinceramente io, ti consiglierei di prendere molto le distanze.
Se lui non si corregge, e spesso per correggersi occorrono anni di comunità,....rimanendo legata a lui ti aspetta una vita d'inferno e ricordati che l'amore non salva questi soggetti.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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4 MAR 2015

Gentile Sara,
si avverte un suo disorientamento di fronte al comportamento altalenante del suo ragazzo. A parte diagnosi psichiatriche e necessità di farmaci che deve valutare un medico, penso che il suo ragazzo debba consultare uno psicologo psicoterapeuta per una terapia psicologica che affronti i problemi lavorativi, di depressione, eventualmente familiari e quant'altro può influire sui sintomi.
Potrebbe iniziare andando dal medico di base che valuterà la necessità di cure psichiatrico-farmacologiche, ma non tralasci di andare da uno psicologo psicoterapeuta che può contattare anche tramite il SSN.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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3 MAR 2015

Gentile Sara,
forse il suo ragazzo ha un disturbo bipolare ma per fare una diagnosi è necessaria una valutazione psicologica.
Ma visto che è lei a scrivere mi metto nei suoi panni e penso quanto debba essere complicato stare con una persona così imprevedibile. Mi chiedo se ne valga la pena e se sì, perchè e a quale prezzo.
Lei, Sara, è attaccata alla parte "buona" del suo ragazzo ma lui, disturbo bipolare o non, è anche l'altro.
"L'altro" è quello che la tratta male, arrogante, che spaccia, etc e lei, Sara, non può cambiarlo può solo accettarlo o decidere di andarsene.
Non si illuda di poterlo aiutare a essere diverso perchè forse lui non vuole neppure essere diverso e nessuno può far nulla.
Ci pensi bene, pensi qual è il bene di Sara, è di questo che si deve occupare. Un abbraccio, dr. Katjuscia Manganiello

Dr.ssa Katjuscia Manganiello Psicologo a Pesaro

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3 MAR 2015

Salve Sara,
Diventa difficile se non impossibile fare una diagnosi precisa su una persona che non possiamo vedere e di cui si sa così poco. Con le cose che ci hai detto che problema legato all'assunzione di droga(quale tipo?) possa essere un elemento importante: può alterare in modo consistente l'umore e portare ad episodi di aggressività, difficoltà del controllo degli impulsi, mancanza di stabilità. Questo, però, potrebbe anche essere una conseguenza con cui il suo ragazzo può aver cercato di "rispondere" a certi disagi emotivi. Di disturbi che possano avvalorare questa ipotesi sono tanti, ma a questo punto la riflessione è su di te: vuoi rimanere in contatto con un ragazzo che non contribuisce alla tua serenità? Perché qualsiasi sia la tipologia del suo problema, la cosa importante è che non diventi anche un tuo problema e che condizioni la tua vita più di quello che ha fatto..
In bocca al lupo Sara!

Dott.ssa Alice Parri Psicologo a Firenze

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