Da molti anni sono in lotta con il cibo, dimagrendo e ingrassando.
Ora sono a un punto di nn ritorno non riesco piu a seguire anche la più facile delle diete. E mangiando in modo sregolato e poco salutare ai danni del mio peso.
Non riesco ac uscirne da sola per quanto ci provi.
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20 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Cara Eva, capisco la sua situazione.
Il nostro rapporto con il cibo è influenzato dal nostro stato psicologico (pensieri ed emozioni) e quindi può essere alterato.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo esperto in disturbi alimentari affinché si possano affrontare e risolvere le problematiche che alterano il suo rapporto con il cibo. Uscire da sola da questa situazione risulterebbe particolarmente difficile, a maggior ragione se il problema si trascina da tempo.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dr.ssa Isabella Brega, Psicologa esperta in disturbi alimentari
21 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Eva,
purtroppo le informazioni che ci fornisce sono esigue per inquadrare la situazione e fornirLe dei consigli mirati.
Il rapporto con la nutrizione è piuttosto complesso, in quanto coinvolge fattori sia di tipico fisico che psichico, per questo, in caso di difficoltà, è consigliato un intervento multidisciplinare che coinvolga sia esperti di ambito medico/dietistico, sia di ambito psicologico. È importante, infatti, che ad una dieta sana ed equilibrata (da seguire sempre sotto controllo medico e mai "fai da te") si affianchi anche un supporto psicologico, che possa indagare i motivi sottostanti alle difficoltà nel rapporto con il cibo e fornire delle strategie per affrontarle e promuovere il cambiamento, accompagnando al nuovo stile di vita.
Esistono diverse strutture e liberi professionisti specializzati nella sfera alimentare, che sapranno, se lo desidera, supportarLa per ritrovare il Suo benessere.
Restiamo a Sua completa disposizione.
Cordialmente.
Dott.ssa Cazzaniga Giovanna e Dott.ssa Passoni Flavia Dir. Centro Synesis Psicologia
Carnate (MB), Arcore (MB), Cagliari (CA)
20 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno Eva,
sarebbe importante sapere quanti anni ha e come è iniziato tutto questo. Comunque al di là dei motivi che l’hanno portata alla sua prima dieta è proprio quest’ultima se fatta in maniera ferrea, rigida e prolungata che porta ad avere dei problemi. Spesso dopo un po’ di tempo la persona reagisce alla restrizione, soprattutto se severa, con delle abbuffate (non so se è questo il suo caso visto che parla di sregolatezza) a cui possono seguire vari comportamenti di compensazione come ad esempio il semi digiuno e/o diete ancora più rigide.
Viene a crearsi un circolo vizioso dove la dieta ferrea consente il mantenimento del meccanismo. L’estrema attenzione a ciò che si mangia, al peso e alle forme del corpo hanno a che fare con il mantenimento del disturbo alimentare. A questo possono aggiungersi problemi di autostima, di gestione delle emozioni negative, nonchè della pressione sociale verso la magrezza.
Se è vero che la dieta non porta a un disturbo dell'alimentazione è altrettanto vero che dietro un disturbo alimentare (anoressia nervosa e bulimia nervosa) c'è sempre una dieta rigida.
Sto solo parlando in generale perché non conosco la sua situazione. Se vuole un aiuto ho bisogno di entrare un po’ più nello specifico del suo caso.
20 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Eva,
i problemi alimentari rappresentano difficoltà psicologiche che si manifestano in pericolose e dannose alterazioni del comportamento.
Le cause possono essere diverse: le tensioni, i pensieri, le paure, gli stress, i traumi si traducono in comportamenti disfunzionali.
Se non avviene un cambiamento mentale ed emotivo profondo la dieta non sara' mai rispettata purtroppo.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Costa
19 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Eva,
il cibo rappresenta un'ottimo "mezzo" ( mi passi il termine ) di controllo, dove poter agire e determinarne le finalità. Che cosa potrebbe rappresentare per te? Grazie al cibo cosa si possiamo permettere di fare? Chi è coinvolto in tutto questo processo? Ecco a mio avviso alcune domande da cui partire. Se ritiene utile intraprenda un percorso psicoterapico per poter approfondire la questione. Rimango a disposizione anche in privato.
Una buona giornata
Francesco T.
19 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Eva,
spesso e volentieri il cibo rappresenta un modo per riempire vuoti o per risolvere problemi. Sarebbe utile per lei capire per quale motivo utilizza il cibo in questo modo. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a comprendere.
Resto a sua disposizione,
Dott.ssa Nadia Fasano, Napoli