Salve.
Da mesi ormai ho dei disturbi alimentari che diventano sempre più marcati. Controllo sempre le calorie introdotte in modo ossessivo, se assumo qualche caloria in più devo subito smaltirla. Quando faccio palestra penso alle calorie che sto bruciando e sono contenta perché so che posso mangiare di più...se faccio uno sgarro mi sento in colpa e vorrei espellere tutto subito! Penso continuamente al cibo e alle calorie, a non mangiare troppi grassi a prediligere più frutta e verdura, al volere mangiare sano! Da circa 9 mesi soffro di amenorrea e nonostante il mio medico mi abbia detto che è la carenza di grasso nel corpo che mi porta amenorrea io limito comunque l'assunzione di grassi perché è più forte di me, addirittura quando faccio uno sgarro o mangio più di quel che mi ero imposta mi arrabbio con me stessa e mi costringo nel giorno seguente a ridurre al minimo le calorie e bevo tè verde caffè per aumentare il metabolismo, delle volte prendo anche qualche leggero lassativo. Nonostante tutti mi dicano che sono magrissima io mi vedo normale e anzi penso che potrei pesare meno e quando mangio di più mi sento subito grassa e vorrei bruciare tutte le calorie in più. Invece è da circa un anno e mezzo che soffro di intestino irritabile e sto spesso male, quando mangio sono gonfissima e ho forti coliche accompagnate da una fuoriuscita di muco giallo dall ano. Tutto ciò sta compromettendo molto la mia salute. Sapreste aiutarmi per favore?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
19 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Serena
il mio sospetto è che lei soffra di anoressia, un disturbo dell'alimentazione da prendere con estrema serietà. Le suggerisco di contattare il prima possibile un centro specializzato nel trattamento di questi disturbi, affrontati sia dal punto di vista strettamente medico sia da quello psicologico (per il quale consiglierei una psicoterapia familiare).
Il cibo ha un forte significato simbolico e il controllo ad esso associato da una parte è un modo per colpire gli altri attraverso se stessi (in particolare i genitori), dall'altra è una sorta di autopunizione.
Si prenda cura di sè e accetti di intraprendere il percorso che le ho suggerito. Le auguro tutto il meglio
Cordiali saluti
19 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Serena,
la situazione che descrive richiede di intervenire sia dal lato medico che psicologico. E' importante che si rivolga ad un Centro specializzato, nel quale un'equipé multidisciplinare la sostenga nell'affrontare il problema. Ci sono i centri pubblici e privati nelle diverse regioni. Inoltre esistono associazioni di pazienti e familiari che possono aiutarla nel suo percorso. Un caro augurio
Lia Cama
19 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno gentile Serena,
la sua sofferenza interiore la coinvolge nell'attenzione ossessiva verso un corpo che non riesce a controllare, che le sfugge, come se tutto il dolore possa placarsi nel controllo dell'assunzione del cibo. La cura passa dalla mente al corpo ed in questo caso l'aiuto ottimale passa da un centro sui disturbi alimentari dove un'equipe di specialisti la prenderebbe in carico in modo completo, non tralasciando nessun aspetto della sua sofferenza.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
19 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Serena,
data la problematica da lei presentata, di cui dimostra consapevolezza, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un centro specifico che tratti problematiche alimentari, o, se non ne conosce, al suo medico di base o ad uno psicologo esperto di tale tematica, in modo da essere indirizzata verso la struttura per lei più opportuna.
In tali strutture specializzate vi sono spesso equipe di psicologi, medici e nutrizionisti, che potranno seguirla in modo completo rispetto alla sua problematica.
18 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Serena,
Già i miei colleghi hanno espresso bene a chi dovresti rivolgerti. Il fatto che chiedi aiuto qui e sei consapevole dei danni alla tua salute ti portano ad essere già a metà dell'opera. Ti faccio un grosso in bocca al lupo.
Sinceri saluti
Dott.ssa Alessandra Xaxa Psicologa Augusta (Sr)
18 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Serena,
La sintomatologia che descrivi, include sia dei sintomi meramente medici, che altri psicologici.
Il tuo scrivere qui sul forum , dimostra una consapevolezza del disturbo.
Il mio consiglio è quello di rivolgerti al tuo medico curante e contemporaneamente ad un centro per i disturbi alimentari, per inquadrare più chiaramente la problematica ed affrontarla al meglio!
Resto a disposizione!
Un caro saluto!
18 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Serena,
al di là del tuo pensiero ossessivo sul cibo, non dici peso e altezza da cui poter ricavare il tuo indice di massa corporea per avere una idea del livello di gravità della tua presumibile anoressia restrittiva.
Questa è una patologia psichica seria che comporta nel tempo anche danni organici e deve essere adeguatamente curata con l'aiuto di uno psicoterapeuta e di un medico nutrizionista ai quali dovresti rivolgerti al più presto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
18 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Serena,
da quanto scrive sembrerebbe che lei stia soffrendo di quello che viene definito "disturbo alimentare".
Chi soffre di Anoressia Nervosa manifesta il proprio disagio attraverso il controllo del cibo limitandosi nel mangiare fino ad arrivare anche a digiunare completamente e calando quindi drasticamente di peso. Oltre alle restrizioni alimentari la persona può aiutarsi nel suo intento di perdere peso usando lassativi e diuretici e/o mediante intenso esercizio fisico.
Il pensiero legato al peso corporeo o alla forma fisica può diventare totalizzante e pervasivo: spesso la persona si vede costantemente grassa nonostante gli immani sforzi che compie per diminuire di peso. Numerosi possono essere i motivi di origine psicologica che spingono una persona a manifestare tale disagio.
Se si riconosce in questa descrizione la inviterei a pensare di contattare uno psicoterapeuta che l'aiuti a comprendere i motivi che l'hanno portata a sperimentare questo disagio e a cercare di trovare soluzioni alternative piú utili e percorribili per Lei.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,