Buongiorno, vi scrivo perché durante l’ultima seduta di psicoterapia, parlando di un trauma subito durante l’infanzia (non era la prima volta che ne parlavo), ho cominciato a non sentirmi più presente. Mi capita anche in altre situazioni, infatti in terapia ci stiamo lavorando, ma mai era successo durante una seduta. Questa cosa mi dispiace molto, e mi fa anche sentire in colpa, non voglio certo prendere in giro e far perdere tempo alla psicologa. È normale che capiti?
Si dovrebbe avere più autocontrollo per evitare tale dissociazione in una situazione in cui proprio non vorrei avvenisse?
Grazie mille
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26 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Ali, come mai sente di stare prendendo in giro la psicologa? La dissociazione non è un meccanismo controllabile ed è normali che si attui parlando di traumi infantili. Le consiglio, in ogni caso, di confrontarsi con la sua terapeuta in merito! Saluti
26 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Ali,
la dissociazione non è un fenomeno controllabile.
Cerchi per quanto possibile di non sentirsi in colpa.
Sicuramente questo fenomeno legato al trauma infantile.
Quando si vive un trauma mente e corpo si dissocia o in maniera tale che la persona possa non soffrire nel momento presente ed essere cosciente.
Il fatto di rivivere un trauma o parlarne potrebbe far venire una dissociazione.
Tuttavia parlarne fa parte del processo terapeutico per superare il trauma.
Se si trova bene con la sua terapeuta continui.
Resto a disposizione.
26 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Ali,
trauma e dissociazione sono due eventi strettamente legati. Spesso in terapia si parla dei propri temi più sensibili e possono emergere contenuti molto dolorosi. Non è raro che in questi momenti si inneschi il meccanismo della dissociazione, che sicuramente non è volontario visto che per la persona può essere molto spiacevole, ma ha un'importante funzione: la difesa di se stessi di fronte a eventi che sovrastano la nostra capacità di fronteggiarli. La terapia serve proprio per prendere coscienza di questo e lavorarci come già sta facendo. Non si tratta sicuramente di mancanza di autocontrollo o di "prese in giro". Può parlarne tranquillamente con la sua terapeuta per esplorare insieme quello che è successo e anche i suoi vissuti secondari di colpevolezza. Tutto ciò che avviene in terapia può diventare una risorsa.
Un saluto.
Dott.ssa Jessica Di Tommaso
26 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Ali, ha parlato di questo con la sua psicologa? Credo sia fondamentale che ne discutiate insieme cosicché la collega possa aiutarla a gestire tale situazione.
Un saluto
