Disegno della figura umana: dubbi
Buonasera,
sono un ragazzo di 19 anni che al momento va da uno psicologo da circa un anno. Questo psicologo, in seguito ad una serie di eventi, mi ha invitato a fare un test da una sua collega. Questo test avrebbe compreso due parti: il test della figura umana di Makchover e il test "Minnesota".
Oggi ho ricevuto via email i risultati e non sono d'accordo col primo test, mentre lo sono per il secondo.
La psicologa che mi ha assistito, mi ha dato un foglio in cui mi ha detto di disegnare un personaggio, e io ho disegnato un ragazzo, inserendogli molte mie caratteristiche.
Dopodiché, mi ha detto di disegnare una figura del sesso opposto. Io ho quindi pensato ad una mia vecchia amica d'infanzia, con cui tuttavia ho litigato da circa un mese e non ci sentiamo più. È una ragazza che non è bella, questo poiché è poco curata e non si trucca, altrimenti sarebbe anche carina. Ho quindi disegnato questa ragazza, con la frangia, i capelli lunghi, le gambe sottili e i tacchi.
Ho ottenuto (in sintesi) questo responso:
"Il soggetto si rappresenta in modo congruo rispetto al ruolo e all’età.
La seconda figura, di sesso opposto, si differenzia dalla prima solo per i capelli lunghi, ciò denota una confusione dei ruoli maschile-femminile, un profondo senso di insicurezza, conflittualità nei confronti del sesso femminile. Possibili sono i vissuti di non accudimento da parte della figura materna"
A parte che non è vero che il secondo personaggio si differenzia solamente per i capelli lunghi (ma anche nell'abbigliamento), ma onestamente ci sono rimasto un po' male.
In primis non ho una conflittualità nei confronti del sesso femminile, né sono stato non-accudito da parte di mia madre.
Preciso che sono un ragazzo omosessuale, cosa che però sanno pochissime persone (tra cui il mio terapeuta, l'unico che lo sa nella mia città di provenienza), e il fatto che qualcuno mi venga a dire che ho una confusione dei ruoli maschile-femminile è una cosa che mi fa sentire moltissimo a disagio, perché è come se si mettesse in dubbio la mia virilità (potete capire che per un ragazzo è una cosa tremenda), come se io dovessi avere una femminilità che non ritengo di avere, e questa cosa mi ha fatto stare parecchio male. Preciso anche che la ragazza da me disegnata è una mia vecchia amica che da poco mi ha detto di essere lesbica (a lei però io non ho detto di me, in quanto faccio fatica ad aprirmi con gli altri), e adesso a ripensarci non avrei disegnato lei in quanto c'è una ragazza che conosco da poco all'università che è molto carina e intelligente (seppur io sia omosessuale, ciò non significa che io non possa riconoscere una bella ragazza!).
L'unica cosa che posso confermare è che ho avuto delle esperienze negative da parte di donne: quando feci uno scambio scolastico di un anno all'estero, la "madre ospitante" mi trattava malissimo e mi traumatizzava in continuazione. Questa cosa per me è rimasta un trauma, tanto da fare incubi su questa donna. Non so se questo può avere a che fare col responso.
Volevo semplicemente il parere di qualche terapeuta in merito a questo fatto in quanto ci sono rimasto molto male e vorrei un parere.