Penso di soffrire di qualche disturbo nei confronti del cibo.... sopratutto i dolci.
sono ansiosa e mangio, sono annoiata e mangio, faccio qualcosa di goloso e mangio, sono nervosa e mangio..... insomma non riesco a fermarmi, specialmente in questo periodo in cui sono particolarmente stressata e infelice.
sono stata da un nutrizionista ma ho fallito perchè non riesco a fermarmi
io non so veramente più cosa devo fare
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20 DIC 2016
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Buona sera Sara, bisognerebbe capire bene, in modo puntuale e preciso, cosa il cibo rappresenta per lei. Una consulenza psicologica può aiutarla a capire che cosa sta mettendo in campo attraverso il cibo. Importante è dar voce, dedicando del tempo, alle sue azioni. Buona continuazione, Dr.ssa Ines Rommy Cutrona
20 DIC 2016
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Ciao Sara,
il tuo è un sintomo di una difficoltà interna molto più profonda. Dovresti rivolgerti ad uno psicologo così da farti accompagnare nella ricerca del vero motivo del tuo malessere.
Cerca di sostituire il mangiare con qualcosa di più produttivo, qualcosa che ti piace, ad esempio la palestra, la musica, le tue passioni.
Resto a tua disposizione per ulteriori chiarimenti
Dottoressa Cassandra, Molfetta (Bari)
14 DIC 2016
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Buon giorno Sara, questa Tua compulsione è senz'altro di origine psicogena. Il cibo significa molte cose. Occorrerebbero alcunio colloqui per comprendere a grandi linee i confini e le possibili causali psichiche inconsce che sostengono questo comportamento sintomatico. Quindi si potrebbe progettare un percorso psicoterapeutico che Ti liberi da questo problema, risolvendo le determinanti inconsce che lo causano.
Resto a Tua disposizione. Dr. Marco Tartari, Asti
14 DIC 2016
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Buonasera Sara,
il collegamento che lei ha identificato tra emozioni e comportamento alimentare è assolutamente corretto. La perdita di controllo rispetto al cibo è, infatti, spesso associata ad emozioni come noia, ansia, rabbia, frustrazione ma anche gioia. Si parla di disturbo (Disturbo da alimentazione incontrollata), se questo comportamento compare almeno due volte a settimana per almeno sei mesi, e presenta alcune caratteristiche che però, in questa sede, sarebbero lunghe da approfondire. Sicuramente convivere con questa difficoltà, a lungo andare, può diventare molto faticoso. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un terapeuta esperto nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, che la aiuti a comprendere la funzione che il cibo svolge in quei contesti, e la guidi nell'affrontare l'attivazione emotiva in modo più funzionale. In ogni caso, la consapevolezza che lei ha della situazione è un'ottima risorsa da cui partire per fare un buon lavoro.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Barbara Gentile - Roma
14 DIC 2016
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Gentile Sara,
Forse attraverso il cibo agisce un disagio facendosi del male. Sarebbe opportuno che si rivolgesse da uno psicologo per capire quali disagi si nascondono dietro questo ingoiare cibo. Buona giornata
14 DIC 2016
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Buongiorno Sara, probabilmente alla base del suo rapporto squilibrato con il cibo vi sono dei fattori psicologici che andrebbero presi in considerazione. In particolare, da quello che riporta, mi sembra di capire che ha difficoltà a gestire in modo funzionale lo stress e le emozioni particolarmente intense come tristezza e ansia. Dovrebbe, quindi, apprendere, con l'aiuto di un esperto delle modalità alternative e più adeguate per gestire queste emozioni e quello che la porta ad essere stressata.