Dipendenza dal terapeuta

Inviata da ansia · 16 gen 2015 Orientamento professionale

Non posso piu fare a meno di andare dal mio terapeuta, cosa devo fare?

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Miglior risposta 19 GEN 2015

ciao Ansia, sarò scontato ma è proprio con il tuo terapeuta che devi parlarne. Questa dipendenza è un ottimo terreno di lavoro per te ed è con lui che devi lavorarci per imparare a gestirla.

Psicologo Dott. Raffaele Farina Psicologo a Ostuni

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21 GEN 2015

Buona sera,
Mi associo alle colleghe nella bontà del parlare della situazione con il suo terapeuta,
Spero che la vostra relazione sia sostenente a sufficienza da consentirlo.
E' importante inoltre intendere da quanto dura la vostra relazione e questa sua sensazione (che pare per lei problematica..).
La dipendenza in se' è per se' non è un problema in quanto parte integrante dell'esistenza umana: l'indipendenza è' in effetti una condizione inesistente in concreto; noi siamo sempre dipendenti da qualcosa ( aria, acqua, cibo.. E solo in seguito.. Soldi, lavoro, relazioni, affetto..).
L'autonomia invece come situazione esistenziale auspicabile e anche come buon risultato di un efficace terapia si conforma come "capacità dio scegliere, declinare e gestire le proprie dipendenze" .
Un caro saluto!
Andrea De Lorenzo Poz

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19 GEN 2015

Gentile Signora
è ovvio che, in questo momento, lei ha bisogno di questa dipendenza che rappresenta un aspetto della fase di cura che stà attraversando.
Piano piano, man mano che la psicoterapia andrà avanti, questo aspetto tenderà a ridimensionarsi e lei si accorgerà di aver "inglobato" in se stessa quelle che sono le virtù che ora trova nel Terapeuta e che lo rendono per lei indispensabile.
Va tutto bene finché ci si sente dipendente dal terapeuta in determinate fasi di cura...poi bisogna fare il percorso inverso e riacquistare autonomia.
Questi processi sono enormemente agevolati dal dialogo chiaro e aperto col Terapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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19 GEN 2015

Gentile utente, sarebbe importante capire da quanto tempo va avanti questa "dipendenza". Questa è una fase importante della terapia perchè prelude tutta una serie di dinamiche, che sono funzionali alla terapia, si può dire, che se non si sperimenta la dipendenza, non si può diventare indipendenti. Diverso diventa il discorso se questa dovesse diventare problematica e aggiungere un problema in più. Provi a parlarne col suo terapeuta, potrà cogliere insieme a lui il senso di ciò che le sta accadendo. Saluti. d.ssa Paola Liscia Roma

Studio di Psicologia e Psicoterapia della D.ssa Paola Liscia Psicologo a Roma

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19 GEN 2015

La dipendenza dal terapeuta, come molte dipendenze rivelano la necessità di sostituire ciò che non si riesce ancora a fare in modo autonomo. In parole più semplici quando aumenterà la fiducia in se stessi e la propria sicurezza diminuirà la dipendenza. diciamo anche che questa dipendenza è da ritenere positiva e costruttiva purchè si lavori per diminuirla lentamente e naturalmente con amore da parte di entrambi.

Psicologia Del Miglioramento - Holistic Coach Psicologo a Casamassima

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19 GEN 2015

Buon giorno,
ne parli con il proprio terapeuta; capirete insieme il motivo e come agire di conseguenza.

cordiali saluti;
Dott.ssa Monica Palla

Dott.ssa Monica Palla Psicologo a Pisa

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19 GEN 2015

Buonasera,
le suggerisco di parlare della sua difficoltà al suo terapeuta. Potrebbe essere importante, magari anche ai fini degli obiettivi di lavoro stabiliti, analizzare insieme a lui quanto riferisce.
Cordialmente
Silvia Lodovica Pusceddu
Psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvia Lodovica Pusceddu Psicologo a Cagliari

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19 GEN 2015

buongiorno..l'unica cosa che mi sento di proporre è provare a parlarne con lui, in seduta, per capire in che modo si manifesta questa dipendenza, come è nata, che significato ha in questo momento all'interno della sua vita, della sua storia, per cercare altri modi possibili in cui poter indirizzare il vostro rapporto e dare un senso insieme a questo vissuto.
un caro saluto
Dott.ssa Alessia Picco

Dott.ssa Alessia Picco Psicologo a Giaveno

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19 GEN 2015

Questo dipende dal punto in cui si trova la Psicoterapia. Bisognerebbe capire se Lei ha risolto i suoi problemi o ancora ha bisogno di farsi aiutare.
In realtà dipende anche dalla fiducia che nutre nei confronti del suo Terapeuta: Se ritiene di avere a che fare con un Professionista serio può parlare con lui di questa sua "dipendenza"; potreste anche confrontarvi sul punto della terapia in cui Lei si trova.
Per il momento questo è ciò che posso consigliarLe.
Cordialmente,
Dott.ssa Roberta Alici.

Dott.ssa Roberta Alici Psicologo a Comacchio

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19 GEN 2015

Gentile Utente,

ne dovrebbe parlare con lui per cercare di superare questa posizione di passività.
Credo però che prima di tutto dovrebbe domandarsi se la psicoterapia ha migliorato o sta continuando a migliorare il suo stato di benessere.
Da quanto tempo ha iniziato il percorso?

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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19 GEN 2015

Andare dallo psicologo serve per risolvere un problema,o per conoscersi meglio,o per trovare le risorse dentro di se' per affrontare dei momenti particolari della vita(che capitano a tutti).essere consapevoli di aver bisogno di andarci è un passo grande!cosi come essere consapevoli di esserne un po' dipendenti!parlarne con il professionista e metterlo a tema è fondamentale,in modo che insieme si possa affrontare e capire perché.Lavorare insieme con degli obiettivi condivisi permette un buon lavoro.Compito di un buon terapeuta è non alimentare dipendenza,ma autonomia!Cosa la spinge ad averne bisogno?Le sta capitando un momento particolare dove ne sente più il bisogno o sente di non poterne fare a mano?quali sono le buone ragioni sottostanti?Ne parli con il suo psicologo.Saluti.Dott.ssa Rizzi

Dott.ssa Carolina Rizzi Psicologo a Milano

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19 GEN 2015

Il primo consiglio che mi sento di darle consiste nell'affrontare questa delicata e importante tematica con il suo terapeuta che, se competente, saprà condurla verso l'indipendenza affettiva, lavorando dapprima sulla vostra relazione terapeutica. Ricordi che uno degli obiettivi della terapia psicologica è quello di condurla al raggiungimento di un'autonomia progressiva, a partire dalla stanza di terapia.

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19 GEN 2015

Il mio consiglio è quello di parlarne innanzitutto con il suo terapeuta che, se competente, saprà indirizzarla verso il raggiungimento dell'indipendenza affettiva che prima di tutto riguarda il vostro rapporto. Si ricordi che uno degli obiettivi di ogni percorso terapeutico è quello di far accrescere e sviluppare l'autonomia attraverso il potenziamento delle proprie risorse personali.
Cordialmente,
Dott.ssa Beatrice Bazzacco

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19 GEN 2015

salve ansia,
penso dovresti esplicitare la questione al tuo terapeuta e lavorare insieme per essere maggiormente indipendente.Cordiali saluti

Maria Pia Cavalieri Psicologo a Fabriano

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19 GEN 2015

Può succedere in una fase particolare della terapia di dipendere dal proprio terapeuta, è la necessaria via per divenire in seguito indipendente e separarsi dal proprio terapeuta.

Dott.ssa Zavagnin Sonia Psicologo a Somma Lombardo

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19 GEN 2015

Gentile utente on line, vada e ne parli direttamente al terapeuta. Anche questo fa parte della terapia che avete in corso.
mille auguri.
dssa patrizia pezzella psicologa sessuologa

Studio Medico In Trastevere Psicologo a Roma

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19 GEN 2015

Cara lo pseudonimo che ha scelto è indicativo probabilmente della difficoltà che lei ha nel sentire le sue emozioni in modo sereno. La questione riguarda qualcosa che accade nella sua analisi, per cui ne parli con il suo terapeuta, vedrà che ne verrà a capo.

Cordialmente
Dott.ssa Antonella Russo

Dr.ssa Antonella Russo Psicologo a Roma

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19 GEN 2015

Buongiorno, ansia. Quello che sta capitando a te capita a molti. Non è nulla di cui preoccuparsi. Con questa persona hai condiviso qualcosa della tua vita che non pensavi avresti mai potuto condividere con nessuno. Con lui ti sei messa a nudo e adesso andare via ti sembra come lasciarti dietro un pezzo della tua vita che non riavrai più. Forse temi anche di non saper ancora "camminare" da sola. L'unica cosa giusta da fare è quella di parlarne con lui: ti conosce così bene che saprà spiegarti meglio di chiunque altro e al di fuori di qualunque teorizzazione quello che ti accade e i motivi che sono alla base di questo tuo sentire.

Dr.ssa Agnese Tiziana Magno Psicologo a Asola

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19 GEN 2015

Gentile Signore/a, non ci dice nulla rispetto alla terapia: da quanto dura, se il percorso terapeutico concordato è giunto a termine, che cosa dice il suo terapeuta al riguardo…
Io le consiglio di parlarne in ogni caso con il suo terapeuta. Qualsiasi dubbio o disagio che interviene all’interno della relazione terapeutica va affrontato in terapia.
Può succedere che durante il percorso terapeutico si percepisca un senso di dipendenza verso il terapeuta, percepito come punto di appoggio e riferimento. E’ lo stesso terapeuta che la può aiutare ad affrontare questi vissuti per accompagnarla in un processo di autonomia e di investimento affettivo con altre persone significative vissuto fuori dal setting terapeutico. I migliori auguri e incoraggiamenti.

Dott.ssa Trevisan Barbara Psicologo a Rovigo

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19 GEN 2015

Gentile utente,
La domanda e' poco chiara, se il lavoro terapeutico e' concluso ne parli con il suo terapeuta e spieghi le sue difficoltà nel porre termine al percorso. Con il terapeuta avrete stabilito un percorso da fare e quali sono gli "obiettivi" da raggiungere. Online e' un po' difficile darle una risposta perché non sappiamo nulla di lei e qual ' è il motivo che l'ha portata ad intraprendere una psicoterapia.
Ne discuta con il suo terapeuta e' la cos più utile da fare .
Cordialmente.
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Gomiero Verena Elisa Psicologo a Padova

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19 GEN 2015

Salve, dovrebbe parlare di questa cosa direttamente con il suo terapeuta in modo che possiate affrontare la natura di questa "dipendenza" e valutare quali possano essere le conseguenze e soprattutto se sia il caso di continuare o meno il percorso terapeutico che avete intrapreso insieme..
Dottoressa Irene Olivi

Irene Olivi Psicologo a Seravezza

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19 GEN 2015

Se la terapia sta proseguendo da anni è comprensibile e ragionevole che si faccia questa domanda. Se invece è da pochi mesi direi che sono dubbi che andrebbero chiariti anche col suo terapeuta. Ne ha parlato con lui? Ha preso in considerazione i suoi timori di dipendenza? Le paure di dipendenza sono comuni perchè fanno sentire fragili e influenzabili. Ascolti il suo cuore.

Dott. Armando Bossarelli Psicologo a Alessandria

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19 GEN 2015

Salve ansia,
dici ben poco per dare un minimo orientamento finalizzato ad una adeguata risposta, Comunque mi sembra di intuire che sarebbe giunto o quasi, il momento della separazione.
Suppongo che il tuo conflitto consista ne capire che andrebbe chiarita la situazione transferale, ma per qualche motivo che a me sfugge, in quanto non implicata controtransferalmente, si sia creata una situazione di stasi. E' assolutamente necessario che tu lo esprima con tutta chiarezza al tuo terapeuta, per dare una spintarella ad un meccanismo che sembra inceppato. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e ti saluto.
Dotttssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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19 GEN 2015

Gentile ansia, quello che sta provando lei capita spesso, durante il percorso psicoterapeutico e per diverse ragioni. Probabilmente lei non è ancora pronta, il suo percorso non è ancora finito. Le consiglio di parlarne tranquillamente con il suo terapeuta. Vedrà che lui saprà chiarire ogni suo dubbio ed aiutarla a superare anche questa.

Dr.ssa Agnese Tiziana Magno Psicologo a Asola

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19 GEN 2015

Caro utente,
Ci sarebbero tanti aspetti da dover approfondire ma credo che sia giusto che tu lo faccia con il tuo terapeuta.
Parla apertamente con lui/lei di quello che senti e delle tue preoccupazioni, insieme cercherete di risolvere questo problema.
Un caro saluto,

Dott.ssa Valentina Mossa, Torino

Dott.ssa Valentina Mossa Psicologo a Chivasso

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