Dipendenza affettiva,prima relazione con ragazzo possessivo

Inviata da Virna · 21 ott 2020

Salve,ho 20 anni e il mio ragazzo 21sono fidanzata da circa un anno,ed e la mia prima storia,solo che nell ultimo periodo sto riscontrando sempre dei più dei lati di me mai usciti,se non ci vediamo per un giorno cerco di non farlo notare e come se mi desse fastidio e come se lo vorrei vedere tutti i giorni anche per 10 minuti,sto male perché a volte penso che lo ami più io che lui,e come se la mia vita ora fosse tutta legata a lui e dipendete da lui,anche perché lui è una persona abbastanza possessiva e quindi gelosa,al livello che la sera non posso manco andare a mangiare una pizza a casa di un amica,e pure io ho accettato questo perché non volevo perderlo,perché mentre vorrei fare delle cose per smuovere la nostra relazione poi mi blocco perché ho paura ..e come de questa relazione in alcuni momenti mi facesse così bene e in altri così male..non so che fare a volte mi sento anche oppressa ma non riesco ad immaginarmi ad ora senza di lui e come se mi sentissi così legata a lui ..a volte mi viene da piangere anche senza un buon motivo,sto bene solo quando siamo insieme

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Miglior risposta 21 OTT 2020

Buongiorno. Al di là di sterili etichette sembra che, in questo momento, il suo senso di stabilità personale sia particolarmente legato a questa persona. Questo di per sè non è problematico ma può diventarlo se unica fonte di co-percezione e se emerge sofferenza e impossibilità di "essere senza". Valuti una consulenza psicologica per mettere a tema i significati sottesi al Suo essere con l'Altro e aumentare le fonti di stabilità personale, alla luce di un progetto identitario che Le appartenga al di là e a prescindere da questo ragazzo. Cordialità, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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22 OTT 2020

Carissima Virna, il suo sentimento di oppressione e malessere è comprensibile, poiché qualsiasi relazione (non solo amorosa) con qualcuno per il quale ci scopriamo dipendenti, può provocare una certa quota di ansia e/o preoccupazione.
Nel suo caso, già il fatto di aver preso coscienza di questa problematica è un enorme passo avanti, perché implica il desiderio e la voglia di modificare una condizione che ha identificato come dolorosa e, quindi, di voler migliorare e crescere. Il mio consiglio è quello di non farsi sopraffare dall'ansia o da pensieri negativi e di valutare, invece, proprio alla luce di questa presa di coscienza, la possibilità di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che la supporti in questa nuova fase di cambiamento e crescita personale.
Un caro saluto.

Dott.ssa Alessandra Genovese Psicologo a Varese

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22 OTT 2020

Buongiorno Virna,
mi ha colpito il titolo con "diagnosi" e con l'indicazione di "prima relazione". A volte davanti a sentimenti contrastanti proviamo molta paura e quindi confusione per cui un sostegno psicologico potrebbe essere importante per togliere un po' di caos e avere maggiore consapevolezza. Il mio suggerimento è quello di trovare il senso per ogni cosa che ci succede: questa relazione attualmente ha fatto emergere degli aspetti di sé che non conosceva. Li guardi e piano piano capisca che cosa ne vuol fare: se poi deciderà di lavorarci su potrà sempre contattare un professionista.
Un abbraccio

Dott.ssa Martina Francalanci Psicologo a San Miniato

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21 OTT 2020

Cara Virna, sarebbe utile per Lei approfondire questa Sua dipendenza dal Suo compagno, che, a tratti La fa stare bene, ma a tratti La fa stare anche molto male, oppressa. Lascia pensare, quindi, che sia consapevole che non sia del tutto positiva la relazione instaurata, per sé stessa. Potrebbe essere necessario chiedere un aiuto psicologico che La guidi nella consapevolizzazione in toto di ciò che prova, riflettendo su ciò che davvero Le possa fare bene, e sviluppare delle risorse per riconoscere e raggiungere il Suo benessere, svincolandosi da situazioni che Le casino malessere!
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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