Mi capita spesso. Interrompo una relazione e ne cerco subito un'altra, da sola non mi sento bene. Una volta un'amica che studia psicologia mi ha detto che potrei avere la sindrome del fratello di mezzo. I miei genitori davano retta o a mia sorella più grande perché era una super secchiona o alla piccola perché era la principessina della casa. A me mai... secondo lei sono in costante ricerca di affetto e di amore per colpa del fatto che i miei mi ignoravano, è possbile? Come imparo a stare da sola?
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9 LUG 2015
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Gentile Monica,
le informazioni a disposizione non sono molte...sarebbe importante sapere qualcosa in più di lei, informazioni base come l'età ed informazioni in merito alle sue modalità generali di relazionarsi agli altri. Le relazioni sentimentali sono una delle tante forme in cui si declina il nostro mondo relazionale.
è possibile che ad alimentare la ricerca di un partner ci sia il bisogno di essere vista, di essere oggetto di amore ed attenzioni...ma forse è un po' semplicistico.
Sarebbe interessante per lei approfondire il suo modo di approcciarsi ad un partner...come lo sceglie, come esordisce una relazione, come si sviluppa, che grado di coinvolgimento raggiunge, quanto dura, come e perchè si conclude. Non dimentichi mai di riflettere sul suo vissuto e sui suoi bisogni in tutti questi momenti enucleati. Si sposti poi sulle relazioni amicali e di altro genere e valuti se ci sono delle analogie.
7 LUG 2015
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Per imparare a stare da sola devi... STARCI. Finchè credi di non saper stare da sola non ti metti in gioco nella tua solitudine e continuerai quindi a credere di avere questa incapacità. Drvi cominciare a ritagliarti delle cose solo tue, alimentare e scoprire una dimensione che sia solo e soltanto tua. Se da sola non riesci diventa indispensabile il sostegno di uno psicologo
7 LUG 2015
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Cara Monica, anche quando siamo da soli, in realtà, abbiamo sempre nella mente qualcun'altro. Questo perché è davvero impossibile provare a descriverci senza parlare anche delle nostre relazioni.. La tua ricerca continua di relazioni e quello che dici a proposito della tua famiglia, mi fa pensare che tu sia in un certo modo alla ricerca di quel tipo di relazioni che ti facciano stare bene sia quando sei con qualcuno sia quando sei da sola. Una psicoterapia potrebbe aiutarti a capire il significato emotivo di quello che ti succede e fornirti gli strumenti giusti per aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo. Un sincero in bocca al lupo e un caro saluto. Dott. Massimo Perrini - Psicologo Psicoterapeuta Psicoanalista Relazionale a Roma.
7 LUG 2015
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Buongiorno gentile Monica,
al di là delle considerazioni generali sull'essere una secondogenita, rifletterei su altro: Ci dice che è una costante per lei interromper le relazioni, come mai interrompe le relazioni? Cosa succede nelle relazioni quando inizia la crisi che porta all'abbandono? Come si sente il momento in cui la relazione finisce? Queste domande riportano la situazione interiore che lei vive nella sua unicità e specificità di persona al di là di luoghi comuni che creano solo fumo e ambiguità sulla sua storia individuale. Un percorso di psicoterapia analitica l'aiuterebbe a trovare la sua rinascita affettiva e la valorizzazione nella capacità anche di stare da sola quanto basta.
Cari saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
7 LUG 2015
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Cara Monica, probabilmente la carenza di attenzioni dei suoi genitori le hanno lasciato una sensazione di vuoto che lei sente di voler riempire costantemente.
Quando figure essenziali come i genitori ignorano i propri figli, non creano però solo un vuoto affettivo, ma anche una bassa autostima, in quanto non ci si sente importanti e considerati nel proprio valore individuale.
Per far fronte alla solitudine, pertanto, lei ha bisogno di ritrovare fiducia e stima di se stessa.
Questo può farlo circondandosi di persone che le vogliono bene, attraverso soddisfazioni lavorative, ma soprattutto iniziando un percorso con un professionista che la metta a contatto con se stessa e le sue esigenze più intime.
6 LUG 2015
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Cara Monica,
non ci scrivi quanti anni hai, ma immagino tu sia giovane.
Sarebbe interessante capire cosa ti faccia scegliere di lasciare le persone che frequenti e come vivi le relazioni quando cominciano a farsi più intense e durature.
La tua esperienza di "sorella di mezzo" può far riflettere sulla tua ricerca di affetto, ma a noi interessa anche cosa succede quando lasci.
Come ti senti se pensi alle tue relazioni? cambia qualcosa se pensi al loro esordio oppure a quando "si fanno serie"? Ti capita di avere paura che siano i tuoi partner a lasciarti?