Dipendenza affettiva e promiscuità

Inviata da Raffaella · 24 gen 2017 Terapia di coppia

Buongiorno, provo a partire dalle origini. Ho 33 anni, laureata, un lavoro che amo in una grande realtà, figlia unica.
Sono cresciuta con i nonni materni ( all'estero) : mia madre lavorava, mio padre era in Italia e faceva la spola. Ambiente iperaffettivo, mi sentivo speciale per i miei nonni, ero al centro del mondo. Il momento del distacco è stato per me molto traumatico, avevo circa 6 anni quando mia madre ha lasciato il Paese ed è venuta qui in Italia da mio padre. Avevo un mondo tutto mio. Alternavo timidezza e chiusura ad estrema solarità e gioiosità. Mio padre è stato, per carattere, sempre molto assente emotivamente con me. Poco dialogo, pochissime attenzioni. Il rapporto con mia madre ( una volta distaccatami dai nonni ) è sempre stato estremamente burrascoso. Negli anni, credo, mia madre avesse avuto una forte depressione a causa della sua venuta in Italia. Ricordo i violenti litigi con mio padre, le incomprensioni. Mia madre era molto severa con me. Inoltre, percepivo scarsissimo interesse ai miei disagi, problemi, richieste, tuttavia non ho mai dato problemi a scuola ( avevo un alto rendimento ). Alternava stati di profondo amore a stati estremamente aggressivi, dove mi puniva e picchiava. Ho sempre avuto un amore smodato verso i nonni. Cresco. Da adolescente comincio a provare i primi innamoramenti, spesso non ricambiati, provando enorme sofferenza. Lo chiamo il '' buio tunnel dell'adolescenza'' perché mi sentivo assolutamente sola emotivamente. Mia madre aveva ripreso a lavorare qui in Italia e mio padre, insomma, era indifferente. Amori platonici soffertissimi. Avevo un diario, dove appuntavo tutto il mio vero e proprio disagio esistenziale. Il mio primo rapporto intimo l'ho avuto a 22 anni, di cui ho un bel ricordo, con un collega universitario, un bravo ragazzo. A 23 anni ho avuto la mia prima storia seria, lui più grande di 8 anni, mi lascia dopo circa 6 mesi. Mi sono sentita completamente abbandonata, ho vissuto un vero e proprio lutto. Era un rifiuto. Mi sentivo non speciale, non amata, sola. Nei mesi a venire ( premetto che sono sempre stata una donna fedele e con dei forti valori ) comincio ad avere relazioni promiscue, nell'arco di pochi mesi 'colleziono' uomini ( tutti single ) cercando in tutti quello che avevo perso. Lasciati tutti dopo poche uscite. Dopo ogni 'incontro' tornavo a casa devastata ed ancora più distrutta emotivamente. Passano due anni, mi innamoro perdutamente di un ragazzo che i miei non accettavano, perché socialmente inferiore. Era un amore puro ed irrazionale per me. In casa, nel frattempo, il mio rapporto conflittuale con mia madre prosegue. Lavoro da quando avevo 15 anni ( pur non avendo problemi economici ) per non chiedere loro nulla. Rallento gli studi ( che poi per fortuna, anche se in ritardo, porterò a termine ). Segue una relazione di 7 anni estremamente equilibrati, dove avevo una mia dimensione emotiva e fisica. A 30 anni chiudo questa relazione perchè desidero accanto un uomo più maturo, protettivo che si prenda cura di me. Felice della scelta, torno single. Dopo un mese conosco il mio ex compagno con con durerà quasi 2 anni. Con lui è stato un amore maturo, razionale, lo vedevo padre dei miei figli. Grandi progetti .... per poi scoprire, da un giorno all'altro, che si trattava di narcisismo patologico. La fine mi devasta. Mi ricontatterà dopo qualche mese proponendomi solo incontri di letto, che accetto pur di star con lui. Passano i mesi e comincio a vederlo per quello che è..mi distacco emotivamente, ma continuo ad andarci a letto. Conosco un altro uomo, 3 settimane fa, dopo qualche settimana di scambio di messaggi normalissimi, mi invita a cena, ci finisco a letto al primo appuntamento. Ma questa volta, rispetto a quando avevo poco piu che 20 anni, la cosa mi lascia serena. Il giorno dopo mi richiama e manteniamo per due settimane contatti giornalieri, fatti di telefonate e messaggi normalissimi, per poi vederci nel weekend ( non sesso ). Il giorno dopo, pubblica una vignetta su un social, pensando si potesse riferire a me, glie lo chiedo, Sostiene di no, aggiungo di essere sempre sincero con me, a prescindere da tutto. Nel frattempo sparisce...dopo due ( di numero ) miei messaggi ( senza risposta ) ed una telefonata senza risposta, mi scrive che ero totalmente fuori luogo ( usando un tono freddo e cinico ) e facendomi capire che non ha intenzione nè di rivedermi nè sentirmi. Eppure, lucidamente, sono stata fin troppo fredda con lui, evitando di essere attaccata o pressarlo. Mi sento completamente persa... Emotivamente sbandata... Mi ritrovo dinuovo, dopo quasi due anni, a cercare, accettare situazioni che poi mi fanno terribilmente soffrire. Non posso dirmi innamorata, ma certo è che dopo circa 3 settimane di assidua comunicazione, mi sentivo 'legata' a questa persona. Appena è sparito, al primo messaggio del mio ex compagno, ho ceduto. Mi rendo conto che qualcosa non va, Come se avessi uno smodato bisogno di essere amata. L'uomo con cui sono uscita fino alla scorsa settimana mi aveva colpita per la dolcezza e la delicatezza non solo durante l'intimità, ma soprattutto dopo. Mi abbracciava e mi stringeva a sè. Vorrei capire che problema ho, perché fondamentalmente mi rendo conto che pur stando bene da sola ( sono indipendente sotto tutti i punti di vista ) mi sento totalmente incompleta senza un compagno. Ma soprattutto mi rendo conto che idealizzo in maniera forse estrema l'Amore, come una cosa pura ed eterna... A 33 anni non posso permettermi di essere ancora cosi ingenua...ma mi rendo conto che diventa più forte di me. Questa cosa mi fa soffrire terribilmente. Aggiungo che risulto essere, agli occhi di tutti quelli che mi circondano, una persona piena di vita ed energia. Spesso mi dicono di essere come il sole, piena di vita, allegra, gioiosa e solare. Sapessero che, soprattutto dopo la fine della relazione col narciso, abbia avuto momenti ( seppur infinitesimali ) di depressione e pensieri di suicidio ( cosa che nemmeno lontanamente ho mai attuato ). Pensieri di inadeguatezza ed incapacità di relazionarmi con un uomo... Eppure la precedente storia, di 7 anni, era estremamente equilibrata, con un ragazzo che mi ha dato anche la luna...Ora vivo un forte senso di colpa, perchè ritengo essere stata inappropriata nel messaggio '' sii sempre sincero con me'' ad un uomo visto 4 volte e che, giustamente a leggerlo è scappato a gambe levate....

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Miglior risposta 25 GEN 2017

Salve Raffaella.
La ringrazio per aver condiviso con noi le sue riflessioni e credo lei sia stata molto competente nel descrivere tutto con dettagli importanti, non solo per i fatti riportati, ma anche per la sua consapevolezza delle emozioni che esperisce in determinati contesti.
Mi pare di capire che le sue emozioni principali sono la tristezza legate a un senso di inadeguatezza, motivo a cui attribuisce la scelta dei suoi ex compagni (tra cui l'ultimo partner) di lasciarla, e il senso di colpa che sopraggiunge seccessivamente (almeno per quanto riguarda l'ultimo episodio riportato).
Sicuramente se lei riferisce che ha un forte bisogno di essere amata, questo va preso per vero, esulando dalle interpretazioni che ne possono derivare. Sicuramente la sua situazione familiare può avere, ad oggi, un effetto rispetto alla scelta del partner.
Credo che il disagio nasca non dal suo bisogno di essere amata, anche se iperiveste in questo, piuttosto dal suo senso di inadeguatezza che ha di base e che conferma ogni volta che i suoi partner si allontanano da lei, creando così un circolo vizioso che le sembra difficile interrompere.
Sicuramente un percorso personale potrebbe aiutarla a capire i motivi in cui investe in queste relazioni e a superare il suo senso di inadeguatezza.
Spero che queste mie riflessioni possano esserle utili e che possano essere per lei motivo di intraprendere un suo percorso di crescita.
Resto a disposizione
Dott.ssa Fabrizia Tudisco - Napoli

Dott.ssa Fabrizia Tudisco Psicologo a Napoli

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3 OTT 2017

Cara Raffaella, dalla tua storia percepisco un profondo senso di vuoto e di incompletezza. Mi sembra che tu cerchi di colmare questo vuoto interiore attraverso l'altro, ma ricorda che se prima non basti a te stessa, non riesci a stare bene da sola, non riuscirai a stare bene in coppia. Ritrova prima te stessa, sviluppa fiducia nelle tue capacità e vedrai che, senza nemmeno cercarla, attirerai la persona giusta. Inoltre dalle tue parole avverto che sei troppo dura con te stessa: aver avuto numerose esperienze sessuali non significa essere promiscui. Non ti giudicare negativamente per questo : hai diritto a fare delle esperienze in campo sessuale, l'importante è viverle serenamente e non con i sensi di colpa che percepisco dalle tue parole. Il miglior augurio che posso farti è di riscoprire te stessa e di amarti come meriti e vedrai che il compagno che cerchi arriverà. Un abbraccio
Dott. ssa Grimaldi

Dott.ssa Francesca Grimaldi Psicologo a Roma

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