Dipendenza affettiva cosa fare
Sono una ventunenne. Da alcuni anni prendo psicofarmaci, soprattutto per stati ansiosi. Negli ultimi tempi però credo di essere caduta in una leggera depressione: durante il giorno mi preoccupo perché non so come fare passare le ore, quindi dormo più di metà giornata e mi sveglio angosciata. La notte invece non dormo, se non poche ore, e non è la prima volta che mi capita di svegliarmi piena di graffi che mi bruciano e che credo di essermi fatta nel sonno. Mangio solo se costretta dalla mia famiglia, e poi mi sento male. Penso di essere un peso per tutti, e cercare di essere consolata non mi è d’aiuto, perché mi fa male sentirmi dire che mi si vuole bene anche quando non è vero e perché sono tormentata da sensi di colpa che a volte si alternano ad attacchi d’ira che mi fanno stare troppo male. Ovviamente non ho desiderio sessuale né tantomeno altri desideri. Non mi era mai capitato di desiderare sul serio di non svegliarmi più, ma so che non c’è via d’uscita. Mi capita di sentirmi svenire più volte durante la giornata perché non ho la forza di reagire. La cosa che mi fa più male in assoluto è la mia dipendenza affettiva, ma i miei ragionamenti sono talmente complessi che non credo ci sia modo di spiegarli, e se ci provassi il dolore sarebbe troppo forte. Solo il pensiero di dovermi svegliare ogni giorno aspettando che sia l’ultimo ancora a lungo mi crea panico. In questo momento non posso spendere per affrontare un nuovo percorso con un terapista. Io sono zero.
Ho bisogno di aiuto immediato,
Anna.