Difficoltà sessuali con il mio attuale ragazzo

Inviata da Giulia · 1 ago 2016 Problemi sessuali

Salve a tutti,
sono Giulia una ragazza di 34 anni e scrivo per cercare di capire la natura del mio problema riscontrato in ambito sessuale con il mio attuale ragazzo e magari risolverlo con l'aiuto di un professionista. Cercherò di essere breve.
Come ho detto sono fidanzata da quasi 3 anni e con il mio ragazzo va tutto bene se non fosse per i problemi che ho nell'intimità con lui, e solo con lui sinceramente sto affrontando questa difficoltà perché con tutti i precedenti partner non ho mai avuto nessun problema del genere e ho goduto sempre di una sessualità pienamente soddisfacente raggiungendo l'orgasmo in tutti i modi possibili e con tutti i miei compagni. Solo con il mio attuale partner non riesco a provare piacere nell'atto, questo fin dai nostri primi rapporti, non godo quando lui mi penetra eppure l'eccitazione era presente in modo costante per tutto il rapporto, parlo al passato perché purtroppo adesso non ho più desiderio, è scomparso! Perché parto già con l'idea di non provare nulla e quindi è come se non avesse più senso fare l'amore con lui perché non arrivo al piacere. Lui se n’è reso conto ed io sono mortificata perché non so come dirgli che non provo piacere nell'atto e quindi non ho voglia, ho provato a "spingere" la libido chiedendogli di vedere dei filmati hard e devo dire che l'eccitazione sale rapidamente nel vederli, lubrificazione abbondante e voglia alle stelle ma piacere nell'atto sempre nulla! Non capisco perché mi accadde questo. Mi sono fatta mille domande, dalla a alla z , se lo amo, se fisicamente mi piace ecc , ma nonostante tutto non trovo una via di uscita. Per me è frustrante non "sentire nulla", non mi è mai capitato con nessun ragazzo! Eppure lo sento in me, ma piacere zero neanche quando all'inizio della storia la mia voglia di fare l'amore con lui non mi fermava da nessuna parte, anche al cinema lo abbiamo fatto! Pensate un po’! Più passava il tempo e più mi rendevo conto che potevo fare a meno della penetrazione perché non mi portava a nulla. La cosa è diventata frustrante perché con tutti i partner avuti la sensibilità vaginale è stata presente fino alla fine della storia , avevo orgasmi molto intensi anche senza coinvolgere il clitoride (cosa cha adesso con lui sono costretta a fare!) e questo mi devasta. Adesso vi chiedo un parere sincero, di cuore, perché sono arresa....cosa mi sta accadendo?
Le mie amiche più care a cui ho raccontato tutto mi dicono che potrebbe essere un problema di caratteristiche sessuali perché anche a loro è capitato con ragazzi diciamo poco dotati, sarà anche per me la stessa cosa? Io non ho mai dato importanza a questa cosa, ma a questo punto da donna la domanda me la faccio. Sarà che lui non ha dimensioni adeguate per stimolare in modo soddisfacente le mie pareti vaginali?
Se la dimensione realmente non conta nulla per l'orgasmo vaginale, allora cosa mi è successo?
Ringrazio tutti in anticipo per la pazienza e chiedo scusa per certi dettagli che ho descritto ma ho cercato di essere quanto più diretta possibile.
Spero nelle vostre risposte
Grazie
Cordiali saluti

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Miglior risposta 3 AGO 2016

Buonasera Giulia,
concordo pienamente con la dott.ssa Termini: visto che, nel passato sembra non aver avuto problematiche di questo tipo con gli altri partner, la sintomatologia da lei descritta sembra essere relazionale. Oltre al fatto che, in questo post, ha trattato solo la sfera sex del vostro rapporto, ciò che mi ha colpito è che sembra non avere un'ottica autoriflessiva (se non vogliamo considerare la sua preoccupazione di ferire i sentimenti del suo partner o alcune domande del tipo se lo ama, se le piace fisicamente, etc., che non esplorano i suoi vissuti profondi/nucleari emotivi). Ovvero, domande del tipo: quale aspetto di me (emotivo, cognitivo, relazionale, etc.) potrebbe essere rilevante in questo tipo di sintomatologia? Può essere che il come mi senta, all'interno della coppia, esiti in un basso piacere sex (oltre al calo, specifico con questo partner, del desiderio sex)? Quale emozione immediata provo nell'immaginarmi all'interno di questa coppia e durante il rapporto sex? Quale immagine di me, lui, nostra ne ricavo se penso a questa situazione specifica ma anche al nostro rapporto in generale? Insomma, il senso è porre anche se stessi all'interno della "responsabilità di coppia" che sottende una buona relazione. Evidentemente il suo partner ha capito tutto (chissà da quando) ma anche lui ha scelto di far rimanere il tutto in un ambito implicito (forse con il pensiero che, prima o poi, le cose si possono aggiustare). Dunque, se si prova a decentrarsi dall'aspetto problematico specifico sembra emergere una "volontà duale" (inconsapevole...anche se bisognerebbe capire quanto inconsapevole) a mantenere (ipotesi) tale sintomatologia, nel tempo. Questo perchè, sempre ipotesi, tale situazione apporta (almeno finora) dei vantaggi ad entrambi i sistemi emotivi. Può darsi che, recentemente, sia accaduta qualcosa, tra voi, per cui questi vantaggi non sussistono più (almeno per lei), per cui non le sta più bene come va avanti tale rapporto. Infine, rispetto al discorso delle dimensioni (a parte situazioni patologiche conclamate), è ormai socialmente risaputo che, di per sè, non contano, essendo l'orgasmo della donna solamente clitorideo. Tuttavia, alcune donne, raggiungono l'orgasmo in determinate posizioni o solo attraverso un coito completo (comunque, con relativa stimolazione clitoridea), per cui può sembrare che si tratti di orgasmo vaginale, mentre altre hanno l'orgasmo solo tramite la stimolazione diretta clitoridea. Naturalmente sto parlando di orgasmo da stimolazione fisica; quello ottenibile anche senza di essa (quindi, prettamente psicologico) è un altro discorso.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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11 LUG 2017

Cara Giulia,
non deve essere stato facile vivere in questa situazione.
Le consiglio di richiedere il supporto di uno psicologo di tipo cognitivo comportamentale. Avrà il giusto sostegno e guida per poter ritrovare un equilibrio e iniziare a pensare a se stessa.
Un saluto
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma

Dr. Ilaria Albano Psicologo a Milano

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4 AGO 2016

Cara Giulia,
la tua tecnicamente si chiama "anorgasmia situazionale", cioe' accade solo in determinate situazioni o con una determinata persona.
Di conseguenza, la motivazione è psicologica, altrimenti non avresti l'orgasmo con nessuno.
A bloccare l'orgasmo in genere ci sono le emozioni, in particolare l'ansia (paura che accada qualcosa di dannoso in conseguenza dell'atto sessuale).
Difficile che tu ne venga a capo da sola, ti ci vuole qualcuno che veda le cose esternamente e non solo dal tuo punto di vista.
Ti consiglierei una psicoterapia, non necessariamente una sessuologa.
Ti invito a fare una piccola ricerca per individuare le psicoterapie di efficacia scientificamente dimostrata, allo scopo di non buttare denaro e tempo con qualcuno che usa tecniche alla "formaggio leerdhammer" (non so se ricordi la pubblicità).
Coraggio, se ne esce

Anonimo-157342 Psicologo a Montebelluna

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2 AGO 2016

Salve Giulia,
( penso di aver già risposto, ma ho piacere ad aggiungere)
Il tuo problema potrebbe sembrarti unico ma ti assicuro che è un disagio molto diffuso.
Fare l'amore è' l'atto più intimo che ci possa essere vengono richieste inibizioni che da quando nasciamo la nostra cultura promuove, non fidarsi, stai attenta!, sii una brava ragazza, sii forte etc
Queste ingiunzioni vengono riproposte nella nostra mente quando ci troviamo in situazioni particolari e diciamo che non "si sposano" con il fare l'amore che comprende il fidarsi, lasciarsi andare abbandonarsi ....
Nel momento in cui si presenta il sintomo esso diventa cruciale e tutte le nostr attenzioni si concentrano si di esso.
Non esiste più il partner non esistiamo più noi stessi e figuriamoci la coppia!
Nel momento in cui esami organici, visite ginecologiche e lo altro ci dicono che è tutto ok
Possiamo allora cominciare a parlare di dinamiche psicologiche.
Un caro saluto
Dot.Sa Marta Cremonese

Marta Cremonese Psicologo a Chieti Scalo

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