Buongiorno
Ho 27 anni e ho un problema a cui non riesco a dare una soluzione. Ogni persona che conosco mi mette sempre nella condizione di pensare “non potremmo mai essere amici”. Non ho molti amici, anzi a voler essere sincera ne ho solo una che reputo tale. Ma vorrei averne di più, persone con cui uscire a bere qualcosa, non per forza qualcuno che sia totalmente presente nella mia vita ma solo qualcuno di divertente. Però mi sembra impossibile riuscire a trovare persone con cui valga davvero passare il mio tempo. È forse questo il problema? Il mio dire che vorrei trovare qualcuno di “leggero” e poi insinuare che sarebbe tempo sprecato? Sono fidanzata da 8 anni con un ragazzo più grande di me di 8 anni. Ho sempre pensato di essere più matura delle ragazze della mia età. Infatti quando conosco qualche coetaneo mi sembra troppo immaturo. Ma allo stesso tempo penso che non mi sentirei a mio agio ad uscire con ragazze più grandi perché le vedrei “troppo grandi”.
A lavoro parlo e scherzo con tutti i miei colleghi ma ho legato solo con uno di loro. Ma anche con lui a volte mi viene da pensare “cavolo ma siamo proprio diversi, molti aspetti del suo carattere non mi piacciono”.
Sono disperata, continuo a colpevolizzarmi per questo mio problema e penso che non ne uscirò mai.
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8 AGO 2022
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Gentile Roberta,
È generosa nella descrizione del suo vissuto e spero di non essere inopportuna se scrivo che al momento, tra le gemme di cui ha scritto (come si sente, la sua storia affettiva, l’ambito lavorativo, le relazioni con i coetanei, le donne più grandi e i suoi colleghi, …), mi sembra di cogliere anche questo tema: la sua volontà di avere più amici parrebbe ostacolata dal pensiero “non potremmo mai essere amici”, come se desiderio e pensiero non fossero allineati tra loro ma anzi, prendessero strade diverse. Quale percorrere?
Le domande indicano una terza possibile direzione da seguire per trovare l’amico-tesoro e lei se ne pone due di tutto rispetto: “È forse questo il problema? Il mio dire che vorrei trovare qualcuno di “leggero” e poi insinuare che sarebbe tempo sprecato?” Questa sua preziosa riflessione può aprire ad altre questioni profonde che la riguardano e meriterebbe uno spazio protetto e un tempo dedicato come quello all’interno della stanza delle parole, per non perdetela in un fondale ma anzi, portarla in superficie e comprendere le ragioni che la spingono a sentirsi e comportarsi in questo modo.
Forse, tenendo a mente la sua ultima frase, in questo momento un* psicolog* potrebbe essere una persona con cui valga la pena passare il suo tempo.
Un gentile saluto,
Rimango a disposizione
Dott.ssa Tessarolo
10 AGO 2022
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Buongiorno Roberta,
credo che oggi come oggi tra social e cellulari sia sempre più difficile costruire amicizie reali e solide. Liberati dei pregiudizi e non colpevolizzarti ma datti spazio per conoscere le persone e capire quali possano essere eventuali punti di connessione con loro.
9 AGO 2022
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Gentilissima,
il mio approccio è molto pragmatico perchè credo nella forza della comunicazione. Dalla sua mail emerge l'insoddisfazione per le persone che conosce, e il dubbio che siano persone che lei apprezza veramente. Premesso che un percorso psicologico breve la aiuterebbe a dissipare questa modalità contorta di pensiero ossessivo per lei molto gravosa, la invito, come aiuto, a cambiare domanda. Anzichè chiedersi continuamente se una certa persona le piace o no, potrebbe essere o meno adatta, si chieda SE lei stessa è disponibile a dare amicizia, cosa ha da offrire ai suoi amici, per cosa la apprezzano e cosa potrebbe fare di diverso dal solito per trovare persone nuove. Sicuramente questa domanda inizierà a ribaltare il suo modo di pensare, rendendola più responsabile e meno succube di ciò che le accade. Mi faccia sapere. Un cordiale saluto. Alessandra Monticone, psicologa online e in presenza.
8 AGO 2022
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Salve Roberta, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
8 AGO 2022
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Buongiorno Roberta, prova a non crearti pregiudizi nei confronti degli altri, vivi il momento in cui ti trovi con qualcuno, senza pensare al poi, se riesci a divertirti e parlare tranquillamente con loro, se parti coi pensieri difficilmente potrai essere nel presente e capire con chi stai bene.
8 AGO 2022
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Buongiorno Roberta,
se ho capito bene vorresti avere più amicizie ma poi ti ostacola approfondirle perché sono persone "leggere" oppure hanno un carattere opposto al tuo o non ti piace molto, giusto?
Non c'è giusto o sbagliato.
Sarebbe da analizzare i tuoi pensieri, emozioni e strategie nel relazionarti.
Cosa ti blocca nel cercare e poi frenati.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire e analizzare questa situazione.
Cordiali saluti.
8 AGO 2022
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Buongiorno Roberta, mi dispiace per il disagio che sta vivendo e che trapela chiaramente dalle sue parole. È difficile dare l'esatta interpretazione a questo suo approccio ai rapporti sociali. Le motivazioni potrebbe essere diverse, ma solo con un percorso adeguato potrebbe riuscire ad individua di conseguenza a risolvere.
Resto a sua disposizione, un abbraccio.
8 AGO 2022
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Salve Roberta. Mi sembra di capire che non appena si avvicina a un'altra persona, nonostante senta il desiderio di costruire una rete di relazioni, inizi a pensare che non ne vale la pena e che l'altro sia troppo differente da lei. Immagino anche quanto questo possa farla sentire sola visto che coltiva l'idea che l'altro sia o troppo immaturo o troppo più grande di lei, quindi in ogni modo non adatto. Purtroppo quello che accade da come racconta è che questo finisce per ricade su di lei e quello che si dice è che anche lei non va bene, ha qualcosa che non va. Io credo che ci sia da capire cosa vuol dire per lei essere intimi e valutare anche un suo senso di adeguatezza e amabilità. Qualora volesse sarei contenta di ascoltarla, la aspetto