Difficoltà e blocco nello studio

Inviata da Margherita · 22 giu 2017 Orientamento scolastico

Buonasera,mi chiamo Federica e ho 26 anni. Ho da tempo un problema che mi mette enorme ansia addosso,e che non riesco a risolvere: un blocco psicologico nello studio.
Mi sono laureata in tempo,anche con il massimo,e poco dopo ho deciso di provare a sostenere un concorso pubblico piuttosto importante,che richiede almeno due o tre anni di studio intenso.
Il punto è che,nonostante per me ciò in cui mi sto specializzando sia la mia vita,mi è venuto ad odio lo studio. Riesco a studiare 5-6 ore al giorno,con il timer (per non distrarmi),e non di più. Cerco di raggiungere le 8 ore e non ci riesco,rimanendo inesorabilmente frustrata. Non riesco a studiare come gli altri,ipercompetitivi,non riesco,anzi,NON SO programmare,non riesco a fare più di tot pagine per eccesso di perfezionismo,nonostante mi vengano riconosciute capacità (scrivi bene,sei in grado di ragionare) non riesco a fare più di quello che faccio e soprattutto ho una memoria che fa schifo. Penso sempre di non poterci riuscire per tutti i motivi di cui sopra.È stato mortificante che qualcuno di molto importante a me sovraordinato mi abbia fatto velatamente intendere che secondo lei io non abbia la sufficiente motivazione per affrontare questo percorso,o la voglia:mi è stato detto che sono intelligente,ma ribelle e poco temprata emotivamente. Provo rabbia,non so come migliorarmi. Ho anche acquistato dei libri di crescita personale su come migliorare il metodo di studio,e sono sempre insoddisfatta. Pensate che al liceo studiavo a partire dalle 4 del mattino,con grande motivazione,per vendicarmi nei confronti dei bulli che mi prendevano in giro e dimostrare a tutti che io ero in grado di farcela (e anche allora ottenni il massimo)all'università,alla che se poi parte della lena è andata scemando un pó. Sogno spesso di andare a sostenere il concorso ed addormentarmi sul banco,mentre gli altri scrivono..orribile. Mi vergogno a pensare a come mi giudicherebbero le persone che mi conoscono qualora non lo superassi (ipotesi purtroppo da non scartare,data la difficoltà e il caso). Adesso si parla di un'anticipazione della prova,e sono paralizzata dall'angoscia. Non sono convinta di andarci nell'immediato,ma sentirmi dire "sprechi un'occasione" e "i tempi si allungano" fa male.Aggiungo che la mia crisi nello studio legata al concorso é incominciata subito dopo la laurea,con una grossa crisi in famiglia e a correlati sconvolgimenti in ambito sentimentale. Poi la situazione si è calmata,ma io sono rimasta ansiosa e destabilizzata (un anno fa stavo molto peggio).  Ora però vorrei darmi una svolta perchè si tratta della mia vita. Non mi rassicura nessuno. Cosa posso fare?Scusate il papiro.

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Miglior risposta 23 GIU 2017

Gentile Margherita,
sicuramente la crisi familiare con annessi sconvolgimenti sentimentali avvenuti dopo la laurea e a cui fa riferimento l'hanno destabilizzata facendole perdere la calma e la concentrazione necessaria per i successivi studi e facendo riemergere precedenti paure di inadeguatezza che lei aveva combattuto con grinta e determinazione ora calate.
Al momento attuale prevale l'ansia, la sfiducia e la paura delle critiche negative che non le consentono di rendere al meglio.
Nemmeno i libri di auto-aiuto in questa fase sono stati sufficienti, ammesso che abbia avuto la voglia e il tempo per leggerli e giovarsene.
E' necessario perciò che lei prenda in considerazione l'idea di farsi aiutare in una psicoterapia dal vivo per superare questo periodo di stress e rafforzare la sua autostima.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 LUG 2017

Gentile Margherita, penso da quello che scrive che più si sforza di studiare più sviluppa repulsione rispetto allo studio. In questo modo qualcosa che dovrebbe essere anche piacevole e interessante diventa una tortura. Le consiglio di studiare 5-6 ore e di non sforzarsi di fare di più, in quanto peggiorerebbe solo le cose, ed inoltre se ha la possibilità di presentarsi alle prove anche se non è preparata al 100%. ci vada lo stesso.
Cordiali Saluti Dr Francesco Tinacci

Dott. Francesco Tinacci Psicologo a Empoli

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26 GIU 2017

Buongiorno Federica.
Anche a me come la collega pare che 8 ore di studio siano parecchie. Quelle che già studia sono tante! Mi sembra che lei sia in costante ansia di prestazione e che viva con una perenne "spada di Damocle" sopra la testa. Credo legati al dover dimostrare. Il giudizio la stringe alla gola. Ad un certo punto la mente le sta dando un blocco che la aiuta,anche se le pare di no. Rallenti per rigenerarsi. La fretta e la pressione non sono buoni alleati. Credo lei sia esausta. Si riposi un pò. Abbia finalmente clemenza per se stessa. Non perderà alcun treno che si merita. Un grosso augurio.

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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22 GIU 2017

Buonasera Margherita
Quello che prova è comprensibile, è sotto stress e la situazione che sta vivendo è normale che le provochi ansia.
Ha descritto alcune cose che mi risaltano all'occhio: il giudizio degli altri che potrebbe arrivare nel caso in cui non dovesse superare la prova; l'eccesso di perfezionismo e la sua rabbia.
Credo che questi aspetti vadano meglio compresi per aiutarla a gestire questo concorso che dovrà affrontare è più in generale situazioni affini che si possono presentare nel corso della vita.
Inoltre mi interesserebbe capire meglio cosa intende per "non riuscire a studiare le 8 ore che vorrebbe". Scattate le 5 ore canoniche, cosa succede? Avverte qualche sensazione particolare? Quali sono i suoi pensieri in quel momento?
Resto a disposizione
Dottssa Fabrizia Tudisco

Dott.ssa Fabrizia Tudisco Psicologo a Napoli

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22 GIU 2017

Cara Federica,
dalla sua descrizione sembra che lei abbia passato la vita solo a studiare (8 ora al giorno non sono poche) e che il confronto con gli altri le pesi molto. Ma perchè si è imposta di studiare 8 ore? non sarebbe più produttivo studiare 4/5 ore ma con attenzione? Dovrebbe forse abbassare questi standard che, oggettivamente, sono altissimi e non fare confronti con colleghi che studiano il doppio di lei, l'importante è essere concentrati ed apprendere quello che si sta leggendo. Da quello che scrive, mi sembra che lei stia attraversando un periodo di stanchezza, e per "riprendersi" ha assolutamente bisogno di riposarsi e staccare la spina per qualche giorno. Non si preoccupi di restare indietro nelle studio, vedrà che con mente fresca, tutto le verrà più facile.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione

Dott.ssa Carla Francesca Carcione Psicologo a Capo d'Orlando

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