64 anni, ho una relazione clandestina con una donna di 43 anni decisamente esigente sotto le lenzuola e della quale sono molto innamorato. Però mentre con mia moglie (59 anni, ancora attraente) non ho difficoltà, con l’amante non … funziona sempre, nonostante lei sia bellissima e parecchio disponibile, anche se … aggressiva. Sarà proprio questo il motivo, la sua impulsività nel sesso? Grazie.
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18 OTT 2022
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Gentile Eolo, buonasera.
Sebbene si possa prontamente credere che la causa sia l'impulsività della donna con cui ha instaurato la relazione clandestina, mi preme ipotizzare che si tratti di occasioni nelle quali ad averla vinta sia l'ansia da prestazione. Succede, spesso, quando la sessualità diventa un banco di prova tramite il quale produrre una performance all'altezza o quando ci si impegna nel tentativo di soddisfare degli standard.
E' possibile che con la moglie venga meno l'esigenza di essere prestante nei rapporti che invece si trova a vivere nella relazione clandestina?
Le consiglierei, se la situazione le arreca disagio, di consultare uno specialista.
18 OTT 2022
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Gentile Eolo,
è molto probabile che lei abbia ragione e che le sue performances con la focosa amante siano penalizzate da una certa quota di ansia da prestazione che invece non c'è nei rapporti con sua moglie.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
18 OTT 2022
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Buongiorno Eolo,
Il suo e' un quesito interessante, ma che avrebbe bisogno di maggiori informazioni per trovare una risposta. Potrebbe essere, come Lei ipotizza, che l'atteggiamento disinibito e finanche aggressivo della sua partner la inibisca. Sarebbe utile esplorare quanto e' importante per Lei sentirsi in controllo durante il rapporto fisico e nella relazione. Mi vengono in mente altre domande da porsi per capire cosa stia succedendo. Le difficolta' che descrive sono sempre state presenti o sono iniziate di recente e se cosi' ce' stato un evento scatenante? Cosa l'ha spinta ad una relazione clandestina in primo luogo, e' possibile che intervenga un senso di colpa inconsapevole? O che sia la risposta ad un bisogno che rimane comunque insoddisfatto?
Se la situazione che sta vivendo Le provoca un vero disagio, Le consiglierei di parlarne con un* professionista, per elaborare i suoi vissuti e bisogni. Nel caso non si senta incline a questa soluzione, sarebbe utile parlarne con la sua compagna proponendo ruoli diversi nel rapporto fisico. Puo' presentarla come una richiesta a cuore aperto o come un gioco, a seconda della sua inclinazione, e fare una prova per vedere se aiuta.
Resto a disposizione e Le faccio i miei migliori auguri,
dott.ssa Francesca Calvano
18 OTT 2022
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Salve Eolo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL