Inviata da non voglio dire il mio nome · 25 ott 2022Relazioni sociali
da poco ho iniziato l'università in presenza dopo 2 anni online e ho dovuto prendere la stanza. in casa con me ci sono altre 2 ragazze e non riesco ad integrarmi nelle loro conversazioni. quelle poche conversazioni che ho con loro sono forzate e non sembro per niente spontanea come lo sono loro due quando parlano tra di loro. loro sembravano conoscersi gia da tanto anche agli inizi e io mi sono sentita diversa e in difetto perche ci metto tanto tempo per riuscire a trovare una sintonia con l'altro ed ad aprirmi (sempre se riesco). io ho tanta difficoltà a parlare anche delle cose più semplici e soprattutto ad inserirmi nella conversazione. spesso non intervengo anche se vorrei e ascolto le loro conversazioni in maniera passiva rispondendo solo quando mi fanno una domanda ma in modo "strano" nel senso che la mia agitazione si percepisce. mi sento bene e "al sicuro" solo quando sono da sola nella mia stanza perché so che non dovrò avere nessuna conversazione in cui mi auto escludo e mi annoio a stare zitta ad ascoltare senza intervenire. ma non mi sento bene al 100% perche la situazione mi rende frustrata. mia madre mi dice sempre che devo sforzarmi di interagire perche devo convivere con loro per un anno, a me non va la maggior parte delle volte perche so gia come finisce.
in generale comunque la situazione si ripete in ogni situazione sociale in cui sono circondata da sconosciuti, anche in università ho avuto molta difficoltà a fare amicizia infatti ho conosciuto poche persone con cui i rapporti non si sono stretti. ci contattiamo solo quando abbiamo lezione e poi non parliamo più quindi non la considero nemmeno un' amicizia.
non so come affrontare queste situazioni che mi porto dietro dalla prima superiore, guardo sempre gli altri da lontano sentendomi sempre in difetto. penso che gli altri ce la fanno più di me e io rimango sempre tagliata fuori e la maggior parte della colpa è mia e dei miei comportamenti. stavo pensando di andare di nuovo in terapia da una psicologa ma mia mamma non sarebbe d'accordo quindi non glielo voglio chiedere.
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4 NOV 2022
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Buongiorno cara, immagino quanto questo senso di inadeguatezza ti stia facendo soffrire e mi dispiace. Dopo due anni di pandemia non è facile approcciare nei diversi contesti sociali, è un problema comune a molti non sei la sola purtroppo a narrare questi vissuti. Cosa potresti fare? Cercare i tuoi punti di forza e spingerti in avanti con quelli nelle conversazioni, cercare di regalarti situazioni in cui provi ad uscire dalla tua "confort zone" magari scegliendo una conoscente con la quale ti senti più a tuo agio, inizialmente ti sembrerà difficile ma vedrai che col tempo piano piano ti lascerai andare. Sul disaccordo di tua mamma, prova a tornarci su parlandogliene, aprile il tuo cuore su ciò che senti in modo da farle capire quanto per te in questo momento sarebbe utile un sostegno psicologico per poi camminare da sola, proponile anche questa piattaforma dove troverai me e altri colleghi con tariffe calmierate.
In bocca al lupo per tutto
Dott.ssa Monti Giulia
26 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gentile utente,
posso immaginare la problematiche di integrazione universitaria, soprattutto dopo i due anni di pandemia e restrizioni che hanno esasperato ed accentuato stati di difficoltà già esistenti. Da ciò che racconta e che mi arriva, probabilmente può aver bisogno di aumentare la capacità comunicativa, abbassare il livello ansiogeno e magari alimentare l’autostima (ed il tutto va spesso “a braccetto”). Provi ad ascoltare questo bisogno…con l’augurio che anche sua madre possa comprenderlo. Sono a disposizione se ne vorrà parlare.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
26 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gentilissima, innanzitutto grazie per la preziosa condivisione. Immagino le fatiche che stai vivendo, e me ne dispiaccio. Da quello che riporti, sembra che queste modalità relazionali disfunzionali tu le riproponga in svariati contesti sociali. Intraprendere un percorso di terapia con uno specialista potrebbe aiutarti a capire le motivazioni sottostanti le tue difficoltà, nonchè individuare delle strategie per fronteggiarle.
Resto a disposizione
AV
26 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara "NoName", vista la tua capacità riflessiva potresti beneficiare di un trattamento psicologico, non si capisce perchè tua mamma non sarebbe d'accordo. Hai bisogno di lavorare non tanto sulla timidezza, che è un tratto della personalità non patologico di per sè, ma più probabilmente sulla tua insicurezza e paura del giudizio. Credo siano queste due variabili, infatti, che ti fanno vedere con timore le relazioni sociali, quasi fossero un esame da superare. Su altre cose ti basterà adattarti ai tuoi ritmi, non tutte le persone, infatti, sono in grado (o vogliono) aprirsi subito con tutti. Può essere necessario un periodo di conoscenza per aprirsi lentamente. L'errore che fai è quello dei confrontarti con gli altri e voler essere come loro. Questa stessa frase mentre la scrivo suona come troppo generica. Dovresti imparare a conoscere i tuoi tempi e muovertici dentro, non esiste un giusto e uno sbagliato. Il tuo unico ostacolo sono le barriere che erigi tu.
26 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve cara utente, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDLogiudice
