Sono una donna di 40 anni che fino a 3 anni fa era sempre stata sola (tranne fugaci e sporadici incontri) a causa di svariate problematiche (carattere molto chiuso, grossi problemi familiari e relazionali, tematiche affrontate e più o meno sbrogliate con una lunga analisi). Il mio più grande desiderio (avvertito come impossibile da realizzare e quindi, assai doloroso) è stato per moltissimi anni quello di trovare una persona con cui condividere il cammino e naturalmente quello di avere rapporti intimi (altro mio grande cruccio era quello della verginità della quale non riuscivo a sbarazzarmi e che mi creava ulteriori complessi e difficoltà).
Ecco, proprio quando avevo ormai accantonato i miei desideri e le pulsioni e serenamente accettavo l’idea di una solitudine, anche sessuale, “per sempre”, è comparso il mio attuale compagno, nei confronti del quale provo certo molto affetto, ma non quelle emozioni forti, da innamorata persa che mi aspettavo di provare…aggiungo anche che proprio da quando sono arrivata a questa fase di “serena accettazione” quasi zen direi, non provo più particolare desiderio né attrazione - come mi succedeva in passato - né per lui né per nessun altro (alle volte mi accadeva di provare un’attrazione anche solo nei confronti di qualche bell’attore, ora la cosa mi lascia del tutto impassibile), come fossi diventata “superiore” o peggio indifferente riguardo tutto ciò che è la sfera affettiva. Neanche l’ascolto della musica mi suscita più l’entusiasmo di una volta. Sono giunta alla conclusione che non ho più 20 anni e che quindi tutti i miei sensi/desideri si sono un po’, come dire, offuscati? A questo si accompagna l’abitudine fortemente radicata a pensare solo per me. Il mio compagno si lamenta spesso della mancanza di dimostrazioni di affetto e inoltre vorrebbe che io vivessi con lui, mentre io oltre a essere molto avara di attenzioni faccio fatica a lasciare il nido dove sono ancora accudita dalla mia anziana madre…Cosa mi succede? Dipende tutto dall’età? Ho perso la capacità di innamorarmi?Ne ho paura?
Grazie in anticipo.
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21 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Elisa
eccoti qui in questa specie di "congelamento emotivo" in cui hai chiuso la sensibilità acuta della vita che fa percepire il bello e il buono e certamente anche desideri e angosce pungenti.
Non desiderando (avendo per troppo tempo tesiderato ed essere stata delusa nelle aspettative) ora sei in quel terreno di neutralità che ti impedisce l'angoscia ma ti impedisce altrettanto la gioia e quindi tutto è sfuocato, tutto in colori tenui molto rassicuranti.
Forse il tuo attuale fidanzato non ha scatenato in te la "grande fiamma" di un amore passionale, tuttavia la storia potrebbe essere vissuta con maggior apertura e partecipazione emotiva e colorare un pochino di più il tuo ambiente emotivo.
Quello che descrivi essere il tuo stato interiore è anche una sorta di equilibrio raggiunto...e, in questo senso è positivo, ma quello che non va è che sembra come che tu ti ci nasconda dietro evitando altri sviluppi altre possibili evoluzioni date da esperienze.
Questo dovrebbe essere, a mio modesto parere, il tema su cui lavorare in una psicoterapia che ti sarebbe di grande aiuto.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
22 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Elisa,
vorrei soffermarmi sulla sua mancanza di interesse e di piacere che, in questo momento, è estesa anche alla musica.
La chiusura verso i piaceri sensoriali è un compagno di viaggio poco desiderabile, perchè può, con il tempo, estendersi a tutti gli aspetti di vita e far sviluppare sintomi depressivi.
Il mio suggerimento è di rivolgersi ad uno psicologo che lavori con la coppia per affrontare le tematiche dell'attrazione, del piacere sessuale, dell'innamoramento.
Nel contempo, in autonomia, comincia con il concederti 3 piccoli piaceri ogni giorno: fallo come fosse un compito da svolgere. Potrai prepararti una tisana e goderne colore, profumo e aroma, coltivare dei fiori, fare una telefonata, accarezzare un animale... comincia con il gratificarti con piaceri che ti coinvolgono, per poi passare a quelli meno desiderati.
Resto disponibile per approfondimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Fontanella
22 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ovviamente, non è l'età la causa di quanto le sta succedendo. Anzi, a 40 anni una donna ha una maturità tale da viversi la sessualità e i suoi desideri in modo lucido e molto soddisfacente. Sembrerebbe piuttosto una sorta anedonia.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per una diagnosi con colloqui e test per verificarne la causa e capire cosa va fatto per affrontare il problema.
Consiglio sempre di cercare di non far passare troppo tempo per evitare che queste situazioni si cronicizzino e si cominci a dal loro spiegazioni per conviverci.
Lei, invece, merita tutto il piacere e le soddisfazioni che la vita può darle.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Patrizia Guarino