Salve a tutti. Vi scrivo per avere consigli. Sono una ragazza di 29 anni. Sono fidanzata da 15 anni e ormai da 4 anni convivo. Sto per laurearmi, finalmente.
Circa 5 anni fa, il mio compagno mi ha tradita. Prima ho scoperto che aveva una specie di relazione platonica con una collega di lavoro, in cui non c’era nulla di sessuale, ma solo sentimentale. Poi mi ha confessato che aveva avuto una relazione sessuale con una donna più grande.
Siamo andati in terapia, abbiamo affrontato la crisi e abbiamo deciso di riprovarci e siamo andati a convivere.
Purtroppo sono obesa, ho cominciato una dieta e perso 15 kg, sono felicissima ovviamente e continuerò, lo dico perché ho problemi di autostima anche dovuti al peso, diagnosticati sia da uno psichiatra sia da una psicologa, inoltre ipotizzavano entrambi potessi soffrire di DOC, in realtà mai diagnosticato realmente.
Vi scrivo perché purtroppo sono arrivata ad un punto in cui non riesco più ad andare avanti. Non sono mai stata una persona molto espansiva, mi danno noia le persone che si attaccano, che ti dicono che ti vogliono bene, o ti fanno complimenti, o ti abbracciano e toccano di continuo. Pur essendo solitamente molto sensibile ed empatica(letteralmente soffro in determinate occasioni, quando cerco di aiutare una persona che soffre), cerco di essere una buona ascoltatrice, capita che poi le persone mi abbraccino e io non riesco a ricambiare, e spero che finisca presto. Questa cosa ovviamente accade anche con il mio compagno che soffre di questa mia freddezza(?), vorrebbe più affetto, anche dal punto di vista sessuale non sono quasi mai io a prendere l’iniziativa.
I miei genitori sono sempre stati molto affettuosi sia con me che con mio fratello, oltre che tra di loro, ci hanno sempre abbracciati, hanno sempre fatto di tutto per aumentare la nostra autostima e sicurezza a livello anche emotivo, quindi questo comportamento non credo di averlo visto in casa. Mi sforzo di essere affettuosa ma non ci riesco, mi blocco. Potete aiutarmi?
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10 FEB 2025
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La tua situazione è complessa e merita attenzione da più punti di vista. Ti sei già rivolta a uno psicologo e a uno psichiatra, quindi hai iniziato un percorso di consapevolezza, il che è un ottimo segnale. Da quello che scrivi emergono diversi aspetti che potrebbero essere collegati tra loro:
Il tradimento e la fiducia
Anche se hai scelto di restare con il tuo compagno e avete fatto terapia, è possibile che ci siano ancora delle ferite irrisolte. A volte, anche se si decide razionalmente di perdonare, il nostro corpo e le nostre emozioni non lo fanno così facilmente. Il fatto che tu abbia difficoltà a lasciarti andare fisicamente e affettivamente potrebbe essere un segnale di una barriera difensiva inconscia.
Autostima e immagine corporea
Hai menzionato il tuo percorso di perdita di peso e il fatto che soffri di bassa autostima. Questo potrebbe influenzare il tuo rapporto con il contatto fisico e con l’intimità. Se non ti senti bene con te stessa, potrebbe essere difficile accettare e dare affetto, anche se razionalmente vorresti farlo.
La tua modalità affettiva
Non tutti dimostrano affetto nello stesso modo. Potresti non essere una persona che esprime amore attraverso il contatto fisico, ma magari lo fai in altri modi (gesti, attenzioni, supporto emotivo). Conoscere il tuo “linguaggio dell’amore” e quello del tuo compagno potrebbe aiutarvi a trovare un equilibrio.
Possibile blocco emotivo
Anche se i tuoi genitori sono stati affettuosi, ciò non significa che tu non possa aver sviluppato un tuo modo di relazionarti diverso. Potrebbe essere utile esplorare se ci siano esperienze passate che ti hanno portata a questa difficoltà nell’esprimere fisicità e affetto.
Cosa puoi fare?
- Approfondire in terapia: se non lo stai già facendo, potresti lavorare specificamente su questi aspetti con il terapeuta.
- Tecniche di rilassamento e connessione corporea: potresti provare discipline che ti aiutino a connetterti meglio con il tuo corpo, come yoga, meditazione o tecniche di respirazione. Anche il massaggio potrebbe aiutarti a sciogliere eventuali resistenze.
- Comunicare con il tuo compagno: parlare apertamente delle tue difficoltà senza colpevolizzarti o colpevolizzarlo può aiutarvi a trovare strategie insieme.
10 FEB 2025
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Ciao Maya.
Innanzitutto, grazie per aver condiviso così apertamente il tuo vissuto. Capisco che tu stia affrontando diverse sfide contemporaneamente, e il fatto che tu stia cercando di comprenderle più a fondo è un passo molto importante.
La difficoltà che descrivi nell'esprimere affetto e nel riceverlo, specialmente con il tuo compagno, potrebbe essere legata a diversi fattori. È possibile che tu stia vivendo una forma di blocco emotivo che può derivare da esperienze passate, anche non necessariamente legate alla tua famiglia affettuosa, ma piuttosto a dinamiche inconsce che potrebbero aver influenzato il tuo modo di relazionarti con gli altri. Il fatto che tu abbia una certa difficoltà nel ricevere affetto, nonostante tu sia sensibile e empatica, potrebbe riflettere un conflitto interiore o una paura di vulnerabilità, che può manifestarsi in modo fisico o emotivo, creando una sorta di resistenza all’intimità.
Anche i tuoi problemi di autostima e la tua storia con il tuo compagno potrebbero giocare un ruolo importante in questo blocco. Dopo una violazione della fiducia, come nel caso del tradimento, può essere difficile riaprirsi completamente all'altro, sia emotivamente che sessualmente. La tua difficoltà potrebbe essere legata anche a una protezione emotiva che hai sviluppato inconsciamente per evitare ulteriori ferite, ma questa protezione ti sta impedendo di sperimentare l’affetto in modo genuino.
Soffri anche di un vissuto legato al corpo e all'autostima, il che può influire sul modo in cui ti senti nelle relazioni intime. Il tuo processo di perdita di peso è sicuramente positivo, ma potrebbe esserci anche una parte di te che si sente poco sicura o in difficoltà nel lasciarsi andare completamente.
Il passo più importante che puoi fare è accettare la tua difficoltà senza giudicarti troppo severamente. Il cambiamento richiede tempo e spesso è utile esplorare insieme questi blocchi emotivi in modo più profondo, per capire da dove provengono. In terapia, potremmo lavorare su come affrontare la vulnerabilità emotiva e l’intimità in modo sicuro, permettendoti di accedere a una maggiore apertura nei confronti di te stessa e degli altri.
Il tuo compagno ha espresso il desiderio di maggiore affetto, e questo è un bisogno legittimo nella relazione, ma è altrettanto importante che tu riconosca i tuoi limiti in questo momento e ne parli con lui. Potreste esplorare insieme modalità più piccole e graduali di affetto che non ti facciano sentire troppo sotto pressione, ma che possano comunque nutrire la relazione.
In sintesi, il percorso per sentirti più a tuo agio nell’esprimere affetto è un lavoro che possiamo fare passo dopo passo, affrontando insieme le tue difficoltà e comprendendo meglio le dinamiche interiori che ti impediscono di aprirti completamente.
10 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Per una corretta comprensione, la situazione sta di essere approfondita
Per quale motivo lei non ha mai il contatto fisico, abbracci coccole?
In una relazione, anche la parte fisica, come le coccole, le abbracci e la sessualità sono una cosa normale.
La freddezza, la mancanza di affetto e intimità è un motivo per cui col tempo la coppia può dividersi.
Quale motivo il disagio nel contatto fisico?
Quali sono le motivazioni che cosa pensa in quel momento
che cosa gli da fastidio??
Il fatto che lei sia sovrappeso, ha qualche influenza in proposito?
È opportuno anche conoscere approfondire il DOC di che cosa si tratta e come interferisce sulla sua quotidianità.
Queste domande sono un primo spunto, per iniziare una riflessione
Le consiglio, un percorso psicologico che la posso aiutare a comprendere meglio la sua situazione è affrontarlo
per ulteriori informazioni, mi contatti le risponderò con piacere
10 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Capisco che tu stia vivendo un periodo di grande introspezione e difficoltà emotiva, e voglio dirti che il tuo desiderio di comprenderti meglio e migliorare il rapporto con il tuo compagno è già un segnale importante della tua sensibilità e della tua volontà di crescita.
### **Le tue difficoltà nell’esprimere affetto**
Da quello che scrivi, mi sembra che tu abbia una grande capacità di empatia, ma fatichi ad esprimerla attraverso il contatto fisico e le dimostrazioni di affetto più dirette. Questo non significa che tu sia "fredda" o "distante", ma che il tuo modo di relazionarti agli altri è diverso da quello di chi ha bisogno di molte manifestazioni fisiche.
Le difficoltà che descrivi potrebbero avere diverse origini:
- **Una modalità di attaccamento diversa**: anche se hai ricevuto affetto dai tuoi genitori, è possibile che tu abbia sviluppato un modo più razionale o indipendente di gestire le emozioni e le relazioni.
- **Esperienze passate che ti hanno condizionata**: il tradimento del tuo compagno potrebbe aver inciso sulla tua capacità di lasciarti andare completamente, anche se avete lavorato per superarlo. Il corpo a volte “memorizza” le ferite emotive, e senza volerlo possiamo proteggerci mettendo distanza, anche con chi amiamo.
- **Il tuo rapporto con te stessa**: il tuo percorso di perdita di peso e la tua autostima potrebbero avere un ruolo in questo blocco. Se non ti senti ancora completamente a tuo agio con il tuo corpo, può essere difficile lasciarti andare nell'intimità e nelle dimostrazioni affettive.
### **Cosa puoi fare per sbloccarti?**
1. **Accetta il tuo modo di essere senza colpevolizzarti**
Non tutti esprimono affetto nello stesso modo. Se il tuo compagno ha bisogno di più contatto fisico, non significa che tu sia sbagliata o che non lo ami abbastanza. Potreste parlarne e trovare un compromesso che vada bene per entrambi.
2. **Piccoli passi per aumentare il contatto**
Se ti senti bloccata, prova a iniziare con piccoli gesti: toccare la sua mano mentre parlate, appoggiarti a lui sul divano, un abbraccio veloce prima di uscire di casa. Non serve strafare, ma provare gradualmente a rendere questi momenti più naturali.
3. **Lavora sull’intimità emotiva**
A volte la difficoltà nel contatto fisico nasce da una paura di lasciarsi andare completamente. Prova a coltivare momenti di condivisione emotiva con il tuo compagno, senza pressioni. Magari parlando delle tue paure, dei tuoi desideri o semplicemente facendo qualcosa di piacevole insieme.
4. **Riscoprire il piacere del contatto**
Se ti fa sentire a disagio, potrebbe essere utile lavorare su esperienze in cui il contatto fisico è graduale e rilassante, come un massaggio di coppia, momenti di coccole senza aspettative o anche semplici esercizi di mindfulness per riconnetterti al tuo corpo.
5. **Esplorare il tuo rapporto con la sessualità**
Il fatto che tu non prenda spesso l’iniziativa potrebbe essere collegato a come vivi la tua sessualità. Ti senti a tuo agio nel ricevere e dare piacere? C’è qualcosa che ti blocca o ti frena? Può essere utile parlarne con il tuo compagno e, se lo desideri, con un professionista.
6. **Terapia individuale o di coppia**
Se senti che questo blocco ti fa soffrire e crea problemi nel tuo rapporto, un supporto psicologico potrebbe aiutarti a esplorare le cause più profonde e trovare strategie per affrontarlo.
### **Conclusione**
Non sei sbagliata, né "fredda". Il tuo modo di essere è unico e merita di essere capito e rispettato, da te stessa in primis. Il tuo compagno può aiutarti a trovare un equilibrio che vada bene per entrambi, ma senza che tu ti senta forzata a essere diversa da ciò che sei. Il cambiamento, se lo desideri, può avvenire con piccoli passi e senza giudizio.
Se vuoi, possiamo approfondire qualche aspetto che ti sta particolarmente a cuore.
10 FEB 2025
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Cara Maya,
è fondamentale accogliere queste parole, per le quali ti ringrazio di esserti aperta.
Spesso, come ben hai ipotizzato tu, io modelli di interazione affettiva con gli altri derivano da una impostazione familiare, ma non solo. Alcune volte sono meccanismi di difesa a determinati eventi o questioni, nel tua caso magari una bassa autostima (affetto ed espansività spesso coinvolgono il corpo e il lasciare entrare gli altri nella nostra intimità, dove ci sentiamo più vulnerabili) e il tradimento potrebbe aver rincarato la dose.
Parli di terapia di coppia e di "diagnosi" da psichiatra e psicologa, ma stai facendo un percorso per te? Dedicato a questo aspetto e all'accompagnarti al percorso di dimagrimento e cambiamento che stai facendo?
Forse sarebbe un aiuto non da poco: è importante avere uno spazio di ascolto professionale dove poter "fare i conti" in maniera sicura con ciò che ci fa soffrire.
Credo che sforzarsi di essere affettuosa sia controproducente: bisogna capire se c'è un blocco, come funzioni tu e cosa ti faccia stare bene o soffrire.
Se decidessi di approfondire, resto a tua disposizione.
Ti mando un caro saluto! ❀
☽ Dott.ssa Valeria Carbone
Psicologa - Consulente sessuologa - Counselor professionista
Torino e online
psy_s3x_and_why sui social
10 FEB 2025
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Cara Maya, mi sembra che stai vivendo una serie di difficoltà emotive complesse, che si intrecciano tra loro. Il fatto che tu stia cercando di affrontarle con sincerità è già un segno molto positivo. La tua difficoltà a manifestare affetto, nonostante la tua sensibilità ed empatia, sembra un blocco profondo, che va oltre la semplice disattenzione verso il tuo compagno, ma che è legato a qualcosa di più profondo dentro di te. Prima di tutto, mi colpisce la tua consapevolezza di questa “freddezza” che provi verso l’affetto, anche se ti sforzi di essere affettuosa. Questo comportamento, che ti sembra quasi automatico, potrebbe essere una sorta di difesa emotiva, una modalità di protezione che hai sviluppato nel tempo, forse inconsciamente, per evitare di essere troppo vulnerabile o per non affrontare una paura profonda legata all’intimità. È come se il contatto fisico o le manifestazioni affettuose ti mettessero a disagio, e questo può essere legato anche a esperienze emotive passate, o semplicemente a un modo tuo di “proteggerti” da emozioni che temi possano essere troppo travolgenti. A volte, anche se cresciamo in un ambiente affettuoso, non sempre riusciamo a “imparare” a ricevere e dare affetto in un modo che ci faccia sentire a nostro agio. Potrebbe essere che il comportamento dei tuoi genitori, sebbene caloroso e rassicurante, non abbia trovato un modo di concretizzarsi in una modalità che ti appartiene completamente. Poi c’è il tradimento, un tema centrale nella tua storia. È comprensibile che il fatto che il tuo compagno ti abbia tradita abbia lasciato una ferita profonda. Potresti non aver completamente elaborato la delusione e la fiducia tradita, e forse, senza che tu te ne accorga, questo influisce anche sulla tua capacità di aprirti a lui emotivamente. A volte, quando siamo feriti, sviluppiamo una sorta di “scudo” emotivo, che ci impedisce di essere troppo vulnerabili o di aprirci troppo facilmente, anche se la relazione potrebbe meritare di essere rinnovata. Non è detto che il tuo comportamento sia una mancanza di amore, ma piuttosto una difesa, una sorta di “freno” che ti impedisce di investire pienamente. Il fatto che tu stia cercando di lavorare sulla tua autostima, soprattutto attraverso la dieta e la perdita di peso, è molto significativo. Quando ci sentiamo più a nostro agio nel nostro corpo, può diventare più facile anche esprimere affetto. Il percorso che hai intrapreso è importante, ma potrebbe esserci bisogno di un ulteriore passo per collegare l’aspetto fisico alla dimensione emotiva. A volte, il cambiamento esteriore non è sufficiente se non lavoriamo anche sui nostri vissuti interiori, sulle emozioni che ancora non abbiamo completamente “sciolto”. L’altro aspetto importante è lavorare su di te, esplorando più a fondo il tema della tua autostima e di come ti relazioni con l’intimità potrebbe darti degli strumenti per affrontare meglio la situazione. Potresti considerare di proseguire il percorso terapeutico per capire meglio come liberarti di questi blocchi emotivi, magari indagando su come le tue paure legate al contatto fisico e all’affetto si sono formate nel corso degli anni. Non c’è un tempo giusto o sbagliato per affrontare queste cose; sii gentile con te stessa e abbi pazienza. Con il giusto supporto, penso che riuscirai a superare questa fase e a vivere una relazione più serena, sia con te stessa che con il tuo compagno. Resto a disposizione, un caro saluto,
Dott.ssa Velia Morati
10 FEB 2025
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Buongiorno Maya,
l'essere espansivi o meno può dipendere da molteplici fattori. Sarebbe importante esplorare che significato attribuisce lei a determinate manifestazioni di affetto o di attenzione, che reazioni o pensieri le provocano, e se questa sua modalità si manifesta in maniera indiscriminata con tutti o se ci sono delle relazioni in cui riesce a stare in maniera differente. Il rapporto con il suo corpo e l'autostima possono giocare un ruolo importante, così come il superamento di un tradimento è un qualcosa che non è detto avvenga velocemente o completamente. Dei colloqui potrebbero esserle utili per provare a comprendere meglio cosa le succede, visto che tutto questo la fa soffrire.
Spero di esserle stata un pò di aiuto.
10 FEB 2025
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Buongiorno Maya
Non per forza bisogna sforzarsi per poter esternare il proprio affetto. Se la visa è forzata l’altra persona lo percepisce e quello che dovrebbe essere un momento di vicinanza, potrebbe allontanare.
Come ben hai percepito il problema da risolvere e’ dentro di te. L’accettazione di sé in primis permette di muovere i passi nella direzione esterna. Imparare a riconoscere le proprie emozioni, chiamandole per nome , reificandole ti permetterà di sentirle e gestirle con maggiore facilità e quindi anche ad esternarle.
L’accettazione di sé passa anche attraverso l’accettazione del proprio corpo. Se fai fatica a stare nel tuo corpo, non ti piaci e’ normale che tu possa far fatica approcciarti all’altro con esso.
Abbi cura di lui, impara ad amarlo, scopri se puoi modificarlo, non solo per questioni estetiche, ma soprattutto per questioni legate alla tua salute.
10 FEB 2025
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Gentilissima, comprendo la difficoltà che sta vivendo nel manifestare affetto, nonostante la sua grande sensibilità. Il blocco emotivo che descrive potrebbe derivare da una serie di fattori, tra cui la gestione della sua autostima e il rapporto con sé stessa. Il fatto che stia facendo progressi nel prendersi cura di sé, compreso il percorso di educazione alimentare, è un segno positivo di impegno e consapevolezza. Tuttavia, le difficoltà nel mostrare affetto potrebbero essere legate a dinamiche emotive più profonde che meritano di essere esplorate con maggiore attenzione.
Esistono percorsi di sostegno psicologico che potrebbero aiutarla a comprendere meglio queste dinamiche, attraverso un lavoro mirato. In questi percorsi, potrebbero essere utilizzati esercizi specifici per favorire la consapevolezza emotiva e un’ulteriore riflessione sul suo rapporto con il corpo, che la aiuterebbero a riconoscere, accettare e gestire le proprie emozioni in modo più equilibrato. L’integrazione di un percorso educativo anche in ambito alimentare che già sta intraprendendo, unita a un lavoro con un professionista, potrebbe supportarla nel superare i blocchi affettivi, migliorando la qualità delle sue relazioni e permettendole di aprirsi con maggiore serenità verso gli altri, favorendo così il suo benessere emotivo e relazionale.
10 FEB 2025
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Cara,
quello che racconti ha radici più profonde di quello che sembra. Non è solo “freddezza” o difficoltà nell’essere affettuosa. È come se il contatto emotivo e fisico per te fosse qualcosa di invasivo, qualcosa che non riesci a vivere con naturalezza, anche quando proviene da persone che ami.
Eppure, allo stesso tempo, sei una persona estremamente sensibile ed empatica, tanto da soffrire quando cerchi di aiutare qualcuno. È come se fossi aperta all’emotività degli altri, ma faticassi a lasciarla entrare davvero in te. Come se ci fosse una barriera invisibile tra te e il mondo.
Da dove arriva questa difficoltà?
Se in famiglia hai sempre ricevuto affetto, il problema potrebbe non essere in quello che ti è mancato, ma in come hai imparato a proteggerti.
1. Il peso e l’autostima: Se il tuo corpo è stato vissuto come un problema (da te o dagli altri), è possibile che tu abbia sviluppato un meccanismo di difesa che ti porta a tenere le persone a distanza. Il contatto fisico diventa qualcosa di “ingombrante”, come se ogni abbraccio portasse con sé un giudizio implicito sul tuo corpo o sulla tua capacità di essere “desiderabile”.
2. Il tradimento: Anche se hai scelto di perdonare il tuo compagno, il fatto che lui abbia avuto una relazione con un’altra donna (e un legame emotivo con un’altra ancora) ha minato la tua fiducia. Quando il corpo diventa un territorio di insicurezza e vulnerabilità, il desiderio di contatto si spegne. È come se la tua mente dicesse: “Se mi lascio andare, se mi avvicino troppo, rischio di essere ferita di nuovo.”
3. Il controllo sulle emozioni: Il fatto che tu sia così empatica con gli altri, ma abbia difficoltà a ricevere affetto, fa pensare che tu abbia imparato a gestire le emozioni “dall’esterno”, aiutando gli altri, ma senza lasciarti mai andare del tutto. Perché l’idea di lasciarti andare ti mette a disagio? Perché il contatto fisico, anche con il tuo compagno, ti fa sentire bloccata?
Come lavorarci?
• Piccoli passi di esposizione: Se l’affetto fisico ti mette a disagio, non forzarti a “essere più affettuosa” da un giorno all’altro. Prova a iniziare con piccoli gesti: un tocco leggero, un bacio più lungo, un contatto che duri qualche secondo in più del solito. Fai attenzione a quello che provi, senza giudicarti.
• Esplora la tua relazione con il corpo: Il percorso di dimagrimento è importante, ma se rimane solo un fatto estetico, rischia di non cambiare il tuo rapporto con il contatto. Il problema non è il peso, ma come ti senti dentro il tuo corpo. Se il tuo corpo è un territorio ostile, tutto il resto ne risente.
• Dai spazio alla rabbia e alla paura: Il tradimento ha lasciato un segno. Hai mai avuto davvero spazio per esprimere la rabbia? O hai subito cercato di perdonare, razionalizzare e andare avanti? Perché se dentro di te c’è ancora risentimento, quel risentimento si manifesta anche nel corpo. Il corpo si chiude quando c’è una ferita non risolta.
Non sei sbagliata, e non sei fredda. Sei una persona che ha imparato a proteggersi, e ora devi capire se quella protezione ti serve ancora, o se è il momento di abbassare un po’ le difese.
Se vuoi esplorare meglio questa parte di te e lavorare sulla connessione tra corpo ed emozioni, io ci sono.
Un abbraccio,
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e online
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