Difficile situazione familiare
Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 24 anni e mi ritrovo a scrivere qui perché sono in uno stato di ansia e paura tale da non riuscire a ragionare lucidamente.
Sto attraversando dei giorni particolarmente difficili per una situazione che in realtà mi sono creata da sola, ma non l'ho fatto per cattiveria o altro, ma perché in quel momento mi sentivo libera.
Premetto che sono una ragazza che ha sempre rispettato le regole, sia in casa che fuori, ho sempre studiato, mi sono laureata e ora sto continuando con la magistrale e lavoro il weekend per pagarmi gli studi. Ho sempre parlato di tutto con i miei genitori, anche dal punto di vista sentimentale. Ho sempre detto ai miei genitori con chi uscivo e dove andavo e dico questo per far capire che non sono una persona con i grilli nella testa.
La situazione è cambiata quando a marzo dell'anno scorso, nel posto in cui lavoro, ho conosciuto un ragazzo. Ci siamo visti la prima volta di persona, ma non mi ha approcciato subito, mi ha contattata sui social.
Un giorno mi chiede di uscire insieme ma c'è un problema che i miei genitori non avrebbero mai accettato: lui è di origine meridionale. Sembra quasi assurdo dover specificare la provenienza, ma i miei genitori proprio non sopportano i meridionali perché in passato hanno avuto brutte esperienze.
Inizialmente decido di uscirci di nascosto, senza dire nulla a loro. In un secondo momento però, scelgo di prendere in mano la situazione e affrontarli, anche se questo avrebbe comportato pesanti discussioni.
Una mattina li ho presi insieme e ne ho parlato apertamente e loro si sono subito scagliati contro di me, dandomi della stupida, dicendomi che prima o poi mi sarei accorta che loro avevano ragione e altre cose simili. Io ho capito che quelle cose le dicevano perché avevano paura e temevano per me, perciò ho proposto loro più volte di conoscerlo. Hanno sempre rifiutato dicendomi che non aveva senso, che tanto avrei fatto di testa mia. Io ho ribattuto dicendo che io ero fortemente interessata a quella persona e che ci sarei uscita, ma volevo farglielo conoscere perché almeno potevano valutare da vicino la persona e sarebbero stati più tranquilli.
Premetto anche che questo ragazzo vive da solo, ha 28 anni e ha due lavori, perciò è indipendente e si arrangia, non è una persona che striscia i piedi o non si prende le sue responsabilità.
Non c'è stato comunque nulla da fare, si sono rifiutati di conoscerlo.
In un primo momento mi avevano detto di chiedere subito i rapporti, ma poi mi hanno detto che potevo fare quello che volevo e infatti ho continuato a vederlo, solo che ogni volta che tornavo a casa dopo un'uscita o avevano i musi lunghi, oppure scoppiava un'altra discussione o mi rinfacciavano il fatto che non mi rendevo conto di quello che stavo facendo, che ero ingenua e che continuavano a non volerne sapere, soprattutto mia mamma che viene da una famiglia ancora più chiusa.
Solo mia nonna paterna e mia zia hanno voluto conoscere questo ragazzo e se ne sono innamorate, solo che questo non l'ho mai detto ai miei genitori perché non volevo compromettere i rapporti tra mia nonna, mia zia e i miei genitori.
Siccome non ne potevo più di quel clima che si era creato in casa, ho iniziato a non parlare più ai miei genitori di questo ragazzo e ho ricominciato a vederlo di nascosto.
Proprio ieri mia mamma mi ha fatto un discorso che mi ha fatto intendere di aver scoperto tutto da qualcuno, ma non so chi, non mi ha detto altro.
Ora, io non so esattamente cosa sappia e quanto sappia, non so se sia il momento di prendere in mano la situazione e svuotare il sacco una volta per tutte anche se questo significherebbe perdere la loro fiducia o avere altre conseguenze.
Sono consapevole di aver sbagliato, so che sarebbe sempre meglio scegliere la verità come avevo fatto all'inizio, ma tutto ciò che ho fatto non l'ho fatto con l'intento di ferire qualcuno, semplicemente quando uscivo con lui ero felice, mi sentivo bene, libera e non sopportavo il fatto di dover rinunciare ad una persona solo per delle convinzioni che loro avevano, nonostante non lo conoscessero nemmeno.
Inoltre, in generale, quando provi ad affrontare un argomento con loro, o mi interrompono senza ascoltarmi, oppure mentre parlo iniziano a fare no con la testa.
Ripeto, so di non essermi comportata in maniera trasparente, ma tutto ciò che volevo era solo che mi ascoltassero e che provassero almeno a parlare con la persona con cui mi vedevo, non pretendevo che fossero d'accordo con le mie scelte.
Non so come risolvere la situazione, mi sento sopraffatta.